Caldo. Nomi mitologici ed evocativi. Minosse, Caronte, Nerone. Afa. Paura di non raccogliere le uve. Scaramanzie. La bolla dell’agosto 2011 aveva “scottato” le uve. Il 2003 tornava alla memoria come un incubo

Ad oggi nonostante un generale calo di produzione, dal 20 al 40% secondo le zone, si può pensare a una vendemmia qualitativamente in media con gli ultimi anni. La differenza la fanno, al solito, le attenzioni dei viticoltori. Chi ha lavorato bene porterà in cantina uva sana e di qualità. Chi ha avuto la possibilità di utilizzare l’ irrigazione di soccorso è tranquillo. Hanno sicuramente sofferto i vitigni precoci. C’è speranza, in questi giorni di pioggia, per i vitigni tardivi.

In Tuscia si prospetta una buona vendemmia.

C’è chi scherza come Antonella Pacchiarotti viticoltrice a Grotte di Castro: “l’andamento climatico mi ha dato una mano… mi ha evitato la vendemmia verde. Il lago ci ha aiutato. La pratica del sovescio è stata fondamentale. L’Aleatico è ad oggi stupendo. Speriamo che le piogge siano di aiuto e che non “tempesti”.

Molto più articolato il giudizio di Roberto Trappolini di Castiglione in Teverina. “un’annata difficile, per avere qualità abbiamo dovuto lavorare di più. Sicuramente c’è meno produzione un 30%. La vegetazione era partita in ritardo, poche piogge, la neve abbondante,  purtroppo, a causa della tramontana, è scivolata sul terreno. Poi il caldo. La Teverina è una zona ottimale per le uve. L’escursione termica notturna aiuta a non far stressare le vigne. Il Sangiovese, il Montepulciano, l’Aleatico ed il Grechetto stanno aspettando la pioggia di questi giorni.  La scommessa è avere una maturazione polifenolica degli acini. Sono abbastanza fiducioso.”

Stefano Stefanoni produttore dell’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone è ottimista: “Abbiamo dovuto lavorare sodo ma ad oggi abbiamo un calo di produzione e non di qualità. Nella nostra zona raccoglieremo poca Malvasia, un vitigno che ha sofferto il caldo, ma per il Roscetto sono ottimista. L’escursione termica causata dal Lago di Bolsena ha sicuramente mitigato il caldo. Facciamo le corna ma per esempio il mio Aleatico piantato su un “poggetto” è veramente bello.”

Convinto di portare in cantina uve sane e di qualità è Sandro Soprani enologo della Viticoltori di Vignanello: “ Con questo caldo il nostro particolare terreno vulcanico ci ha aiutato. L’escursione termica dei Monti Cimini è stata fondamentale per non avere siccità. Il Greco si presenta schietto e sano. Raccoglieremo un 20% in meno. Molti dei nostri soci hanno utilizzato anche una irrigazione di soccorso. Speriamo che l’acqua di questi giorni sia adeguata e non eccessiva.

Chiara Ceccarelli proprietaria de “Le Lase” di Orte ci racconta di una diminuzione delle rese anche del 40% e ci dice “la nostra particolare esposizione vicino alle Piscine Termali nella Valle del Tevere è stata di grande aiuto in un’annata così calda. Le uve sono sane la speranza è di portarle in cantina con giusta maturazione.”

In Maremma Giovanni Palombi della Sant’Isidoro di Tarquinia ci dice: “Ad oggi ho raccolto solo lo Chardonnay, metà produzione rispetto al 2011. Le piogge di questi giorni sono necessarie per il Trebbiano e il Montepulciano. Sono fiducioso in una buona annata.”

Daniele Di Mambro enologo di diverse cantine della Tuscia chiosa: “ In annate come queste quello che conta è il Terroir, la passione e il lavoro del vignaiolo. Chi ha lavorato bene riuscirà a portare in cantina uve sane con maturazioni polifenoliche giuste. Certamente ci sarà meno produzione, in questa congiuntura non è detto che sia esiziale.”

“Il Grechetto l’ho dovuto irrigare” dice Sergio Mottura di Civitella d’Agliano “Monsieur Grechetto” e aggiunge con il suo consueto atteggiamento positivo:“In questi giorni sto vendemmiando. Facendolo a mano posso scegliere la qualità, avrò un 50% di resa in meno, ma la giusta qualità. Avremo sicuramente, e aggiungo finalmente, vini meno alcolici con una giusta acidità. Sono convinto che al solito saranno vini longevi. Per i rossi, se le piogge fanno il loro dovere e non danni, porteremo in cantina uve belle e sane.”

A noi non  resta che aspettare la fine della vendemmia e iniziare ad assaggiare i primi mosti.

Tra circa un mese riparleremo dell’annata 2012 con qualche dato in più.

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