Il “Premio Gino Friedmann”, la manifestazione dedicata ai vini nati tra filari e cantine delle cooperative italiane, per il settimo anno consecutivo torna sabato 28 settembre a Nonantola.
In degustazione 50 etichette in arrivo da 10 cantine sociali italiane, di 4 regioni Alto Adige, Abruzzo, Emilia Romagna e Lombardia. Quattro le categorie in concorso: top wine 2019, qualità prezzo, fedeltà alla tradizione, espressione del territorio
I vini sociali
Oggi la cooperazione vitivinicola, con le sue 480 cantine, produce il 58% di tutto il vino italiano. Da sola fattura più di un terzo, 2 dei 6,2 miliardi, del valore dell’export dei vini tricolori.
Dati e numeri raccontano l’importanza economica, produttiva, occupazionale, dei “vini sociali”. Vini buoni, spesso molto buoni, figli di una filiera produttiva tipicamente italiana, in grado di esprimere un modello di lavoro, produzione e presenza sul mercato, nato nel nostro Paese nei primi del ’900. Un modello che esprime una visione sociale e culturale di solidarietà, mutualismo e profondo legame con il proprio territorio.
Il Premio Friedmann
A questa realtà e ai vini che la raccontano è dedicato il “Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione – Gino Friedmann”, organizzato da “ÆMILIA Storie di territori e di comunità”, associazione culturale che ha come scopo la valorizzazione della storia e del patrimonio culturale del territorio e delle comunità emiliano-romagnole.
Il Premio è dedicato a Gino Friedmann, alfiere della cooperazione, che promosse la fondazione della Cantina Sociale di Nonantola nel 1913 e sostenne la creazione della cantina di Formigine nel 1920 e di quelle di Modena, di Sorbara, di Limidi e di Settecani nel 1923. Nel 1922 incoraggiò la costituzione della Federazione Nazionale delle Cantine Sociali di cui assunse la presidenza.
Quest’anno la giuria composta da sommelier AIS, esperti del settore, critici enogastronomici, capitanati da una delle firme del giornalismo di settore, Giorgio Melandri, ha preso in esame 50 etichette, di 10 cantine sociali di 4 differenti regioni.
Un viaggio tra differenti territori in cui trovano posto vitigni quali: Sangiovese, Bonarda, Gutturnio, Lambrusco, Pinot Nero, Riesling, Ortrugo, Malvasia, Trebbiano, Sylvaner, Gewurztraminer.
Saranno loro a contendersi “l’Oscar” 2019 in quattro differenti categorie: “Gran Premio Gino Friedmann” al vino primo classificato assoluto; Premio “tradizione” ai 3 vini più fedeli alla tradizione; Premio “quotidiano” ai 3 vini interessanti nel rapporto qualità/prezzo; Premio “territorio” ai 3 vini rappresentativi del loro territorio.
La consegna dei riconoscimenti è in programma a Nonantola, sabato 28 settembre, durante la tradizionale sagra “Sòghi, Saba, Savòr” (giardino palazzo della Partecipanza Agraria di Nonantola).