Giorgio Dracopulos con Alessandro Esposito, Domenico Di Donna, Fabio Fiola, Filippo Pio Montella e Francesco Gentile

Una bellissima seconda edizione del “Vada Pizza Festival 2019” (Comune di Rosignano Marittimo in Provincia di Livorno) si è svolta nei giorni 25, 26, 27 e 28 Luglio 2019.

Non sappiamo chi ha detto per primo le parole “Se si fa in quattro per renderti felice, è una Pizza”, ma ciò che esprimono è certamente una verità.

Il territorio

La Storia conosciuta di Vada in Provincia di Livorno, oggi accogliente meta turistico/balneare, parte in Epoca Tardo Etrusco-Romana come Porto della Citta di Volterra (oggi in Provincia di Pisa), situata nell’interno su un panoramico colle. Infatti il nome “Vada” deriva dal termine Latino “vadum = approdo”.

Qui, in secoli lontani, la particolare conformazione del Terreno, piuttosto basso rispetto al livello del Mare, favorì la creazione di canalizzazioni che portavano l’acqua di Mare verso l’interno, dove poi la forza del sole provvedeva al prosciugamento: nacquero così le “saline di Vada”. Ancora intorno al 754 d.C., sotto la dominazione Longobarda, documenti attestano la produzione di sale in zona.

Vada Pizza Festival 2019. Si Servono le Pizze. Foto di Giorgio Dracopulos

Circa a cavallo dell’Anno Mille risulta che Vada avesse un piccolo Castello, una Chiesa dedicata a S.S. Giovanni e Paolo e la Badia Benedettina di S. Felice che in epoche successive passò alla Monache Domenicane. Dal 1079 in poi Vada subì ripetuti attacchi da parte della Flotta Genovese, ma riuscì a resistere fino al 1126 quando fu conquistata. Quarant’anni dopo Vada passò sotto il dominio di Pisa che fortificò le opere difensive; sono infatti di questo periodo le fondamenta e la parte più antica della bella Torre Medicea di avvistamento che ancora si erge maestosa nel centro della Cittadina.

All’epoca le Terre “paludose” del Vadese erano infestate dalla malaria e pertanto poco popolate; si arrivò a un punto che per incentivare il ripopolamento chi ci veniva ad abitare era esonerato dal pagamento delle tasse.

Successivamente ai Pisani, Vada passò sotto il dominio dei Fiorentini, a parte un breve periodo (1432-1433) di occupazione effettuata dalle truppe del Duca di Milano. Nel 1452 Vada fu praticamente distrutta dalle truppe sbarcate dalla Flotta del Re di Napoli. Poi tornarono anche i Genovesi, fino al 1495 quando vennero scacciati dai Fiorentini.

Bisogna arrivare alla dominazione dei Lorena (1737-1801 e poi dal 1814 al 1860) perché Vada nasca a nuova vita con il suo inserimento nel complesso delle opere per la Bonifica della Maremma. Sorsero le Pinete e la Linea Ferroviaria per Collesalvetti, la Stazione, la Fonderia e Piccole Industrie per la lavorazione dei prodotti della campagna insieme ad altre attività soprattutto lungo la Via Aurelia verso Cecina.

Attraverso l’unificazione dell’Italia e i decenni successivi Vada è giunta fino ai nostri giorni.

I Fiorentini ci sono sempre ma ora vengono a Vada per passare principalmente le vacanze estive, la speciale accoglienza e il limpido Mare fanno dimenticare loro le calure della loro bella Città.

Tra le caratteristiche più particolari e positive del Luogo c’è la grande Tradizione Gastronomica di qualità sia di Mare che di Terra.

Per esempio di fronte a Vada, in Mare, c’è il Faro delle Secche di Vada; le “Secche” sono famose per essere state, attraverso i Secoli, la causa di arenamento e affondamento di moltissime navi,  ma in compenso sono un vero e proprio paradiso per la pesca. I più famosi Ristoranti Toscani e non solo, fanno a gara per riuscire ad avere i magnifici e rari Lupicanti (Astici) e le straordinarie Aragoste (che si riconoscono per la puntinatura chiara sul dorso detta “mandorlatura”) qui pescate.

Proprio nella Piazza Centrale di Vada, nei giorni di Venerdì 26, Sabato 27 e Domenica 28 Luglio 2019 si è svolta la Seconda Edizione del “Vada Pizza Festival”. L’Evento organizzato dalla Pro Loco Vada ha avuto il patrocinio del Comune di Rosignano Marittimo (LI) e di Vetrina Toscana.

Fondamentale anche la collaborazione delle numerose Pizzerie di Vada: Cuore di Pizza, Da Marco, La Cambusa, La Conchiglia, La Meridiana, La Ventola, Il Cavalluccio Marino, Il Matterello 22, Il Vecchio e il Mare, Il Pescatore.

La “Pizza” oggi è un successo planetario che nasce però, lontano nel tempo, da una preparazione in origine “molto povera”.

Vada Pizza Festival 2019. La Buonissima Pizza. Articolo di Giorgio Dracopulos. Foto di Sara Nelli

L’impasto con cui si produce il pane o altre forme di lievitati è uno dei cibi più antichi dell’umanità. Attraverso i millenni al pane, e agli altri derivati, sono stati aggiunti diversi ingredienti per conferirgli diversi e particolari sapori. Alcuni Archeologi Italiani e Francesi hanno trovato in Sardegna tracce di un tipo di pane risalente a circa 3000 anni fa. Da tale ritrovamento si evince che le popolazioni locali avevano già la conoscenza dell’uso del “lievito”. Ovviamente anche in tutte le altri parti del Mondo, dove si sono sviluppate Civiltà Antiche, sono stati ritrovati resti che indicano le loro capacità di specifiche preparazioni.

Ma la “Pizza” come la conosciamo noi, è assolutamente una invenzione Italiana, anzi, più precisamente, è frutto di quella straordinaria e particolare capacità inventiva che può nascere solo nella magnifica Città di Napoli.

Circa nella prima metà del 1700 il “Re degli ortaggi”, il Pomodoro (Solanum Lycopersicum), importato dalle Americhe in Europa nel 1540, dal navigatore e condottiero Spagnolo Hernan Cortés Monroy Pizarro Altamirano (1485-1547), che fino a poco tempo prima era considerato velenoso e pertanto usato solo come pianta ornamentale, venne usato per arricchire la “Pizza” fino allora bianca.

Certa invece è la data di nascita, a Napoli, di quella che è considerata la prima e più antica Pizzeria del Mondo. Infatti nel 1738 aprì i battenti, nel centro della Città, un Forno denominato “Port’Alba”. Il Forno produceva pizze e altro, in forni (rivestiti con pietra lavica del Vesuvio) a legna, solo per la vendita ambulante, anche con un particolarissimo metodo a credito denominato “Pizza a Otto” che permetteva agli acquirenti, i più poveri, di ritardare il pagamento fino a otto giorni dal consumo.

Solo nel 1830, dopo decenni in cui la sua produzione aveva raggiunto la fama non solo a Napoli, “Port’Alba” si trasformò in una vera e propria Pizzeria con i tavoli e il servizio diretto al pubblico.

Nei decenni successivi la “Pizza” si è diffusa in Italia e nel Mondo diventando una forma di cibo comunitario simbolo della condivisione con un linguaggio potente, universale e senza età.

Ma non tutte le “Pizze” sono uguali e non tutte sono prodotte nel modo giusto con prodotti di qualità. A conferma del “vero metodo di produzione” di questo straordinario manufatto alimentare, il 7 Dicembre 2017, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha riconosciuto “l’Arte del Pizzaiolo Napoletano” come “Bene Immateriale dell’Unesco e Patrimonio Culturale dell’Umanità”.

Vada città della Pizza

Ma torniamo al “Vada Pizza Festival 2019”.

Giovedì 25 Luglio, in Anteprima, a partire dalle ore 14:30 presso il Giardino della Pizzeria La Ventola si è svolto un Corso (Master Class), a numero chiuso e riservato ai professionisti, denominato “Tendenze e innovazione nella produzione della Pizza”.

Nei successivi tre giorni è stata la Centrale e accogliente Piazza Garibaldi, specificatamente ben attrezzata per l’Evento, il fulcro del Festival. Oltre ai moltissimi stand con specialità alimentari e non, c’erano tre grandi Forni “Neapolis” da Pizza prodotti e forniti dalla Ditta Moretti Forni.

Ospite d’onore in questa Edizione 2019 due grandissimi Maestri Pizzaioli Napoletani: Giuseppe Pignalosae suo Padre Leopoldo.

Vada Pizza Festival 2019. Giuseppe Pignalosa, Giorgio Dracopulos e Leopoldo Pignalosa. Foto di Giorgio Dracopulos

Giuseppe Pignalosa è titolare di una famosissima Pizzeria “Le Parùle” a Ercolano (NA) e di un’altra altrettanto famosa Pizzeria denominata “Pignalosa” a Salerno, oltre ad altre attività ristorative.

L’amico Giornalista Vincenzo Pagano, Direttore ed Editore di “Scatti di Gusto”, uno dei principali “Web Magazine” Italiani sul cibo e molto altro, ha validamente perorato e sostenuto la Manifestazione

Significativa anche la partecipazione di Aziende prestigiose (fornitrici delle materie prime) come la “Latteria Sorrentina” e “Mulino Caputo”.

Vada Pizza Festival 2019. Iuliano, Catola, Ciolli, Dracopulos, Pignalosa, Montagnani, Pagano e Polzella. Foto Sara Nelli

Nei tre giorni dedicati alla “Pizza” molti sono stati anche gli incontri didattici e gli Spettacoli.

Il Sottoscritto, Giorgio Dracopulos, in qualità di Critico Enogastronomico ha avuto l’onore e il grande piacere di presentare gli Eventi Gastronomici del Festival.

Illustri Pizzaioli, Chef, Sommelier e Giornalisti specializzati del Settore hanno portato il loro contributo all’Evento: dai bravissimi e famosi Pizzaioli del Territorio come Antonio Polzella (Ristorante/Pizzeria La Ventola), Fabio Malenotti  (Il Cavalluccio Marino), Andrea Currao (La Meridiana), allo Chef Ilan Catola (che ha preparato una buonissima Pizza Gourmet), al Cuoco Scrittore Paolo Ciolli, al Professore Sommelier della F.I.S.A.R. Marzio Berrugi fino al Maestro Pizzaiolo Domenico (detto Nico) Iuliano, Napoletano ma da moltissimi anni trasferitosi a Rosignano Solvay (LI) dove opera con le sue Pizzerie (Ricomincio da Tre e Accussì) e non solo.

L’Agenzia specializzata “Superior ADV” di Livorno, con Andrea Leonardi, Marco Provinciali e Valentina Anguillesi, è stata come sempre di supporto per l’organizzazione e la comunicazione del “Vada Pizza Festival 2019”.

Vada Pizza Festival 2019. Premi e Ringraziamenti. Foto di Giorgio Dracopulos

Un folto pubblico ha “invaso” Piazza Garibaldi nei tre giorni dell’Evento e sono state sfornate per loro migliaia di Pizze (nei tipi Margherita, Marinara e Mediterranea). Solo Sabato sera un fortissimo temporale ha impedito il regolare svolgimento.

Bravissima, super esperta e simpatica la Squadra dei giovanissimi Pizzaioli Napoletani della Pizzeria “Le Parùle” di Ercolano (NA), capitanata da Alessandro Esposito e composta da Domenico Di Donna, Fabio Fiola, Filippo Pio Montella e Francesco Gentile, che hanno materialmente e infaticabilmente per tre giorni preparato le ottime Pizze.

Ovviamente le Pizze sono state accompagnate da un fiume di Birra: i vari tipi di buona Birra Artigianale Gilac distribuiti dalla Pizzeria Il Cavaluccio Marino, di Fabio Malenotti e suo Figlio Davide, in qualità di Partner del Festival.

La Domenica in tarda serata, sul grande palco, le Premiazioni e i Ringraziamenti.

Roberto Creatini, Presidente della Pro Loco di Vada, ha ringraziato oltre a tutti gli Ospiti, gli Sponsor, tutti i partecipanti e anche i molti volontari Vadesi che si sono prestati per l’organizzazione del Festival stesso. In particolare la brava Fotografa Ufficiale della Manifestazione Sara Nelli che pur in “felice attesa” non si è risparmiata nel fare moltissime belle foto.

Per il Comune di Rosignano Marittimo, il Vicesindaco, con le Deleghe alle Politiche Culturali, Turismo, Eventi e Promozioni del Territorio, Licia Montagnani, anche a nome del Sindaco Daniele Donati, oltre ai ringraziamenti ha espresso anche tutta la sua soddisfazione per il grande successo di questa Seconda Edizione del “Vada Pizza Festival 2019” che conferma senza alcun dubbio  “Vada Città della Pizza”.

Giorgio Dracopulos

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