Sei i produttori della provincia di Bergamo presenti nelle degustazioni internazionali di progetto vino al Collisioni Festival di Barolo 

La zona vitivinicola bergamasca esce giustamente, e finalmente, dalla zona d’ombra. Ieri, lunedì 17 luglio a Barolo, nell’ambito di Collisioni Festival e all’interno di Progetto Vino, percorso curato da Ian D’Agata, si è tenuto un assaggio di 12 diversi vini prodotti nella provincia di Bergamo. Varie le tipologie presentate dai sei produttori che, insieme, hanno voluto mettersi alla prova attraverso una degustazione guidata dallo stesso wine expert alla presenza di 21 colleghi provenienti da tutto il mondo. Da Singapore, Corea, Stati Uniti, Australia, Dubai, Canada, Russia, sono giornalisti, sommelier, ristoratori, docenti e wine educator arrivati in Langa per il Progetto Vino, iniziativa collegata al festival musicale e coordinata dal giornalista Ian D’Agata, uno dei massimi esperti di vino al mondo. Autore di molti scritti, Senior editor di Vinous, è anche il direttore scientifico Vinitaly International Academy.

Una sfida importante, raccolta nel centro di una delle zone vitivinicole più conosciute al mondo ma, soprattutto, un passo decisivo per le cantine partecipanti: Caminella, La Collina, Le Corne,  Tenuta Le Mojole, Sant’Egidio e Tenuta Castello di Grumello. Una selezione di aziende che ben rappresentano il territorio vinicolo bergamasco, distribuite cominciando dall’area più vicina all’Adda passando per Cenate per arrivare fino a Grumello del Monte. Terreni diversi per vini diversi, non solo i grandi rossi ma anche vitigni autoctoni, i bianchi e i passiti.  Segno inequivocabile di un grande cambiamento messo in atto negli ultimi 15/20 anni dai produttori, ormai slegati e lontani da una tradizione secolare non sempre sinonimo di qualità. I produttori delle cantine partecipanti alla degustazione hanno raccontato il loro vino, il progetto esistente alla base del lavoro di vigna e cantina: seppur piccoli, seppur con estensioni di pochi ettari ma con un solo, chiarissimo obiettivo, la qualità del vino.

La presentazione, della durata di circa due ore, ad opera di esperti con competenze varie e sinergiche tra loro, è stata dunque significativa e importante per misurarsi con realtà di gusto e mercato al di fuori della provincia e, in questo caso specifico visto il calibro dei degustatori, anche al di là dei confini nazionali.  I vini hanno sorpreso molto positivamente tutti gli esperti, in qualche caso stupito per le loro peculiari caratteristiche; un panel di assaggiatori professionisti e professionali,  incuriositi a tal punto da voler venire a visitare personalmente in futuro i luoghi di produzione.

Da Collisioni 2017, inizia un nuovo percorso per questi produttori bergamaschi: forti delle opinioni espresse, dei suggerimenti e dei giudizi raccolti nel corso della degustazione la via da intraprendere è sempre più evidente e interessante. Qualità, confronto e comunicazione.