Un pranzo alla Caritas sancisce l’avvio della nuova piattaforma

Il progetto sul Pesce Dimenticato, promosso da Regione e Unioncamere Toscana, che da tre anni si batte per tutelare la salute del nostro mare, raddoppia gli sforzi contro gli sprechi.

La campagna promozionale, infatti, è stata creata apposta per evitare lo spreco di pesce buono e sano (il Pesce Dimenticato) che viene spesso rigettato a mare e quindi sprecato, perché non ha un mercato sufficientemente redditizio. Un prodotto che normalmente viene considerato “scarto” e che, non opportunamente valorizzato e commercializzato, rischia di rimanere tale.

Quest’anno la lotta contro lo spreco raddoppia grazie ad un’importante “esperienza pilota” che vedrà consegnare alla Caritas Toscana gratuitamente l’invenduto di alcune cooperative di Lega Pesca della nostra regione. Attraverso la creazione di un punto di raccolta e di distribuzione del prodotto ittico non venduto a fine giornata. Si riesce così a mettere in comunicazione eccedenze (lo spreco alimentare è uno scandaloso paradosso del nostro tempo: un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano è perduto o sprecato) e bisogni, ma sempre garantendo le qualità organolettiche, nutrizionali e di freschezza.

Per sancire quest’evento si è tenuto nei giorni scorsi, presso la mensa Caritas di via Baracca a Firenze, un pranzo a favore degli ospiti abituali della Caritas. I piatti sono stati preparati dai ragazzi dell’Istituto alberghiero Buontalenti, già coinvolti nel progetto “Il Pesce Dimenticato dalla rete alla cattedra”, con la supervisione dello Chef di Vetrina Toscana Maurizio Marsili di Locanda Vigna Ilaria che ha messo a servizio dell’iniziativa la sua capacità nel preparare un menù accurato e sostenibile utilizzando pesce dimenticato.

Il pranzo è stato realizzato con il sostegno di Unicoop Firenze che ha collaborato con il progetto fin dagli esordi condividendone la filosofia.

“Un particolare occhio di riguardo – hanno commentato Regione e Unioncamere Toscana – quest’anno viene rivolto al sociale “RI-utilizzando” nelle mense dei meno abbienti l’invenduto, il non usato, contribuendo ad evidenziare e contrastare uno dei paradossi del nostro tempo: un aumento dello spreco, in questo caso alimentare, anche in presenza di un costante allargamento della soglia della povertà. Per questo motivo questa terza fase del progetto cercherà di creare un trait d’union tra il mondo dei pescatori, quello legato alla trasformazione e al consumo consapevole con particolare attenzione al sociale, per consentire il consumo del “Pesce Dimenticato” anche da parte di coloro che il mondo non deve “dimenticare”. Ambiente, salute, solidarietà sono le tre parole che legano il difficilissimo lavoro dei nostri pescatori e questo ottimo prodotto della tradizione culinaria regionale”.

Un progetto che oltre a tutelare il ciclo di vita del pesce, adesso ne segue anche il “ri-ciclo”, per poter portare sulle tavole con maggiore frequenza un prodotto sano, fresco commercialmente competitivosostenibile,  perché tutti hanno il diritto di mangiare bene.

Dopo la grande distribuzione, i ristoranti e le scuole alberghiere, la campagna promozionale per far conoscere il pesce dimenticato quest’anno si rivolge alle mense: scolastiche (primarie e scuole materne), aziendali e del Terzo Settore.

Oltre all’obiettivo culturale di far conoscere queste specie sottoutilizzate, c’è l’obiettivo economico di instaurare rapporti commerciali duraturi tra il settore ittico ed il sistema “mensa” e quello sociale che vede l’inizio di una collaborazione con le mense per disagiati grazie alla fornitura gratuita dell’invenduto di alcune cooperative di pesca.

La campagna, ormai giunta al terzo anno, mira a promuovere l’utilizzo di queste specie che hanno meno appetibilità sul mercato perché poco conosciute, ma che portano notevoli vantaggi da un punto di vista economico perché l’ampia disponibilità permette di avere prezzi più bassi (prezzo medio al kg 8 €), della salute perché mangiare questo tipo di pesce consente di diversificare l’apporto adeguato di acidi grassi omega 3 e omega 6 e dell’ ambiente: incentivare l’utilizzo di queste specie, contrasta sia la tendenza dei nostri mercati a proporre prodotti provenienti da molto lontano, con un impatto negativo sulla salute del nostro mare che il consumo delle solite specie ittiche che sono più  conosciute e che, in qualche caso, risultano sovrasfruttate.

Lo scopo finale del progetto è quello di far si che l’esperienza avviata, non rimanga fine a se stessa, ma permetta il crearsi di rapporti commerciali tra mense di asili e scuole, aziende, residenze assistite ed il mondo della pesca, attraverso la creazione di accordi commerciali stabili che garantiscano profitto al settore ittico coinvolto nel progetto, ma nello stesso tempo portino sulle tavole degli utenti un prodotto sano, fresco e a un prezzo concorrenziale.

Il pesce verrà consegnato alle mense: sfilettato, sottovuoto e “abbattuto” in modo da fornire un prodotto incontaminato, privo di lische e quindi più appetibile soprattutto per i bambini e più semplice e veloce da cucinare.

La campagna di promozione prevede la formazione del personale di cucina: un cuoco, un biologo marino ed un pescatore professionista trasmetteranno le loro conoscenze sulle specie, sul modo di cucinarle e sulle tecniche di pesca al personale delle mense aderenti al progetto.

Dopo la formazione Il progetto fornirà gratuitamente in via sperimentale dei quantitativi di prodotto pronto per essere utilizzato nelle cucine delle mense dove  verrà presentato un menù a base di “pesce dimenticato” da far degustare agli utenti.

Saranno organizzati anche seminari informativi diretti ai genitori dei bambini che frequentano le mense scolastiche per favorire l’inserimento del pesce dimenticato settimanalmente nei menù delle scuole. Per educare i bambini ad una sana alimentazione che comprenda anche il pesce, infatti, è necessario coinvolgere i genitori per avere la loro piena collaborazione e appoggio, nonché la conoscenza e costanza di riproporre sempre più spesso questo alimento anche a casa.

Il progetto è stato presentato da Unioncamere Toscana con la collaborazione di Lega Pesca ed è stato ammesso dalla Regione Toscana a fruire dei finanziamenti del Fondo europeo per la pesca – FEP 2007 – 2013 Asse 3, Misura 3.4 finanziato dalla Comunità Europea, dal Ministero delle Politiche Agricole e dalla Regione stessa.

A cura di Daniela Mugnai  daniela@coffee3.it