Nicola Dauria Presidente Movimento Turismo del Vino

Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, esprime la propria soddisfazione dopo l’approvazione del Decreto relativo alle “Linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica” da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Nel testo del provvedimento, infatti, sono state accolte le istanze e le proposte portate avanti in sede istituzionale da UIV e dal Movimento Turismo del Vino.

“Accogliamo con grande soddisfazione l’intesa trovata tra il Governo e le Regioni relativamente al Decreto sull’Enoturismo. Unione Italiana Vini si è spesa molto in questi anni affinché fossero definiti dei principi e trovate delle linee guida condivise per le attività enoturistiche a livello nazionale. Riteniamo, pertanto, molto significativo che le istituzioni abbiano riconosciuto la bontà e la valenza delle proposte provenienti da UIV e dal Movimento Turismo del Vino.

Siamo certi che, attraverso questa nuova opportunità, l’intero comparto trarrà grandi benefici soprattutto in termini di valorizzazione dei territori. Ringraziamo sentitamente il Ministro Gian Marco Centinaio per aver sostenuto dall’inizio questo progetto, auspicando che firmi al più presto il Decreto, così da renderlo quanto prima operativo”.

“Con questo provvedimento aggiunge Nicola D’Auria, presidente nazionale Movimento Turismo del Vino – vengono completate le prime disposizioni in materia già introdotte con la Legge di Bilancio del 2018, ma rimaste ancora inapplicate in assenza dello specifico Decreto. Ora, viene data finalmente una puntuale definizione di ‘Enoturismo’, vengono completate alcune semplificazioni fiscali per le aziende agricole e vengono definiti anche degli standard minimi di qualità dei servizi offerti.

Inoltre, il settore viene dotato di un quadro normativo completo e armonizzato a livello nazionale. Quest’ultimo fattore, in particolare, potrà certamente incoraggiare le imprese e le associazioni di categoria a trovare e implementare una strategia organica comune delle attività enoturistiche, con la possibilità di promuovere in futuro anche un logo unico a livello italiano”.