Dalla rivoluzione verde allo smart farming

Si è svolta ieri presso l’Accademia dei Georgofili una giornata di studio su: “Come cambia la difesa della vite: esperienze in Toscana”, con lo scopo di illustrare esperienze innovative e complementari nella gestione delle aziende viticole.

La difesa sanitaria delle colture rappresenta il cuore delle scienze agronomiche e la sua attuazione ha ritrovato, nella ricerca dell’ultimo decennio e negli agronomi più attenti, la consapevolezza della complessità di fattori che concorrono al buono stato di salute delle piante. Forti sono state anche le motivazioni per la razionalizzazione e il miglioramento dell’impiego di prodotti chimici per le coltivazioni, con la attuazione di quella che viene definita, in contesti diversi, viticoltura razionale, ragionata, di precisione, “sostenibile”.

Le ricerche recenti, unitamente alle nuove disponibilità tecnologiche, fanno prevedere nel prossimo futuro, un passo evolutivo epocale con l’introduzione nelle aziende di mezzi di analisi, gestione e tracciabilità capaci di tenere sotto controllo una moltitudine di fattori oggi impensabile. E’ in atto infatti il passaggio dalle tecniche tradizionali impostate nel dopoguerra, con i 4 cardini della “rivoluzione verde” (meccanizzazione, prodotti chimici, irrigazione e selezione varietale), alla nascente agricoltura intelligente (smart farming).

Le nuove tecnologie informatiche, sensoristiche, delle comunicazioni e telecomunicazioni, dell’automazione e della robotica rendono possibile attuare un sistema gestionale che vede integrati i seguenti componenti: il monitoraggio sitospecifico, geomatico, di infiniti dati relativi a parametri ambientali, biologici, fisici e chimici, l’interpretazione dei dati e la produzione di modelli decisionali di supporto, strumenti di prescrizione delle operazioni da effettuare, automazione delle macchine per l’esecuzione variabile dei trattamenti in relazione alle specifiche esigenze, la tracciabilità dei processi, la condivisione su web, la comunicazione degli indicatori di processo ai consumatori e al territorio.

Alla descrizione di questo nuovo scenario tecnologico si unisce la rinnovata impostazione agronomica attenta alla complessità del sistema biologico ambientale, le ricerche recenti sulla fisiologia della vite e sullo studio delle malattie emerse recentemente.