Deve ancora debuttare ed è già un appuntamento cult di questa edizione del Salone del Gusto e Terra Madre 2014, dal 23 al 27 ottobre a Torino. È la Scuola di Cucina, all’esordio nel padiglione 5 del Lingotto, dedicato interamente all’educazione: non più semplici show, ma una formula che coinvolge direttamente gli spettatori.
La maggior parte degli incontri, tutti disponibili e prenotabili su http://www.slowfood.it, sono andati a ruba e per i grandi nomi, come Davide Scabin, Mauro Uliassi, Niko Romito e Massimo Bottura, non si trova un biglietto già da settimane. Anche le new entry, come il peruviano Andres Ugaz che prepara i cebiches, sono ormai un’esperienza riservata solo a chi è riuscito ad accaparrarsi un ingresso.
Il segreto di questo successo? Due ore di lezione, 25 partecipanti per instaurare un dialogo diretto con lo chef, ambiente studiato ad hoc per seguire passo passo la nascita di un piatto d’alta gastronomia o della tradizione popolare, proprio come avviene nella cucina di un ristorante.
Tra gli altri segnaliamo: dal ristorante Nerua del museo Guggenheim di Bilbao lo stellato Josean Alija, dal Brasile Regina Tchelly, vera artista della cucina degli avanzi. Tra gli italiani, anche il genovese Luca Collami che svela i trucchi per preparare polpi, seppie e calamaretti con cotture veloci e risultati eccellenti.
Quello del Salone è un assaggio dei Corsi amatoriali e due Master di Scuola di Cucina organizzati a Pollenzo dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (http://www.lascuoladicucinadipollenzo.it).
Dal blog del Salone un approfondimento sulla cucina del recupero ( http://goo.gl/L0gIic ) e un’intervista allo spagnolo Josean Alija ( http://goo.gl/Niytpk ).