Vino e cultura tornano protagonisti Venerdì 7 giugno, in occasione della quarta edizione di questo premio promosso dall’azienda vinicola ed ispirato ai valori sportivi di etica e competizione

Venerdì 7 giugno, alle ore 19.00 la suggestiva cornice del chiostro di Monteforte d’Alpone ospita, per il quarto anno consecutivo, il Premio Grappolo d’Oro Clivus che Cantina di Monteforte d’Alpone, in collaborazione col Gruppo Podistico Valdalpone, assegna ai professionisti che meglio incarnano l’ideale sportivo della competizione ispirata ai principi di etica e lealtà.

A ricevere il Premio Grappolo d’Oro Clivus 2013 sarà il giornalista Mario Giordano, direttore della rete televisiva all news TGcom24, per l’impegno profuso nel denunciare i responsabili dei mali del nostro tempo portando allo scoperto le contraddizioni e le storture della società.

Prima di lui sono stati insigniti del riconoscimento Massimo de’Manzoni, vicedirettore vicario del quotidiano “Libero” (2012), Gerardo Greco, corrispondente di Rai Due da New York (2011), e Mauro Mazza, direttore generale di Rai Uno (2010). Nomi di grande prestigio che da quattro anni Cantina di Monteforte porta sulle colline del Soave Classico, dando vita per l’occasione ad un vivace dibattito che spazia dalla cultura allo sport, dalla politica all’attualità.

Il Premio Grappolo d’Oro Clivus del resto si conferma sempre più come uno degli appuntamenti più attesi del panorama culturale veronese proprio grazie all’impegno di Cantina di Monteforte che, fondendo valori del mondo del vino e dello sport, valorizza in un unico evento le eccellenze di un territorio al quale è profondamente legata.

«Il Premio Grappolo d’Oro Clivus è il frutto perfetto che si ottiene dal connubio tra territorio, qualità della vita, benessere e quindi sport – sottolinea Gaetano Tobin, direttore generale di Cantina di Monteforte d’Alpone. Quest’anno, in particolare, promuovere questo premio significa sostenere ancora di più un territorio che ha avuto notevoli difficoltà legate ad una stagione a dir poco anomala. Anche queste sono sfide, come quelle dello sport. E tali sfide si vincono guardando sempre avanti, con coraggio e tenacia, le stesse caratteristiche che vantano gli atleti del Gruppo Sportivo Val d’Alpone, ambasciatori speciali del Soave nel mondo».

 

Su queste colline infatti si corre la celebre Montefortiana, la corsa podistica non competitiva organizzata dal Gruppo Sportivo Val d’Alpone De Megni, giunta ormai alla 38° edizione. Gemellata con la Maratona di New York, di  Tai Pei e di Roma, ogni anno a gennaio richiama da tutto il mondo oltre 20.000 atleti che gareggiano tra i filari di garganega, il vitigno autoctono che dà vita al Soave.

Mario Giordano nasce ad Alessandria il 19 giugno 1966. Muove i suoi primi passi nel mondo del giornalismo nella redazione torinese del settimanale cattolico Il nostro tempo, poi de L’Informazione, per approdare nel 1996 a Il Giornale di Vittorio Feltri. Le apparizioni nel salotto del Maurizio Costanzo Show, nel 1997, preparano il suo debutto televisivo su Rai1 nei panni del Grillo Parlante della trasmissione Pinocchio di Gad Lerner, che seguirà anche nell’edizione dell’anno successivo e in una breve parentesi al Tg1 da questi diretto. Nel frattempo si ritaglia uno spazio su Rai3, come conduttore del format Dalle venti alle venti.

Ha 34 anni quando viene chiamato a dirigere il notiziario di Italia1 Studio Aperto che gli porta grande popolarità. Vi resta dal 2000 al 2007, periodo in cui avvia e dirige trasmissioni Mediaset di successo come Lucignolo e l’Alieno.

Dal 2007 per un paio d’anni è direttore de Il Giornale, rientra infine a Mediaset prima come direttore delle Nuove Iniziative News, poi di Studio Aperto, e nel 2010 come direttore di NewsMediaset, testata d’informazione del gruppo di Cologno Monzese. Contestualmente diventa editorialista del quotidiano Libero ma dopo pochi mesi lascia per firmare gli editoriali de Il Giornale.

Dal 28 novembre 2011 è il direttore del nuovo canale Mediaset all news TGcom24.

È autore di libri di denuncia di grande successo editi da Mondadori, tra cui i best sellers Tutti a casa! Noi paghiamo il mutuo loro si prendono i palazzi (2013); Sanguisughe. Le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasche (2011); 5 in condotta. Tutto quello che bisogna sapere sul disastro della scuola (2009); Senti chi parla. Viaggio nell’Italia che predica bene e razzola male (2007); L’Unione fa la truffa. Tutto quello che vi hanno nascosto sull’Europa (2001).

Cantina di Monteforte d’Alpone
Fondata nel 1952 da 80 vignaioli e posizionata nella zona del Soave Classico, conta 600 soci che vi conferiscono le uve migliori. Oggi i soci coltivano circa 1300 ettari di vigneti per oltre 2 milioni di bottiglie all’anno. Con il loro lavoro difendono le proprie colline, consapevoli che da lì nasce la vera qualità.