La proprietà di questo ospitale Albergo è della Famiglia Roschatt-Morandell che lo gestisce direttamente, mantenendo un livello molto alto di attenzioni e premure per la clientela. Nel 1800 qui c’era la locanda e anche oggi i proprietari hanno una grande attenzione per la ristorazione

Già altre volte ho parlato di Caldaro al Lago (Kaltern am See in Tedesco) in Provincia di Bolzano, una delle località più belle dell’Alto Adige (Sudtirol), qui si uniscono molteplici aspetti favorevoli sia geografici che storico culturali e agricoli. Innanzi tutto la zona è contraddistinta dal clima mite e dalla variegata vegetazione, poi c’è il verde Lago di Caldaro, il più grande e temperato dei laghi naturali Alpini, data la sua profondità che non supera i quattro metri, un luogo bellissimo sia in estate che in inverno, intorno il magnifico panorama con le montagne.

Le fitte distese di canne, che lo circondano, sono un parco per migliaia di uccelli acquatici e palustri, ben 250 specie diverse, tra i più belli la Cicogna Bianca (o Cicogna Europea) e lo Svasso Maggiore dal bel piumaggio variopinto. Poi c’è, oltre ad altri, il nuovo Lido, lo stabilimento balneare super attrezzato, inaugurato nel 2006, con idromassaggio, piscine per grandi e piccini, una grotta rocciosa sotterranea, il pontile con i pedalò e la barche, l’area ristorazione.

Il Paese di Caldaro è vicinissimo, si raggiunge anche a piedi. Una piccola cittadina di circa 7.500 abitanti votata all’agricoltura, in particolar modo vigneti e frutteti; il suo nome nasce dalla parola latina “caldarum” (paiolo di rame), rappresentato anche nello “Stemma Comunale”, è diviso in nove frazioni ubicate a diverse altitudini, portano i nomi di San Giuseppe al Lago, Centro, Pianizza di Sotto, Villa di Mezzo, Pozzo, Pianizza di Sopra, Sant’Antonio, San Nicolò e Castelvecchio, dai 214 metri s.l.m. della prima fino ai 612 metri s.l.m. dell’ultima.

I primi insediamenti, secondo i ritrovamenti archeologici, risalgono addirittura agli ultimi secoli del III millennio a.C. (Eneolitico), molti i reperti di Epoca Romana, poi attraverso i secoli passa sotto il governo di vari Stati e Vescovadi; ci sono una decina di Chiese di un certo valore storico e otto Cappelle con statue lignee raffiguranti scene della Passione di Gesù, non mancano alcuni interessanti Castelli, in uno dei quali, Laimburg, vi è stata istituita una Scuola Sperimentale di Agricoltura. La Viticoltura, oggi, rappresenta l’essenza stessa del Paese, ed ha una antichissima tradizione, visto che sono stati trovati dei vinaccioli risalenti all’Età del Ferro, già nel 1220 poi è documentata una prima citazione ufficiale del “Vinum de Caldaro”.

Nei primissimi anni del 1900 esisteva un consorzio tra Vignaioli, ma è dal 1999 che è nato l’attuale Consorzio Wein Kaltern, dal 1955 , poi, viene attraversata dalla “Strada del Vino del Sud Tirolo” (Suedtiroler Weinstrasse) che unisce Caldaro a Andriano, Ora, Bolzano, Cortina all’Adige, Magrè, Montagna, Nalles, Egna, Vadena, Salorno, Terlano e Termeno. Per il Vino nuovo, ogni anno, ci sono grandi festeggiamenti, che portano il nome “Torggelen” (ci sarebbero due puntini sopra la “o”, ma non c’è la lettera nelle nostre tastiere), dal tedesco “torggl” (torchio), dove non mancano Speck e salami artigianali, piatti tradizionali come i Canederli o Knodel (grossi gnocchi dall’impasto variabile, allo Speck, al formaggio o agli spinaci, in alternativa anche nella versione dolce) o il Gulasch (letteralmente “zuppa del mandriano”, un sostanzioso stufato di carne) con la polenta, e poi ci sono la caldarroste, le frittelle dolci e lo Strudel.

Potete andare a visitare l’interessante Museo Enologico dell’Alto Adige e una infinità di Aziende Agricole con le loro belle e storiche cantine, dove fare delle magnifiche degustazioni, oltre a ciò, aggiungeteci una vita sana fatta di passeggiate (molto bella e immersa nel verde quella della Gola di Rastenchklamm), di sport acquatici in estate e sci in inverno. Un gran bel posto Caldaro e per godersi appieno una bella località e fare una bella vacanza, bisogna dormire e mangiare bene: vi consiglio il Genusshotel Badl e il suo Ristorante.

Badl in Tedesco significa “Bagno”, l’Hotel deve il suo nome a una antica sorgente di acqua sulfurea che c’era nella proprietà e veniva sfruttata per bagni e inalazioni. La struttura si trova in località Pozzo (la frazione più piccola del Comune), a 513 metri s.l.m., da cui si gode un magnifico panorama; accanto la caratteristica Chiesina di San Rocco, dei primi anni del XVI secolo, sul muro esterno ha un pregiato affresco di San Cristoforo.

L’Hotel è stato rinnovato recentemente, 30 confortevoli accoglienti camere o suite, tutte con della bellissime viste, arredate con eleganza e stile locale (vedi la mia camera, ultima foto in basso); per gli ospiti ci sono molti servizi a partire dal Ristorante, il Bar, la grande piscina coperta, la biblioteca, la sauna, la stanza giochi per i bambini, il solarium e la possibilità di avere trattamenti personalizzati di benessere e massaggi, il parcheggio esterno e quello sotterraneo.

La proprietà di questo ospitale Albergo è della Famiglia Roschatt-Morandell che lo gestisce direttamente, mantenendo un livello molto alto di attenzioni e premure per la clientela, tanto da “coccolarla”. La Famiglia dei titolari viene da una lunga tradizione di ristorazione e ospitalità, già nel 1800 qui c’era la Locanda, dove si ospitava e si ristorava, nel migliore dei modi, sia i popolani che i signori. Anche oggi i Proprietari hanno una grande attenzione per la ristorazione, infatti sono rimasto favorevolmente colpito dal loro Ristorante.

Una sala interna su cui si affaccia la nuova cucina, una veranda completamente vetrata che lascia, nella bella stagione, anche qualche tavolino all’aperto. Molto belle e coreografiche le apparecchiature, addirittura, in alcuni casi personalizzate; il personale di sala è esperto, gentile e servizievole, il Menù offre ampia scelta con molti piatti della tradizione locale.

La Carta dei Vini è molto selezionata ma interessante, ci sono soprattutto Vini del Territorio, ma si spazia dai Bianchi ai Rossi, dai Rosati alle Bollicine, dagli Champagne ai Prosecchi per finire ai Vini Dolci in gran parte Italiani, ma con scelte anche dalla Francia, Australia, Sudafrica e U.S.A. (California).

Ma veniamo alla degustazione che è stata accompagnata da una ottima bottiglia di Rosso, espressione del Territorio, Arzio 2005 (50% Merlot, 25% Cabernet Sauvignon, 25% Cabernet Franc) della Tenuta Arzenhof Baron di Pauli, di Caldaro (Bz).

Gelato di mascarpone e rucola con prosciutto di cavallo;

Carne di manzo affumicato con carciofi cremosi nel cestino di parmigiano;

Lasagnette di asparagi freschi con petto di tacchino;

Sella di agnello arrostito con patate cremose e verdure di stagione;

Strudel in versione tradizionale (mele, pinoli, uvetta e cannella).

Tutti piatti con presentazioni molto belle, profumi e sapori di grande livello.

Soggiornare in una Cittadina piena di fascino come Caldaro al Lago, circondati da tanta bellezza della natura e in più essere in uno dei Territori più importanti della Viticoltura Italiana è sicuramente una vacanza straordinaria; se, a tutto ciò, uniamo le innumerevoli comodità, l’accoglienza e la buona cucina del Genusshotel Badl, si può star certi che la vacanza sarà indimenticabile.

Giorgio Dracopulos


Genusshotel Badl

Località Pozzo, 34

Caldaro al Lago (Bz)

Tel.. 0471 963305

Fax. 0471 964632

info@hotelbadl.com

http://www.hotelbadl.com/