Il Metodo Simonit&Sirch nei vigneti del vino bianco più prezioso al mondo

Una sua bottiglia del 1811, pagata 117 mila dollari, è la più preziosa di vino bianco finora venduta al mondo. Il marchio della cantina da cui proviene, oltre 400 anni di storia alle spalle, è un’icona assoluta del lusso al pari di Vuitton, Dior, Bulgari, Moët et Chandon e delle altre grandi griffe detenute dal colosso finanziario LVMH, leader mondiale del lusso, a cui appartiene. Famoso, prezioso, longevo, costante, inimitabile, il leggendario Château d’Yquem non è solo un grande vino, è anche e soprattutto un simbolo che va oltre le mode e le annate.

Frutto del connubio tra Sauvignon Blanc, Sémillon – il primo a dare finezza e aromi, il secondo a dare volume e struttura – e muffa nobile, è la massima espressione del Sauternes, denominazione che ha contribuito a creare e rendere famosa al mondo. Prodotto nell’omonima zona che si trova nella parte meridionale della pregiatissima area di Bordeaux, è l’unico vino al mondo ad avere la qualifica di “Premier Cru Supérieur” ed è caratterizzato da una straordinaria longevità. Inconfondibile anche l’etichetta, fra le più semplici ed eleganti del mondo, su cui spicca la corona a sette punte.

I suoi vigneti sono curati in ogni passaggio con un rigore e una sapienza straordinari. Un patrimonio di incalcolabile valore, a tutela del quale sono stati chiamati come consulenti i Preparatori d’Uva, per un progetto volto alla formazione del personale addetto alla potatura manale delle viti, un lavoro delicato e strategico.