Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria rafforza l’attività di vigilanza nei confronti della grande doc pugliese e blocca i marchi ingannevoli in Italia, Cile e Portogallo.

Attualmente è in fase di trattativa l’opposizione di etichette in Sud Africa, Germania e Francia.

“Proprio perché è così amato all’estero il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si possono concentrare fenomeni di imitazione – afferma Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – Una situazione alla quale abbiamo risposto ampliando la vigilanza e tutela anche in vista della sua crescita di produzione. Da una parte stiamo operando al livello internazionale per bloccare i marchi ingannevoli di Primitivo di Manduria e, dall’altra, stiamo prelevando i campioni dalla grande distribuzione per analizzarli in laboratorio e verificare se ci siano incongruenze con il nostro disciplinare.

Mauro di Maggio

Tra i vari parametri, inoltre, teniamo sotto controllo anche il prezzo a scaffale, che è un indicatore assai diretto di eventuali anomalie e irregolarità su cui intervenire. L’anno scorso per queste attività abbiamo speso circa 70 mila euro”.

Nel 2018 si sono prodotti circa 15 milioni di litri che equivalgono a quasi 20 milioni di bottiglie con un fatturato complessivo intorno ai 120 milioni di euro. Un aumento del 15% rispetto al 2017. L’export rappresenta il 70% della produzione.

Proprio in vista di questa crescita, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha riconfermato la convenzione con gli agenti vigilatori per il triennio 2019 – 2021 aumentando del 30% le azioni ispettive che riguarderanno anche gli spacci, la vendita al dettaglio e anche il controllo in internet.

Le attività degli agenti vigilatori riguarderanno anche le visite extranazionali in Germania e nei Paesi scandinavi, costi a carico del Consorzio di Tutela spesi grazie ai contributi riscossi con la funzione Erga Omnes.

In 3 anni il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si è battuto contro le imitazioni e le contraffazioni nei confronti della doc vincendo 6 cause in Italia, 1 in Spagna, 1 in Cile, 1 in Cina, 1 in Portogallo ed eliminando dal mercato internazionale 4 marchi con dicitura Unione Europea.

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria

È nato nel 1998 e ha ottenuto il riconoscimento legislativo nel 2002. La sua produzione è suddivisa in Primitivo di Manduria DopPrimitivo di Manduria Dop Riserva e Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg.

Il Consorzio ha ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali l’attribuzione in via esclusiva dell’incarico di coordinare le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi: ecco il riconoscimento “Erga Omnes”per il Primitivo di Manduria Doc e peril Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg. Attraverso questo strumento, tre agenti vigilatori, in qualità di pubblici ufficiali e in collaborazione con l’Istituto Centrale Qualità Repressione e Frodi, potranno effettuare controlli anche sui vini già posti a scaffale, per tutelare il consumatore e i produttori da irregolarità o anomalie relative al prodotto che non rispetta i dettami del Disciplinare di produzione.

Oggi il Consorzio di Tutela è composto da 52 aziende che vinificano ed imbottigliano e da oltre 900 viticoltori. Sono circa 3.140 ettari i vigneti che costituiscono la denominazione del Primitivo di Manduria e 18 i comuni tra Taranto e Brindisi che producono Primitivo di Manduria.

www.consorziotutelaprimitivo.com