Dal 1904, Tenuta Margherita è sinonimo di qualità nel settore risicolo italiano. Situata a Desana, nel cuore del Vercellese, l’azienda porta avanti una tradizione secolare tramandata di generazione in generazione. Oggi, sotto la guida di Davide Brusa e Chiara Dalmasso, la passione di un tempo si fonde con una visione moderna e innovativa.

Nel 2024, Tenuta Margherita ha festeggiato un traguardo straordinario: 120 anni di attività. Questo importante anniversario sottolinea il lungo percorso dell’azienda, dalla sua fondazione ai giorni nostri, attraverso decenni di impegno, innovazione e amore per la tradizione risicola italiana. Una celebrazione che ha messo in luce non solo la storia, ma anche i valori che guidano l’azienda nel futuro.

Riso Margherita. Davide Brusa nei campi

Un metodo di lavorazione unico

La qualità del riso non dipende solo dalla varietà, ma da come questo, una volta raccolto, viene lavorato in riseria. Per questo il segreto di Riso Margherita risiede nella lavorazione a pietra di secondo grado, un metodo artigianale registrato che garantisce: – Delicatezza e lentezza: preserva la gemma e il tegumento del chicco; – Qualità organolettiche superiori: il riso mantiene un colore ambrato e un’ottima capacità di assorbimento dei condimenti; – Minimizzazione degli scarti, rotture e scarti sono quasi inesistenti.

Riso Margherita. Le sbiancatrici Minghetti “tipo Amburgo”

Grazie alle sbiancatrici Minghetti “tipo Amburgo”, costruite a metà Novecento, ogni chicco raggiunge la perfezione, ideale per soddisfare le esigenze dei migliori chef e consumatori.

La lavorazione a pietra di secondo grado

La lavorazione a pietra di secondo grado è il tratto distintivo della qualità di Riso Margherita. Dopo la raccolta, il risone viene conservato nei silos per un periodo che può variare tra i 2 e i 12 mesi, garantendo così una maturazione ottimale. In seguito, il risone viene sottoposto a un processo di lavorazione lento e graduale utilizzando sbiancatrici coniche a pietra Minghetti.

Il processo prevede due passaggi fondamentali: – Pulitura e selezione iniziale: rimozione degli strati più esterni del chicco; – Sbiancatura delicata: solo due passaggi, per evitare lavorazioni troppo invasive e preservare la gemma del chicco.

Riso Margherita. Davide Brusa e Chiara Dalmasso

Il risultato è un riso dal colore ambrato, integro e ricco di sostanze nutritive. Questa lavorazione non solo esalta le proprietà organolettiche del prodotto, ma garantisce anche una tenuta di cottura impeccabile e un sapore superiore. Ogni chicco riflette la passione e l’attenzione che l’azienda dedica a ogni fase del processo produttivo.

La valorizzazione della materia prima

“Possiamo coltivare un ottimo riso in risaia, ma diventa straordinario soltanto in riseria grazie alla lavorazione”, ribadiscono Davide Brusa e Chiara Dalmasso, sottolineando come la trasformazione sia il vero momento chiave per esaltare le caratteristiche del prodotto. Proprio come nel mondo del vino, dove la qualità delle uve deve essere valorizzata da un enologo esperto in cantina, anche nel settore risicolo è fondamentale applicare metodi di lavorazione che rispettino e migliorino le peculiarità del riso.

Riso Margherita. Alcune confezioni di riso

Questo parallelismo evidenzia come la maestria nella lavorazione rappresenti il valore aggiunto che permette di offrire al consumatore finale un prodotto d’eccellenza. La cura per ogni dettaglio, dai macchinari utilizzati al controllo qualità, garantisce che il Riso Margherita mantenga le sue caratteristiche distintive: sapore autentico, tenuta in cottura e resa nel piatto.

La sostenibilità al centro

Per Riso Margherita, la sostenibilità non è solo una parola, ma un valore guida. Ogni fase della produzione è studiata per ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo un prodotto sano e di alta qualità.

Questo approccio si traduce in: – Riduzione delle emissioni grazie a pratiche agricole rispettose; – Risparmio energetico nelle fasi di essiccazione e lavorazione; – Autosostenibilità energetica grazie aun impianto fotovoltaico da 65 Kw.; – Coinvolgimento attivo del territorio attraverso collaborazioni con fornitori locali e personale qualificato, in prevalenza femminile.

Riso Margherita. Il risone

La produzione e i numeri

Riso Margherita coltiva oltre 350 ettari, tutti di proprietà, di riso di varietà japonica, con una produzione annua di circa 2.500 tonnellate. La lavorazione, che prevede circa 20 passaggi, avviene in lotti da massimo 18 tonnellate, per garantire un riso sempre fresco.

Dopo un’essiccazione lenta e un periodo di stoccaggio variabile tra 2 e 12 mesi, il riso è pronto per essere confezionato in atmosfera protettiva e sottovuoto. Riso Margherita controlla l’intera filiera produttiva, dalla semina alla vendita.

A cura di Ezio Zigliani

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