La nuova collaborazione fra Pasqua Vini e il giovane artista Timo Helgert per un tributo a Verona e alla Valpolicella.

Sono alcune delle città più colpite dalla pandemia a raccontare con i loro ambienti de-urbanizzati una sorta di rinascimento, protagoniste del ciclo di digital installation “The Return of Nature”, create dall’artista tedesco Timo Helgert, founder e creative director di Vacades.

Sul suo profilo Instagram si possono vedere brevi pillole video dove compaiono ad esempio la Galleria Vittorio Emanuele di Milano adagiata su un tappeto di fiori, il ponte di Brooklyn trasformato in una giungla, lo stadio di Wembley a Londra “invaso” dalle farfalle.

Immagini evocative e potenti che non sono sfuggite all’occhio attento di Pasqua Vini, azienda vinicola veronese che, in 95 anni di attività, ha saputo esaltare al massimo il concetto di valorizzazione: da una parte, quella di un terroir come la Valpolicella, attraverso una gamma di vini iconici che ne raccontano l’eccellenza; dall’altra, sostenendo l’opera e l’iniziativa delle giovani talenti, sia attraverso progetti come #talentnevertastedbetter che coinvolge nei propri progetti figure creative provenienti da tutti gli ambiti.

Pasqua Arena di Verona. Timo Helgert

Ne sono un esempio la collaborazione con l’artista CB Hoyo, che ha disegnato l’etichetta del multivintage Hey French: You Could Have Made This But You Didn’t, presentato in occasione del Vinitaly 2019 oppure, sempre per l’edizione dello scorso anno della principale fiera wine italiana, l’installazione immersiva Tempo senza Tempo firmata da NONE collective, una collettiva di giovani artisti italiani, che fondeva luci suoni e colori ispirati dalle annate che componevano Hey French.

Ecco allora che Pasqua Vini contatta Timo Helgert, chiedendogli di guardare, con lo stesso approccio creativo, anche due dei luoghi del cuore dell’azienda: la propria barricaia in Valpolicella e il simbolo per eccellenza di Verona, la sua Arena.

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www.pasqua.it