Ettore Nicoletto fa il bis: Italia del Vino – Consorzio lo ha rieletto presidente al termine del primo mandato. «Una scelta di continuità», spiegano dai vertici del consorzio privato che raggruppa, dal 2009, undici fra le più importanti aziende  del comparto vitivinicolo italiano, presenti su tutti i mercati mondiali. E l’obiettivo – appunto – è innovare, rendendo sempre più forte un progetto che da due anni opera per trasformare la concorrenza in sinergia con uno scopo ben preciso:  rafforzare la presenza del vino italiano di qualità all’estero. La costituzione di una regia manageriale unica continuerà ad essere una delle priorità di Ettore Nicoletto, amministratore delegato del Gruppo Vinicolo Santa Margherita, che nel prossimo triennio sarà affiancato dai vicepresidenti Andrea Sartori, della Casa Vinicola Sartori, e Francesco Zonin,  della Casa Vinicola Zonin.

<<Al di là delle cariche conta il lavoro di squadra – ci tiene a precisare Ettore Nicoletto –. Al termine di questi due anni abbiamo deciso di rilanciare i nostri progetti con ancor maggiore passione e concretezza. L’intuito, che è uno dei punti forti dell’Italia, non basta più per imporsi in un mercato globale di fronte a  cui anche l’azienda più grande diventa piccola. Per questo abbiamo pensato di creare anche un Osservatorio sui numeri del settore enologico, che monitori contemporaneamente il sistema vino-Italia e i mercati internazionali. Obiettivo finale sarà creare uno strumento di “intelligence” al servizio di chi opera nel nostro settore>>.

 

Italia del Vino si propone come un laboratorio di riferimento per tutti, dove la concorrenza lascia spazio alla strategia, partendo dalla forza delle cantine Banfi S.r.l.; Cantine Ferrari Fratelli Lunelli S.p.A.; Casa Vinicola Sartori S.p.A.; Casa Vinicola Zonin S.p.A.; F.lli Gancia S.p.A.; Gruppo Italiano Vini; Marchesi di Barolo; Medici Ermete & Figli S.r.l.; Santa Margherita S.p.A.; Società Agricola Drei Donà; Terredora S.a. <<Il  nostro non è un progetto “a parole” destinato a rimanere sulla carta – continua il presidente – basti pensare che i soci di Italia del Vino – Consorzio danno lavoro a 2 mila persone nei ruoli tecnici e commerciali,  con un  fatturato, che supera i 900 milioni di euro ed una quota di export di 400 milioni, pari a circa il 10% del dato nazionale. Numeri da cui partire per arrivare ancora più avanti>>.