Aringa, tonno, baccalà e alici: sono questi gli ingredienti con i quali a Castel di Tora preparano il prelibato “sugo di magro” con il quale si condisce la polenta

Siamo sulle rive del Lago del Turano, in provincia di Rieti.

Domenica 9 marzo questo borgo dal fascino magico organizza la “Festa del Polentone”, un evento che celebra un piatto povero ma ricco al tempo stesso di sapori e storia, che unisce idealmente l’Italia da Nord a Sud.

 

Da queste parti, poi, la polenta non è solo una tradizione secolare, ma una vera e propria istituzione: Castel di Tora è infatti uno dei sedici paesi che compongono l’Associazione Culturale dei “Polentari d’Italia”, uniti dalla stessa voglia di riscoprire le tradizioni e confrontarsi attraverso questo piatto.

 

Il “Polentone di Castel di Tora”, oltretutto, ha ormai varcato i confini regionali al punto che sempre più spesso la Pro Loco viene invitata in altri paesi per offrire la degustazione di questa specialità.

 

Il 9 marzo a mezzogiorno – all’interno di una comoda struttura al coperto – inizierà la distribuzione del famoso polentone, e tra un piatto e l’altro i visitatori potranno assistere gli spettacoli folcloristici e musicali, oppure curiosare fra gli stand di oggettistica e di prodotti tipici.

 

Per i più golosi, la Proloco di Ascrea, dalle 16, offrirà una degustazione di fettuccine al fungo porcino nell’ambito de “I sapori della nostra provincia”.

 

Ottimo cibo e tanto divertimento quindi, ma non solo: la “Festa del Polentone” rappresenta un’ottima occasione anche per chi ama scoprire i gioielli meno conosciuti del nostro Paese.

 

Castel di Tora, arroccato sulle rive dello splendido Lago del Turano, è considerato uno dei borghi più belli d’Italia e offre ai turisti angoli caratteristici e scorci mozzafiato.

E così si potrà passeggiare all’interno dell’antico borgo passando sotto la Torre Esagonale medievale dell’XI secolo, adiacente al Palazzo Scuderini, e poi su per i vicoli che conducono a piazzette ben tenute e curate, e ancora scoprire mura e torrette trasformate in case e ancora archi, scalinate, grotte e cantine scavate nella roccia.

 

Fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne – nel 250 d.C. – il martirio di Santa Anatolia.

A lei è dedicato un santuario, che si erge su una collina attigua al borgo.

 

9 marzo
Località – Castel di Tora – Rieti
Info – 3408505381 info@fuoriporta.org

web – https://www.facebook.com/pages/Fuoriporta/443250589045999?ref=hl