A Castel Tirolo, in Alto Adige, assegnato il premio “Dolcissimo 2012” della categoria moscati rosa, al Moscato Rosa 2009 della Cantina Provinciale Laimburg
L’associazione turistica di Tirolo, assieme ai rappresentanti del Merano Wine Festival, ad albergatori, sommeliers ed enologi, che costituivano i 16 giurati del premio “Dolcissimo 2012”, lo scorso 19 ottobre si sono radunati nella splendida cornice di Castel Tirolo, in Alto Adige, ed hanno così decretato, dopo averli degustati e selezionati, i migliori 10 vini dolci delle aziende altoatesine partecipanti.
Tra i premiati della 7ª edizione di “Dolcissimo”, nella categoria moscati rosa, il Moscato Rosa 2009 del Podere Provinciale Cantina Laimburg.
Il Moscato Rosa 2009 della Cantina Laimburg è un vino dolce dal colore rosso rubino chiaro. L’intenso e fragrante profumo di rose conferisce a questo passito dolce il suo particolare carattere: è un vino rotondo, elegante, voluttuoso e dal retrogusto persistente.
La vendemmia delle uve che producono questo particolare vino moscato viene effettuata a mano a metà settembre, solo quando i grappoli sono ben maturi e successivamente vengono lasciati ad appassire su delle stuoie. Gli acini così appassiti vengono pigiati a fine novembre – inizio dicembre e il mosto prodotto viene messo a fermentare in botti d’acciaio e lasciato maturare per almeno 6 mesi, affinché mantenga l’aroma primario delle rose.
Un’altra particolarità di questo pregiato vino dolce altoatesino è che ogni anno la grafica dell’etichetta della sua bottiglia viene affidata all’inventiva e alla creatività di un artista sudtirolese, Bernhard Kerer. In ragione della loro quantità limitata, le bottiglie sono diventate dei richiesti pezzi da collezione.
Assieme al Sauvignon Blanc Passito Saphir, pluripremiato dalle Guide enologiche 2013, il Moscato Rosa della Cantina Podere Provinciale Laimburg è uno dei gioielli della Selezione Maniero, che comprende solo vini di carattere e dalla forte personalità.
Il Podere Provinciale Cantina Laimburg a Vadena, nella Bassa Atesina, vinifica uve provenienti da 12 poderi o “masi” dislocati nelle zone più vocate dell’Alto Adige in 40 ettari situati tra Merano, Bressanone, Bolzano–Gries, l’Oltradige e la Bassa Atesina. Esso svolge un fondamentale lavoro di sperimentazione e di ricerca in viticoltura ed enologia per l’intera viticoltura ed agricoltura altoatesina.