Cristina Pistolesi e Claudio Chesi. Foto di Giorgio Dracopulos
“Cucinare è come amare, o ci si abbandona completamente o si rinuncia”

Cristina Pistolesi e Claudio Chesi. Foto di Giorgio Dracopulos

La Storia della Gastronomia Mondiale è uno straordinario racconto millenario, che marcia in parallelo con lo sviluppo del genere umano, e non basterebbero delle intere biblioteche per essere esaustivi.

Vi accenno solo alcune piccolissime curiosità, tanto per chiacchierare tra di noi.

Dalla nascita dell’Homo Sapiens, circa 200.000 anni fa, fino al 10.000 a. c., non si può parlare di “cucina”. L’uomo era un predatore, cacciava, pescava e si nutriva di tutto ciò che di commestibile gli offriva la terra.

Dal 10.000 a. C. in poi l’uomo iniziò, da nomade, a diventare stanziale, imparando a coltivare e ad allevare.

Da quel momento in poi, grazie a straordinarie antichissime civiltà come gli Egizi, i Greci e poi i Romani, che si può dire sia nata la gastronomia e l’enologia.

Gli Egiziani, per fare dei banali esempi, ingrassavano le oche, i panettieri Greci, ad Atene, facevano già decine di tipi diversi di pane, i ricchi Romani, in estate, bevevano granite fatte con la neve, immagazzinata in grotte di tufo, e la frutta. A Creta nel 2000 a. C. si coltivava la vite sia per l’uva che per il vino, i Cinesi, 800 anni a. C., conservavano, dove era possibile, già i cibi nel ghiaccio.

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e le invasioni barbariche, la storia culinaria ebbe un crollo. Bisogna arrivare all’800 d. C. con gli Arabi, per avere un vento di novità ricco di spezie, di riso, di zucchero e di molte altre fondamentali prelibatezze. Nel Medioevo arrivarono tra l’altro anche il burro e i formaggi di pregio insieme a metodi nuovi di conservazione dei cibi come la salatura e l’affumicatura.

Agli inizi del 1300 fecero la loro comparsa le prime vere e proprie pentole e altri specifici attrezzi vari da cucina. Ma fu solo nel XVI Secolo (nel Rinascimento Italiano) che comparvero sulle tavole, ovviamente dei ricchi, le forchette, il tovagliolo, gli stuzzicadenti, i cibi più curati e molto altro che noi oggi usiamo e mangiamo abitualmente.

E’ proprio in questo periodo che, nelle fumose cucine dei nobili, nasce una gerarchia di addetti alla cucina: i primordi dell’attuale “Brigata di Cucina”.

Nel XVII Secolo, finalmente, arriva quella che possiamo definire “la prima scuola della cucina classica”, in questo caso Francese, con il Cuoco professionista François Pierre de la Varenne (1615 – 1678) che nel 1651 codificò, con una delle sue opere più importanti, intitolata “La Cuisinier François”, degli insegnamenti rivolti ai professionisti del settore.

Da allora molta strada è stata fatta fino a giungere ai nostri giorni, ma non crediate che poi certi tempi (come l’arrivo della tecnologia) siano cosi lontani. Solo nel 1915 fu inventa la surgelazione (per poi aspettare trent’anni per la commercializzazione dei primi cibi cosi trattati) e soltanto tra il 1950 e il 1960 che i frigoriferi entrarono in tutte le case. Molto altro, sia come attrezzature che come tecniche di cucina, è ancora più recente.

Tutto ciò che vi ho raccontato è solo un granello di sabbia di ciò che bisognerebbe conoscere per poter entrare “in punta di piedi” nel fantastico mondo dell’enogastronomia. Si deve studiare moltissimo, sempre, per tutta la vita, acculturandosi in tutti i campi legati a questo straordinario modo di apprezzare la vita: non s’imparerà mai abbastanza.

Ecco che in questi ultimi anni, con tantissimi giovani che vogliono apprendere, si sono aperte moltissime “Scuole di Cucina” e non solo, grazie anche alla pubblicità data dalla massiccia presenza mediatica, in gran parte del mondo, di grandi super Chef “stellati”.

Tra le Scuole di Cucina che conosco personalmente, per esempio, c’è da annoverare la “ART in Cooking”, una piccola ma accogliente Scuola ubicata a Santa Maria a Monte in Provincia di Pisa.

La Scuola di Cucina “ART in Cooking” è della Brava Cuoca/Chef Cristina Pistolesi.

Cristina Pistolesi ha un cuore gentile e una notevole sensibilità anche artistica, per molti anni ha suonato, per passione e non solo, uno strumento particolarmente difficile per una donna, il “sassofono”.

La passione per la Cucina le deriva dai ricordi giovanili, lo dice lei stessa raccontandolo  graziosamente con il suo bel sorriso: “In ogni mio piatto c’è il ricordo vivo di un piccolo orto di campagna dove nonna Giulia coltivava le verdure sotto l’albero di nespolo e questo ricordo è sempre associato alla cucina, dove si diffondevano gli aromi inebrianti e i deliziosi profumi che invadevano anche tutta la casa”.

Cristina ha una grande esperienza gastronomica alle spalle, sviluppata, oltreché in Italia, a Malta e in Brasile a Rio de Janeiro, è anche Sommelier F.I.S.A.R., tutto ciò l’ha portata ha diventare “Food & Beverage Management”: una figura professionale di consulente della ristorazione che si occupa di assistere e perfezionare tutta l’organizzazione di un locale dalla A alla Z.

Attraverso gli anni Cristina si è guadagnata sul campo diversi attestati e diplomi che ne certificano la sua bravura. La Chef Cristina Pistolesi, giustamente, definisce le sue preparazioni: “piene di colore, ma essenziali e pulite”.

Ho sempre sostenuto che: “Le ricette dei piatti in se non hanno un’anima e pertanto non hanno vita, è il Cuoco/Chef che deve fare questo “miracolo”, ci può riuscire, però, soltanto se ha un animo sensibile e positivo”.

A conferma di quanto sostengo, “guarda caso” il motto della Scuola di Cucina “ART in Cooking” della Chef Cristina Pistolesi è una frase tratta da un articolo della Rivista “Vogue” del 1956, scritto dalla giornalista, scrittrice, critica Americana Harriet Van Horne: “Cucinare è come amare, o ci si abbandona completamente o si rinuncia”.

Gli Antichi Romani, che di cose belle e preziose erano esperti, avrebbero detto, riferendosi a qualche cosa da conservare amorevolmente: “Tractamus Cum Cura” (Maneggiare Con Cura).

Proprio “Maneggiare Con Cura – Cucina, Amore e Fantasia” è il titolo del Nuovo Libro di Ricette, appena uscito (fresco di stampa), della mia carissima amica la Chef Cristina Pistolesi.

Cristina mi ha gentilmente espresso il desiderio di lasciare a me lo spazio per una Introduzione alla sua nuova pubblicazione. Onorato, ho accettato con molto piacere perché conosco la sua grande bravura, la sua gentilezza d’animo e il suo grande amore che per la Cucina.

Il suo nuovo Libro “Maneggiare Con Cura – Cucina, Amore e Fantasia” ha un bel formato 23 x 18,5 cm., con 140 luminose pagine di carta lucida e con la Copertina cartonata rifinita da grandi Bandelle.

Il Libro è pubblicato dalla Tagete Edizioni di Pontedera (PI).

Il Libro nasce anche dalla volontà di Cristina Pistolesi di coinvolgere nove straordinarie Massaie, del Comune di Santa Maria a Monte (PI), nella realizzazione di nove delle sue quaranta ricette descritte nel testo. Un coinvolgimento dettato dalla voglia di conoscere la loro opinione e vedere il modo in cui sarebbero state realizzate.

Le Signore che hanno entusiasticamente partecipato sono: Luigina Pagni, Maria Grazia Novelli, Teresa Santinelli, Veralda Gonelli, Piera Banti, Milena Funelli, Mariella Fogli, Daniela Dini, Paola Benelli.

Il Libro è ricchissimo di affascinanti grandi Foto, sia a colori che in bianco e nero, realizzate dal bravo Fotografo Claudio Chesi.

Nel Libro, dopo le Introduzioni dell’Autrice, la mia e quella di una comune amica, la bravissima Guida Enogastronomica, Sommelier e Pr, Cristina Galliti, segue l’incondizionato plauso all’iniziativa, e l’apprezzamento per il Libro, del Sindaco, di Santa Maria a Monte (PI), Ilaria Parrella.

Ecco poi le 40 gustosissime Ricette, a partire dagli Antipasti fino ai Dolci, tutte particolarmente dettagliate e magnificamente illustrate, tra le cui pagine troviamo anche le nove preparazioni delle Massaie. Seguono due pagine di imperdibili Consigli, l’Indice, altre belle foto e la Chiusura dell’Autrice.

“Maneggiare Con Cura – Cucina, Amore e Fantasia”, della super appassionata Chef Cristina Pistolesi, è un Libro bellissimo, utile e prezioso, tantoché lo dovete “Tractamus Cum Cura”.

Giorgio Dracopulos

http://www.artincooking.org/

 

Nella foto sopra:

Giorgio Dracopulos, Cristina Pistolesi e Cristina Galliti