Si è conclusa con un grande successo di pubblico La notte degli Alambicchi Accesi a Santa Massenza di Vallelaghi (Trento), l’evento che ogni anno celebra la grappa trentina.
Oltre 1.200 persone, suddivise in cinque spettacoli, nel corso della tre giorni sono state guidate dalla inconfondibile voce narrante di Patrizio Roversi che li ha condotti attraverso le cinque distillerie del paese, in cui attori e produttori hanno potuto illustrare, in maniera ironica e divertente, aspetti storici e antropologici della grappa trentina.
Numerosissimi ospiti, molti dei quali da fuori provincia, hanno affollato anche quest’anno le stradine del piccolo borgo di Santa Massenza di Vallelaghi, rapiti dalla magia dello spettacolo proposto dalla compagnia teatrale Koiné per La notte degli alambicchi accesi, facendo registrare un tutto esaurito in tutte le cinque performance andate in scena dal 6 all’8 dicembre.
La grande partecipazione fa dunque archiviare all’Associazione culturale “Santa Massenza Piccola Nizza de Trent” un’altra edizione di successo per la manifestazione nata 12 anni fa con l’intento di celebrare la grappa trentina e raccontarne storia, curiosità e caratteristiche.
Un evento ormai entrato a far parte della tradizione, organizzato grazie al supporto di APT Trento Monte Bondone Valle dei Laghi e di Trentino Marketing e con il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.
“L’attenzione mediatica e un fortissimo passaparola – ha commentato Paola Aldrighetti, Presidente dell’Associazione Piccola Nizza de Trent – portano ogni anno a Santa Massenza moltissimi nuovi ospiti che si affiancano ad uno zoccolo duro di fedelissimi per il quale questo è ormai diventato un appuntamento irrinunciabile.
Credo che il merito sia di una formula vincente e di qualità, in grado di proporre intrattenimento,storia e tradizione facendo al contempo cultura su un prodotto artigianale di assoluta eccellenza come la grappa“.
Significativo il dato che un buon 70% proviene da fuori provincia, soprattutto Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, portando di conseguenza una interessante ricaduta turistica sul territorio.