Il prestigioso “Bollino Oro” assegnato al Marche Igt Syrah 2011 della cantina di Offida, selezionata tra le 36 emergenti italiane. Riconoscimento di alta qualità (Bollino Rosso) per altre tre etichette aziendali tutte biologiche

I vini piceni si consacrano tra i protagonisti dell’enologia nazionale grazie alla cantina biologica Paolini e Stanford di Offida. A decretarlo è la giuria del Merano Wine Festival, evento internazionale tra i più esclusivi del mondo del vino, che nei giorni scorsi ha comunicato l’assegnazione dei bollini d’eccellenza alla ristretta rosa di aziende vitivinicole selezionate tra le migliaia di candidature provenienti da tutta Italia per la 23esima edizione della manifestazione (7-10 novembre).

 

Le porte del festival ideato da Helmut Köcher, capace lo scorso anno di registrare 6.500 presenze, si apriranno quindi per la cantina Paolini e Stanford, che ha due importanti ragioni per brindare in vista di Merano. Il primo è l’essere stata selezionata tra le  36 aziende “new entries” del festival, sulle quali si accenderanno i riflettori lunedì 10 novembre, nella giornata tradizionalmente dedicata alla presentazione delle nuove cantine italiane capaci di distinguersi per la qualità del loro prodotto. Il secondo motivo di orgoglio è l’aver ottenuto con il Marche Igt Syrah 2011 l’ambito Bollino Oro, massimo riconoscimento assegnato ai pochi vini capaci di superare la soglia dei 90 punti su 100 nella valutazione della giuria composta da sommelier professionisti, enotecnici e ristoratori.

 

Nella sale del Kurhaus, prestigiosa sede del Merano Wine and Culinaria Award, saranno presentati in degustazione anche altri tre vini di Paolini Stanford in grado di aggiudicarsi il Bollino Rosso grazie a una valutazione compresa tra gli 86 e gli 89 punti: l’Offida RossoDoc Baccofino 2011, il Marche Igt Cabernet Suavignon 2011 e il Marche Igt Merlot 2011. Il Merano Wilde and Culinaria Award nasce dalla consapevolezza della mancanza nel settore enologico italiano di marchi forti capaci di definire e certificare la qualità della produzione enologica nazionale e, al contempo, di farne percepire il valore effettivo al consumatore finale: i quattro vini vincitori di Paolini e Stanford potranno fregiarsi dei bollini assegnati a Merano per un anno. Le etichette della cantina picena saranno presenti anche alla rassegna d’overture “BioDynamica” (venerdì 7 novembre) riservata ai migliori vini biologici, per la quale Paolini e Stanford erano già stati selezionati la scorsa edizione.

La cantina Paolini e Stanford – La cantina Paolini e Stanford nasce ufficialmente a Offida nel settembre del 2010 con la prima vendemmia, ma l’avventura dei due soci fondatori inizia quattro anni prima a Parma, quando si incontrano sui banchi di un master in Scienze gastronomiche. Provenienze diverse (uno è un ascolano Doc, uno viene da Kansas City) e storie differenti (uno è giornalista, l’altro è un chirurgo che ha deciso di concedersi un anno sabbatico in Italia), ma la stessa grande passione per il vino di qualità e quel pizzico di incoscienza che fa la differenza tra sogni e rimpianti sono le molle per iniziare insieme un nuovo progetto: produrre vini di alta qualità nel modo più naturale possibile. Dopo alcune esperienze di studio e lavoro in vigneto e in cantina tra Toscana e Sicilia, la ricerca della “terra promessa” li porta sui colli che abbracciano Ascoli Piceno, un territorio ricco di storia e, allo stesso tempo, carico di potenzialità enologiche ancora da esplorare. Sulle colline di Offida, vocate da sempre alla coltura della vite selezionano alcuni vitigni autoctoni (pecorino e montepulciano) e internazionali (syrah, cabernet sauvignon, merlot, cabernet franc e petit verdo) e progettano la loro cantina, una struttura moderna e a minimo impatto ambientale in cui eseguono direttamente tutte le fasi della vinificazione fino all’imbottigliamento.