Si è conclusa a Colorno la seconda edizione del concorso gastronomico a km 0.

Per i primi tre ristoranti classificati e per il miglior produttore della finalissima di UPVIVIUM, tutto il sapere di ALMA, la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana: giornate di formazione e alcuni volumi della Scuola con il sapere professionale, dal punto di vista tecnico e didattico, della Collana ALMA PLAN.

Dunque, nella finalissima che si è svolta a Colorno (Parma) – presso la splendida Reggia ducale, sede di ALMA, nel cuore della Food Valley – la ricetta vincitrice è risultata “Tra sacro e profano” preparata da Elba Magna della Riserva della Biosfera Isole di Toscana.

Il secondo premio è stato assegnato a Cascina di Fiore (Riserva Biosfera Sila), mentre il ristorante Don Pedro di Comano Terme (Riserva Alpi Ledrensi Judicaria) si è classificato al terzo posto.

La menzione speciale assegnata dalla giuria dei giornalisti è per il Podere Conti (Riserva Parco Appenino Tosco-Emiliano) che ha vinto sia il premio stampa sia il miglior prodotto a chilometri zero, Pecorino dell’Azienda Agricola Cavallana.

C’è poi un premio per il miglior produttore che è stato assegnato all’azienda Sapori Silani di Alessio per l’anice nero selvatico della Sila – San Giovanni In Fiore (CS), il riconoscimento è stato consegnato dalla responsabile Coldiretti Emilia Romagna Maria Adelia Zana.

Ad annunciare i vincitori il direttore generale di ALMA, Andrea Sinigaglia. Con lui anche Andrea Grignaffini, docente ALMA e componente del Comitato scientifico della Scuola Internazionale di Cucina Italiana, uno dei critici gastronomici più qualificati del nostro tempo, e Giuseppe Vignali direttore del Parco-Riserva Appenino Tosco-Emiliano.

Cinque, come le Riserve di Biosfera MaB (Man and the Biosphere), i ristoranti che, con le loro ricette vincitrici della selezione locale, si sono sfidati: per la Riserva di Biosfera ‘Alpi Ledrensi e Judicaria’ Pizzeria Ristorante Don Pedro con la ricetta “L’abbraccio caldo della mamma”; per la Riserva ‘Delta Po’ Ittiturismo in Marinetta con la ricetta “Il risveglio della Laguna”; per la Riserva Appenino Tosco Emiliano con “Appenino in bianco e oro nero”; per la Riserva di Biosfera ‘Isole di Toscana’ Elba Magna con la ricetta “Tra sacro e profano”; per la ‘Riserva Sila’ il ristorante Agriturismo Cascina di Fiore con la ricetta “Sotto la neve il pane: pane, zucchero e olio 2.0”.

Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale Appenino Tosco-Emiliano, da cui è partita l’idea del Concorso enogastronomico a chilometri zero (poi evoluto in UPVIVIUM), evidenzia che “Il valore fondamentale è che le Riserve italiane, possono rappresentare per le altre 700 Riserve del mondo, un buon modello di sostenibilità in quanto in Italia, l’alta densità demografica protratta nei secoli, ha fatto sì che si sviluppasse una tradizione gastronomica che privilegia il riuso dei prodotti e li trasforma in maniera sostenibile.

Infatti, le migliori ricette italiane sono tutte improntate al riuso e il tema di quest’anno, il pane, lo è maggiormente, è l’esempio più eclatante e viene usato in moltissimi piatti”. Il prossimo appuntamento, connesso con la cultura del cibo, di tutte le Riserve di Biosfera italiane è a Parigi il 19 giugno presso la sede dell’UNESCO.

https://www.upvivium.it