Elisabetta Rogai. Foto di Dario Garofalo

La bravissima e famosa pittrice Elisabetta Rogai imprime su tela quella magia che in natura si chiama vino.

L’Inglese Leslie Thomas John Arlott (1914-1991), notissimo Giornalista, Autore e Commentatore Sportivo, Poeta e grande Intenditore di Vini, ci ha lasciato le seguenti parole: “Il Vino è una delle più grandi conquiste dell’uomo che ha trasformato un frutto perituro in qualcosa di permanente”.

Ecco che a conferma della “permanenza del Vino” sopra citata una persona speciale, una grande artista come Elisabetta Rogai ha inventato nel 2010 una “tecnica unica” denominata “EnoArte”: dipingere con il Vino al posto dei colori, “rubando” l’essenza colorata del Vino stesso alla Natura per fissarla sulla tela, immortalando immagini che attraverso il tempo acquistano vita propria grazie all’invecchiamento.

Possiamo affermare con assoluta certezza che il Vino, una “magia” creata dall’uomo grazie a miracoli della Terra come Viti e Uva, ha decisamente avuto un significato importantissimo nella Storia dell’Umanità.

Elisabetta Rogai Pittrice di Fama Internazionale

Elisabetta Rogai

È nata a Firenze da una Famiglia benestante che risiedeva a Impruneta. Fin da piccolissima, benché non ci fosse nessuno dei suoi genitori con particolari attitudini a cui fare riferimento, disegnava molto bene. Con tali premesse a soli nove anni ha iniziato a dipingere.

Elisabetta all’età di 17 anni con una carissima amica frequentava la Parrocchia di Tavarnuzze e, visto il grande numero di magnifiche opere già realizzate che possedeva, il Parroco di allora della “Chiesa del Sacro Cuore di Gesù” volle organizzarle, nel 1970, la sua “primissima mostra” al Circolo Parrocchiale: fu un incredibile successo e tutti i suoi quadri furono venduti.

Dopo aver frequentato ed essersi diplomata all’Istituto Magistrale Elisabetta avrebbe voluto andare all’Istituto di Belle Arti ma essendo gli anni di quel “trambusto rivoluzionario” giovanile del “68” i suoi Genitori, pur felicissimi della sua bravura pittorica, si opposero e Lei fu “costretta” ad andare alla Facoltà di Pedagogia con Indirizzo Psicologico.

Agli inizi degli anni 70 conobbe e poi si fidanzò con Marco Rogai, dal loro matrimonio avvenuto nel Luglio 1975 sono nati due bellissimi Figli: Francesca nel 1976 e Bernardo nel 1984.

Elisabetta Rogai fin dai primissimi tempi del matrimonio, pur continuando a dipingere e a insegnare pittura, fece una scelta di vita, una scelta di grande amore per la Famiglia, dedicandosi al Marito e ai Figli.

Nel 2001 la Figlia si Laureò in Medicina e per Elisabetta fu il raggiungimento di un traguardo, un punto fermo del suo impegno familiare e si sentì più libera di dedicarsi completamente alla sua passione: disse al Marito che in un’altra vita avrebbe voluto fare la Pittrice e suo Marito le rispose, incoraggiandola, che intanto poteva cominciare in questa.

Elisabetta Rogai e la sua Enoarte

Ecco che nel 2001 venne organizzata la sua “Prima Mostra Personale” dal titolo “L’Essenza dell’Essere” all’Officina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella di Firenze. Nel 2002

il debutto Internazionale con una Mostra a Lugano e una sulla Croisette di Can­nes. Nello stesso anno poi la personale a Capri “Forti Emozioni”, cui segue “Sentimenti” al Fiorentino Palagio di Parte Guelfa.

Da allora in poi è stato un crescendo incredibile di Mostre e di successi dove ha rappresentato tante volte l’Arte Toscana in Italia e moltissimi altri Paesi del Mondo. Elisabetta Rogai ha all’attivo una serie infinita di mostre in Nazioni e Città prestigiose come Stati Uniti, Giappone, Washington, Grecia, Cannes, Venezia, Assisi, Lituania, Hong Kong, Cina, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Milano, Los Angeles, Firenze, Perugia, Modena, Venezuela, Siena.

Con i suoi quadri ha esaltato l’Italia, vedi la sua “Astrid” dipinta nel 2006 con il Chianti Classico che è diventata l’etichetta della “Bottiglia del vino ufficiale del Semestre della Presidenza dell’Unione Europea”.

Nel 2014 a Maracaibo, la seconda Città più grande del Venezuela, alla Pittrice è stato conferito il titolo di “Artista Internazionale dell’An­no” dalla “Friends of Arts Foundation” ed Elisabetta ha donato un suo dipinto alla Città di Maracaibo alla presenza delle massime Autorità Cittadine.

La Pittura di Elisabetta Rogai. Foto Bruno Bruchi

Nel 2015 la Giunta Comunale di Siena le dette l’incarico di dipingere il “Drappellone del Palio dell’Assunta”, del 16 Agosto dello stesso Anno, dove rappresentò la Madonna Assunta in cielo con un’aureola di spighe di grano, con esplicito riferimento al contenuto dell’Expo “Nutrire il Pianeta”.

“Un’emozione mai così forte in tutta la mia vita” ha rivelato poi l’Artista Elisabetta Rogai per aver avuto lo stesso onore conferito precedentemente a famosi Artisti Internazionali come Botero, Picasso, Guttuso, Francesco Clemente, Mino Maccari, Antonio Bueno, Renzo Vespignani, Sandro Chia, Salvatore Fiume, Jim Dine, Eduardo Arroyo e Mitoraj.

Nel frattempo, nel 2010 come già accennato, accadde un episodio che ha dato una svolta fondamentale alla Pittura di Elisabetta Rogai: durante un pranzo a casa di amici il padrone urtò un bicchiere di vino che si  rovesciò sulla tovaglia, la moglie con tono sconfortato disse delle parole fatidiche per Elisabetta “Non andrà più via”.

Ecco che tale evento per Elisabetta è stato la “scintilla” che ha fato nascere l’idea di dipingere con un’innovativa e particolarissima “tecnica” che Lei stessa ha denominata “EnoArte” incentivando il fascinoso incontro tra “pittura” ed “enologia”.

L’EnoArte

Elisabetta Rogai dipinge le sue tele con tratti morbidi, estremamente eleganti e raffinati (dopo aver abbozzato il disegno con un carboncino molto friabile di fusaggine di vite ottenuto dal legno della vite) usando prevalentemente “vino rosso” (il bianco lo riserva per le velature) al posto del colore.

Una tecnica unica che apre un nuovo rapporto con la materia e la natura. I Vini Rossi usati sono di diverse tipologia, ma tutti ricchi di “antociani” per rendere al meglio il colore usato come strumento cromatico, sia allo stato liquido con tonalità rubino e porpora fino ai vari livelli di ossidazione, sia a quello più pastoso risultante da una riduzione fatta con una tecnica specifica particolare e segreta.

Il vino fissato sulla tela invecchia esattamente come farebbe nelle bottiglie, passando da tonalità rosso porpora a rosso ambrato, alla infine il processo si arresta mantenendo la luminosità delle tinte. I dipinti della Pittrice Rogai hanno un qualcosa di vivo che conferisce nuovo fascino alle immagini, i suoi soggetti preferiti sono femminili, donne dai lunghi capelli in momenti di riflessione e sogno, ma anche cavalli dalle criniere al vento, aquile, falchi e molto altro.

Elisabetta Rogai dipinge anche a “olio” con una tecnica mista “vino/olio” (assolutamente senza mischiare) e non solo su tela ma anche su tessuto “denim” (tessuto jeans che diventa “tela d’artista”) e sul marmo. I suoi dipinti sono stati riportati anche su bellissimi “caftani limited edition” e su meravigliose “sciarpe”.

La Pittrice per sviluppare la sua tecnica innovativa ha trovato un competente aiuto nel Professore Roberto Bianchini, Docente di Chimica Organica all’Università di Firenze, che le ha dato le fondamentali e precise indicazioni per fermare definitivamente il vino sulla tela (la famosa “ricetta segreta”). I quadri così realizzati emanano, incredibile a dirsi, gli originali sentori aromatici dei vini usati come colore.

Elisabetta Rogai Dipingere con il Vino. Foto Bruno Bruchi

Dal 2010 a oggi l’assoluta novità di “pittura con il vino” ha riscosso l’interesse della stampa mondiale e ha fatto si che l’Artista venisse chiamata a esporre ed effettuare “performance live” in moltissimi Paesi del Mondo.

In queste “performance” il vino diventa il “primo attore” un calice rinascimentale, una casa con una tovaglia a quadretti sulla tavola, una cantina piena di tini, un cancello con il glicine in fiore, il vero lusso della semplicità Toscana.

“Il punto esatto in cui la terra incontra la poesia” come ha lasciato detto il grande Luigi Veronelli, per vivere e promuovere il territorio, attraverso volti, suoni, immagini, la cui chiave di lettura sono le grandi emozioni che esprime il nostro “Made in Italy”.

Durante la Presidenza Italiana del G20 Firenze ha ospitato, dal 16 al 18 Settembre 2021, la riunione dei rispettivi Esperti e Ministri dell’Agricoltura che annualmente dal 2011 si incontrano per discutere di sicurezza alimentare, nutrizione e sviluppo globale dell’agricoltura.

Cultura del Vino, il Vino a Palazzo Vecchio

Sostenibilità e resilienza agroalimentare sono i due grandi temi valoriali del G20 che hanno portato anche alla realizzazione del progetto “Cultura del Vino, il Vino a Palazzo Vecchio” che si è posto come prestigiosa anteprima del Summit e ha avuto come protagonista e volano del “rilancio” una grande eccellenza del Made in Italy dai valori ancestrali e profondi: il Vino.

Il Progetto “Cultura del Vino, il Vino a Palazzo Vecchio”, promosso dall’Associazione Donne del Vino in collaborazione con il Comune di Firenze, per 15 giorni nel Settembre 2021, ha sostenuto e ha ribadito l’importanza della formazione per il futuro dell’agricoltura e dell’enologia anche attraverso la proposta di un percorso ambizioso e completamente nuovo: una “Scuola Internazionale sul Vino a Firenze”, che si affianchi all’attuale “Corso di Laurea in Enologia”, per formare i futuri Manager secondo logiche di sviluppo sostenibile e maggiori competenze in “Wine Business” e Turismo.

Il Progetto, che era posto sotto la tutela di Alessia Bettini, Vicesindaca del Comune di Firenze, di Cecilia Del Re, Assessore al Turismo, di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura, di Federico Gianassi, Assessore al Bilancio e Commercio, ha avuto un calendario ricco di eventi, incontri, kermesse, tavole rotonde, rassegne, visite guidate, dibattiti, degustazioni: il frutto della Terra, della Vite e dell’Uva è stato declinato attraverso vista, olfatto, tatto, gusto e udito.

In una tale Manifestazione appassionatamente dedicata al Vino non poteva mancare, in “Sala d’Arme di Palazzo Vecchio”, una grande e importantissima mostra personale della Pittrice Elisabetta Rogai che ha celebrato anche il decennale della sua esclusiva “EnoArte”.

Le opere realizzate da Elisabetta Rogai sono frutto del suo straordinario talento e della sua acuta intelligenza; delicatamente intense creano vita, luce e fascinose atmosfere. Le sue tele dipinte con quella magia che in natura si chiama “vino” sono poesie visive, una festa per gli occhi e allo stesso tempo colpiscono fortemente l’anima di chi le guarda. Elisabetta Rogai è indubbiamente una artista contemporanea Toscana di grandissimo successo a livello Nazionale e Internazionale.

Giorgio Dracopulos

https://www.elisabettarogai.it/

https://www.youtube.com/watch?v=WYFW654Gz78