Il tema della serata di degustazione: “Due territori a confronto”

Il Comune di Soave si trova nella Regione del Veneto e più precisamente in Provincia di Verona. La sua fama è dovuta principalmente alla produzione vitivinicola (Vini Bianchi Soave D.O.C. e Vini Bianchi e Rossi Arcole D.O.C.) e al Castello Scaligero, un’imponente struttura che domina l’attuale  centro abitato.

Il Castello nasce con la costruzione delle mura, nel 1369, intorno all’antico Borgo di Soave. Le fortificazioni furono erette per volontà di Cansignorio della Scala (1340-1375) condottiero Italiano e signore di Verona dal 1359 al 1375. Tra le Frazioni di Soave c’è ne una che si chiama Fittà.

Il suo nome deriva dal Latino “fictus” (conficcato) termine riferito a fitti massi di basalto colonnario (roccia effusiva di origine vulcanica) che qui madre natura ha “artisticamente“accostato e infisso nel terreno.

Fittà è un piccolissimo antico Borgo, a pochi chilometri di distanza dall’abitato di  Soave, le sue case sono costruite in pietra vulcanica, qualche fontana rompe il silenzio con il suo rumor d’acqua, l’unica Chiesa è dedicata a San Vincenzo Ferreri.

Dal Borgo, grazie ai suoi 303 m. s.l.m., si gode di una bellissima vista della Val d’Alpone e della Pianura Padana. Proprio a Fittà, fin dal 1800, vive e coltiva, con amore e passione la terra, la famiglia Tessari. Nel 1982, forti della loro secolare tradizione, Giovanni Tessari, con la moglie Rosetta, decidono di creare la loro Azienda Agricola: “Suavia”.

Oggi l’Azienda Suavia, un piccolo paradiso immerso nella natura, è portata avanti da tre delle quattro belle figlie di Giovanni e Rosetta: Meri, Valentina e Alessandra. L’Azienda produce solo vini bianchi e olio extra vergine di oliva, tutti i loro prodotti si contraddistinguono per la qualità.

Saltando molto più a sud, nello “Stivale Italico”, troviamo la Regione Storico/Geografica dell’Irpinia la “Terra di Lupi” (il suo nome deriva appunto dall’antichissimo termine, pre-romano, in lingua Osca, “hyrpus = lupo”) .

L’Irpinia è un territorio, ubicato nella parte centro-orientale della Regione Campania nella Provincia di Avellino, principalmente montuoso compreso nell’ Appennino Meridionale. Questa terra, con molti fiumi e torrenti, è  un susseguirsi di verdi valli e alture, senza alcuno sbocco al mare.

L’Irpinia non è solo ricca dei suoi trascorsi storici antichissimi, che l’hanno lasciata piena di vestigia e Borghi tra i più belli d’Italia, ma è anche famosa per i suoi cibi e suoi vini. Qui possiamo trovare le uniche tre D.O.C.G. di tutta la Campania, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi, due vini bianchi e un rosso, espressioni sincere della ricchezza di questa terra.

In questa zona, su una collina rigogliosa di boschi di castagno e vigneti, che domina tutta la valle del Fiume Sabato, nel Comune di San Michele di Serino (AV), sorge la nuova (edificata nel 2009) Cantina dell’Azienda Vitivinicola “Villa Raiano”.

L’Azienda Villa Raiano è nata, nel 1996, per la grande passione e la volontà di tre imprenditori locali, i fratelli Sabino e Simone Basso insieme al cognato Paolo Sibillo (ha sposato Anna Basso).

Sabino e Simone provengono dalla produzione e dalla commercializzazione dell’olio, un’antica Azienda la “Basso Fedele e Figli” fondata, nel 1904, a San Michele di Serino, da Fedele Basso il nonno del padre di Sabino e Simone. Oggi questa straordinaria Azienda produce 22 milioni di bottiglie d’olio e le esporta in 55 paesi del mondo.

Villa Raiano oggi ha circa 22 ettari vitati e produce vini bianchi e rossi di qualità. Ecco il “fil rouge”, il filo conduttore di questo mio scritto: “I vini di qualità”.

Per assaggiare alcuni dei vini delle Aziende sopra citate sono andato, martedì 26 novembre 2013, ad una cena, appositamente organizzata dal loro agente di zona Massimo Moschini, al Ristorante “L’Oca” di Viareggio (LU), dal tema “Due territori a confronto”. Il Ristorante “L’Oca” è un Locale particolarmente accogliente e panoramico.

In sala c’è Stefano Niccoli con suo figlio Simone e Nicola Dallori, in cucina gli Chef Giovanni Dallori (fratello di Nicola) e Paolo Carnicelli aiutati da Mohammed e Renato. Il locale ha una selezionata e importante Carta dei Vini.

Ma veniamo alla degustazione che ha visto la partecipazione di molti appassionati ed esperti del settore.

Per l’Azienda “Suavia” era presente la gentilissima Alessandra Tessari e, per “Villa Raiano”, Paolo Sibillo e Luigi Pagano Responsabile Vendite Italia.

Ecco i vini degustati.

Azienda Agricola “Suavia”:

– “Massifitti 2010”, Vino Bianco Veronese I.G.T., 100% Trebbiano di Soave, 12,5% Vol., l’autentico Trebbiano di Soave è un Vitigno presente da secoli sulle colline di Fittà, il nome si riferisce ai massi di basalto, già citati, ed è stato prodotto per la prima volta con la vendemmia 2008;

– “Monte Carbonare 2011”, Soave Classico D.O.C., 100% Garganega, 13% Vol., la prima annata di produzione è stata il 1986;

– “Acinatium 2007”, Recioto di Soave D.O.C.G., 100% Garganega, 13,5% Vol., il 1983 è stata la prima annata.

Azienda Vitivinicola “Villa Raiano”:

– “Ripa Bassa”, Spumante Brut Metodo Classico, 100% Fiano, 11% Vol., prodotto per la prima volta con l’annata 2009;

– “Alimata 2012”, Fiano di Avellino D.O.C.G., 100% Fiano, 13,5% Vol., la prima annata di produzione il 2009, Alimata è il nome di una Contrada del Comune di Montefredane (AV) da dove provengono le uve;

– “Contrada Marotta 2012”, Greco di Tufo D.O.C.G., 100% Greco, 13,5% Vol., il 2009 è stata la prima annata, prende il nome dalla Contrada Marotta del Comune di Montefusco (AV) area di provenienza delle uve.

I vini fin qui presentati hanno accompagnato le seguenti portate:

– mousse di Parmigiano Reggiano 24 mesi e un pizzico di ricotta di pecora, con schiacciatina croccante;

– filetto di baccalà su crema di zucchine, sopra un grissino al sesamo;

Due belle realtà vitivinicole, “Suavia” e “Villa Raiano”, in degustazione al Ristorante “L’Oca” di Viareggio (Lu)– seppioline grigliate su crema di zucca e caffè;

– spaghetti (dell’Artigiano Pastaio Cavaliere Giuseppe Cocco di Fara S. Martino, Chieti) con cozze e pepe nero;

– rana pescatrice con patate e porcini;

– semifreddo al torroncino su crema di cachi.

Sia i vini dell’Azienda Agricola “Suavia” che quelli dell’Azienda Vitivinicola “Villa Raiano” hanno avuto importanti riconoscimenti dalle principali Guide specializzate.

Una serata molto interessante, dove si è potuto degustare i vini di due belle realtà vitivinicole, lontane tra di loro ma unite dalla qualità.

Giorgio Dracopulos

 

www.suavia.it

www.villaraiano.com

www.ristoranteloca.it