Tutte e solo sue le tre medaglie d’oro ottenute dall’Italia al Mondial du Rosé a Cannes, in Francia

L’Italia vince tre medaglie d’oro al Mondial du Rosé, in Francia, e tutte e tre sono assegnate al Bardolino Chiaretto della sponda veneta del lago di Garda.  Il concorso dell’Unione degli enologi della Francia si svolge a Cannes, in Costa Azzurra, patria dei grandi rosé transalpini. Commissioni miste composte da enologi e giornalisti francesi e internazionali assaggiano vini rosati provenienti da tutto il mondo: sono un migliaio i campioni mediamente in degustazione, forniti da vignaioli di più di venti nazioni. Nell’edizione 2013, svoltasi nei giorni scorsi, l’Italia ha avuto tre medaglie d’oro, attribuite tutte ad altrettanti Chiaretti della doc Bardolino. Due medaglie d’oro le hanno conquistate le sorelle Claudia e Giulia Benazzoli con il Bardolino Chiaretto e con il Bardolino Chiaretto Spumante, una terza medaglia d’oro è andata ai fratelli Fausto, Elena e Federica Zeni con il Bardolino Chiaretto Classico Vigne Alte.

Le sorelle Claudia e Giulia Benazzoli, giovanissime (poco più di cinquant’anni in due), sono “figlie d’arte”: il padre Fulvio, membro del consiglio del Consorzio di tutela del Bardolino, nel 2009 ha affidato loro la gestione della produzione col marchio di famiglia, a Pastrengo, nel primo entroterra del Garda veronese. L’esordio fu clamoroso: già con il loro primo Chiaretto Spumante agguantarono la medaglia d’oro a Cannes nel 2010, e ora si sono ripetute, conquistando addirittura un doppio oro col Chiaretto in versione “ferma”.

I fratelli Zeni, che hanno preso in mano le redini dell’azienda pochi anni orsono, dopo la prematura scomparsa del padre Gaetano, appartengono a una famiglia “storica” del Bardolino. Sulle colline bardolinesi gestiscono la cantina e un frequentatissimo Museo del Vino. Fausto, consigliere del Consorzio, sovrintende alla produzione, mentre le sorelle Elena e Federica si occupano dell’export. A Cannes hanno ottenuto l’oro con la selezione Vigne Alte del Bardolino Chiaretto Classico, arricchendo ancora il vasto palmares aziendale.

Forse anche grazie alla giovane età dei protagonisti, tra le due aziende esiste una forte collaborazione: ad esempio, all’ultima edizione di Taste, la rassegna organizzata a Firenze da Pitti Immagine, le cantine Benazzoli e Zeni erano partner nello stand consortile del Bardolino Chiaretto.

“Questo nuovo successo del Chiaretto, oltretutto ottenuto dalle giovani leve della nostra denominazione d’origine – dice Giorgio Tommasi, presidente del Consorzio di tutela del Bardolino –, conferma i passi da gigante compiuti da parte dei nostri vignaioli. Non è un caso che in cinque anni siamo passati da 5 a più di 10 milioni di bottiglie di Chiaretto vendute in Italia e nel mondo. Simili incrementi si raggiungono solo spingendo sulla qualità, e i premi che i nostri produttori conseguono da parte della critica nazionale e internazionale confermano appieno le positive impressioni dei nostri clienti, che in questi anni ci hanno permesso di diventare la denominazione leader nel panorama italiano dei vini rosati”.