Inutile dirlo, un’estate calda e siccitosa come quella che stiamo vivendo ha messo a dura prova il lavoro dei vitivinicoltori. Proprio nel corso di stagioni così complesse gli investimenti in ricerca e in tecnologie spesso innovative risultano infatti determinanti per poter portare in cantina uve sane in grado di dare vita a grandi vini.

“Grazie alla zonazione e alla caratterizzazione di tutti i nostri vigneti di Maternigo – dichiarano Antonietta, Sabrina e Riccardo Tedeschi – siamo riusciti a scongiurare rischi di stress idrico dovuti a una stagione piuttosto avara di piogge.” La caratterizzazione infatti analizza il terreno e misura il modo in cui la pianta si esprime dal punto di vista vegetativo. Una volta misurate le differenze è possibile intervenire in maniera mirata e capillare solo nelle zone che richiedono cure. Il continuo monitoraggio di ogni singola parcella di vigna messo in atto dai fratelli Tedeschi ha dunque portato a interventi solo in quelle porzioni che si presentavano a rischio. Si è quindi proceduto a interventi irrigui frequenti ma di breve durata, in modo da soccorrere la pianta e pilotarla verso condizioni favorevoli all’ottenimento di grappoli sani e maturi.

A oggi le uve si presentano in perfetto stato sanitario, e con una probabile maturazione anticipata rispetto alla norma. Tuttavia al momento attuale non è ancora possibile fare previsioni sull’inizio della vendemmia.

Anche nei vigneti storici della famiglia Tedeschi -  tra i quali il famoso Monte Olmi che dà vita all’Amarone porta bandiera dell’azienda – la situazione non presenta particolari criticità. Come è noto, in questi vigneti l’opera di zonazione e caratterizzazione continua a pieno ritmo, e si prevede conclusa entro il prossimo anno.

Insomma, a pochi mesi dal termine dei lavori, zonazione e caratterizzazione si sono già rivelate alleate preziosissime, se non fondamentali, per la corretta gestione della vigna e per affrontare in maniera scientifica le eventuali problematiche che possono presentarsi nel corso di una stagione difficile come questa.

Non ultimo, la conoscenza di ogni singola parcella di vigneto ha permesso di ridurre in maniera significativa il ricorso ai trattamenti normalmente consigliati in zona tra maggio e giugno.

Insomma, è il caso di dire che la ricerca scientifica applicata ai vigneti della famiglia Tedeschi sta proprio portando “buoni frutti”.