Da pochi mesi è uscito un bellissimo Libro intitolato “Massimo Spigaroli – Una mia idea di cucina gastrofluviale”.
Il Libro è stato stampato dalla Casa Editrice Multiverso Edizioni nel formato 23×34 cm., 224 pagine con copertina cartonata e custodia salva polvere. La realizzazione del volume, il coordinamento editoriale e l’attività di redazione si devono a Multiverso Edizioni, specializzata in libri e guide nell’ambito food.
I testi sono stati stilati dal giornalista Luigi Franchi, direttore della rivista “Sala & Cucina” e amico del cuoco, e contengono anche molte testimonianze di persone di spicco che hanno avuto un peso importante nella vita dello chef, tra cui la Giornalista Licia Granello, e dei suoi allievi che, dopo essersi formati presso l’Antica Corte Pallavicina, hanno avuto un incredibile successo.
Lo scritto è principalmente diviso in due parti.
La prima racconta a storia della famiglia Spigaroli, del bisnonno di Massimo, Carlo, di papà Piren e mamma Enrica, del fratello Luciano e della zia Emilia che ha tramandato a Massimo tecniche e ricette di cucina.
Racconta della nascita del mitico Relais Antica Corte Pallavicina, dei prodotti che crescono nel territorio della Bassa parmense, di come, assieme ad altri Massimo sia riuscito a creare il Consorzio di Tutela del Culatello di Zibello DOP, della Stella Michelin, degli allievi che si sono formati presso la sua cucina.
La seconda parte svela le numerose Ricette che hanno reso grande lo chef Massimo Spigaroli portandolo al successo e alla Stella Michelin. Le prime risalgono al periodo della tradizione, a quello degli insegnamenti ricevuti da ragazzo, quando tornato a casa da scuola aiutava la zia Emilia in cucina. Più si progredisce con le ricette, più si percepisce una crescita, un’innovazione.
Queste raccontano l’amore del cuoco per il suo territorio e l’esperienza proveniente dai numerosi viaggi per l’Europa, presso le cucine dei migliori chef: Massimo Spigaroli è riuscito a spiegare esaurientemente questo percorso, inserendo in ogni pagina qualche curiosità riferita al piatto spcifico.
Massimo Spigaroli è entrato in cucina fin dai primi anni della scuola alberghiera, dimostrando sempre la straordinaria passione per questa professione.
Si è sempre interessato a quello che il suo territorio, la Bassa parmense, gli offriva, a cominciare dal Culatello che lo chef ha contribuito, nel 1996, insieme ad altri undici produttori, a salvare dall’estinzione. Nel 2011 la Stella Michelin ha coronato il grande sogno di essere riconosciuto a livello internazionale.
Ora la sua cucina si definisce “gastrofluviale” per il legame che c’è tra terra e fiume, il Grande Po.
Tutto il Libro “Massimo Spigaroli – Una mia idea di cucina gastrofluviale” è finemente illustrato.
A cura di Multiverso