Distrutte anche una decina di aziende vitivinicole e moltissime gravemente danneggiate

Una serie impressionante di incendi sta devastando due delle zone vitivinicole più note al mondo come Napa e Sonoma Valley in California. Distrutte anche una decina di aziende vitivinicole e moltissime gravemente danneggiate.

Siamo profondamente impressionati dalle immagini e dalle informazioni dirette che ci giungono da Napa e Sonoma Valley che in queste ore sono state colpite da una serie di devastanti incendi.

Incendi che ad oggi hanno già causato la morte di più di 20 persone ma sono ancora molti i dispersi e si teme che le conseguenze, anche in termini di vite umane, saranno di estrema gravità.

Abbiamo numerosi amici in queste due splendide valli californiane capaci non solo di produrre vini di ottimo pregio ma anche di rappresentare la migliore rappresentazione a livello mondiale del binomio vino e turismo.

Per questa ragione apprendere che anche aziende vitivinicole che ben conosciamo come Signerello, James Cole, White Rock in Napa Valley, Chateau St. Jean, Nicolson Ranch, Paradise Ridge and B.R. Cohn in Sonoma e Frey in Mendocino, siano state distrutte mentre altre, come Sebastiani, gravemente danneggiate, ci amareggia profondamente.

Ancora non è noto il numero di ettari vitati andati completamente distrutti dal fuoco ma il bilancio sembra veramente grave anche sotto questo punto di vista.

Eravamo in piena vendemmia, molte delle uve ancora non raccolte hanno subito gravi danni derivanti dal fumo che avvolge da un paio di giorni tutto questo importante territorio vitienologico.

Abbiamo sentito la nostra corrispondente da San Francisco, Karen MacKenzie, che è titolare di una importante agenzia di comunicazione di molte aziende di Napa e Sonoma e ci ha raccontato il dramma attuale che stanno vivendo in quello straordinario territorio a nord di San Francisco.

“La mia ex casa, da poco venduta, a Santa Rosa – ci ha raccontato – è stata completamente distrutta dalle fiamme. I nuovi inquilini, fortunatamente, sono riusciti a scappare senza nemmeno il tempo, però, di portarsi via portafoglio e cellulare, tanto per far capire la drammaticità della situazione”.

Avevamo pianificato per la prossima settimana un viaggio di studio con alcuni produttori italiani proprio in quelle zone per far apprendere a questi imprenditori le migliori tecniche di accoglienza enoturistica al mondo.

Andremo ugualmente a questo punto per esprimere la nostra solidarietà e vicinanza di uomini di vino.

(Fonte: Winemeridian – Fabio Piccoli)