L’azienda “Mokador” di Faenza (RA) ha lanciato un nuovo sistema esclusivo che parte dall’idea di ridurre al minimo l’impatto ambientale su tutta la filiera produttiva: le capsule sono inoltre completamente differenziabili.

L’inizio della storia del caffè risale molto probabilmente al Medioevo, attorno al X o più presumibilmente verso il XV secolo, ma con possibili precedenti in tutta una serie di relazioni e leggende che circondano il suo primo utilizzo.

L’albero di Coffea (la specie non coltivata) è originario dell’antica provincia di Kaffa/Kefa (da cui trae il nome) situata nel Sudovest dell’Etiopia. La coltivazione si diffuse presto nella vicina penisola arabica, dove la sua popolarità beneficiò del divieto islamico nei confronti delle bevande alcoliche; prese il nome di “K’hawah”, che significa “rinvigorente”.

La prima prova certa dell’esistenza di una “caffetteria” e della relativa conoscenza della pianta risale al XV secolo, nei monasteri del Sufismo nell’attuale Yemen. Nel XVI secolo il caffè aveva già raggiunto il resto del Medio Oriente, il Nordafrica, la Persia, il Corno d’Africa e l’India meridionale. Attraverso l’impero ottomano si diffuse poi ai Balcani e al resto del continente europeo, al Sudest asiatico e infine alle Americhe.

La sua rarità lo rese molto costoso in Europa almeno fino al primo terzo del XVIII secolo. In seguito se ne sviluppò la coltura sia nei possedimenti francesi che in quelli olandesi d’oltremare, a cui seguirono i grandi produttori nella Capitaneria generale di Cuba, nel regno del Brasile, in Venezuela, nelle Indie orientali olandesi e a Ceylon britannico nel corso del XIX secolo.

Mokador Diva

Le “capsule di caffè” sono state inventate più di 40 anni fa, e le macchine per l’uso delle stesse sono arrivate circa 10 anni dopo. Oggi sono uno spettacolo comune nelle case, negli uffici e nei ristoranti di tutto il mondo

Oggi “Mokador”, l’azienda che da oltre cinquant’anni è sinonimo di caffè di alta qualità, aggiunge un nuovo tassello alla gamma della propria produzione andando a presentare DIVA, un sistema esclusivo a capsule pensato e studiato per salvaguardare l’ambiente. Tutta la filiera è infatti strutturata per contenere al minimo l’impatto sulla natura: a partire dalla riduzione della quantità di plastica contenuta nelle capsule fino ad arrivare alla completa differenziabilità di tutte le componenti del sistema, dal cartone d’imballo, al sacchetto, alle componenti della capsula.

Si parte quindi dall’imballo che è realizzato in cartone 100% riciclato e che, grazie alla totale assenza di elementi plastici, può essere smaltito direttamente nella raccolta carta per arrivare, passando dal sacchetto che è interamente in plastica, alla capsula che è separabile e differenziabile: la capsula stessa, il top lid e il filtro possono essere riposti nel bidone della plastica, mentre il caffè può finire in quello dell’umido.

Per la realizzazione delle capsule DIVA Mokador si è dotata di un nuovo impianto, conforme ai requisiti dell’Industria 4.0, che prevede il degasaggio in silos del caffè subito dopo la macinatura e l’utilizzo di un film protettivo sulla capsula che costituisce una barriera capace mantenere tutte le caratteristiche del caffè nel tempo. Tutto questo per garantire un espresso con corpo e crema ai massimi valori sensoriali.

Mokador Diva capsula

La gamma è composta da quattro caffè espressi: Brigitte (delicato e fruttato, si tratta di una monorigine biologica), Sophia (una miscela di Arabica e Robusta dalla quale si ottiene un caffè aromatico e vellutato), Grace (decaffeinato, leggero e aromatico) e Marilyn (pieno e corposo). A queste referenze si aggiunge l’assortimento di bevande: ginseng, orzo, tè al limine e una bevanda bianca (perfetta per creare a casa, in combinazione con il caffè, il cappuccino).

Il sistema DIVA si completa poi con due nuove macchine studiate per le esigenze della famiglia e del segmento OCS (Office Coffe Service). D1 e D2 sono realizzate al 100% in Italia, hanno un design originale, una tecnologia avanzata e permettono di rendere unica e perfetta ogni tazzina di caffè espresso.

A proposito di Mokador

L’Azienda è oggi un’importante realtà nel mondo del caffè da casa e fuori casa (canale ho.re.ca e vending) sia con miscele in grani che con i sistemi monoporzione, in cialda e in capsula, con un fatturato in crescita costante ed una realtà produttiva sviluppata su un’area complessiva di circa 5.000 metri quadrati. Mokador, che ha sede a Faenza (RA), negli anni ha saputo diventare un concreto e dinamico esempio di Made in Italy anche all’estero.

https://www.mokador.it/

A cura di: Ezio Zigliani  ezio@eziozigliani.com