Edouard Michelin, guardando una pila di pneumatici che formavano, ricoperti di neve, un buffo pupazzo, ebbe l’idea di creare un marchio per la loro pubblicità. L’“Omino Michelin” fatto di camere d’aria, venne battezzato con il nome di “Bibendum”

Nella Francia Centro-Meridionale, più precisamente nella Regione dell’Alvernia, Dipartimento Puy-de-Dome, si trova la Città di Clermont-Ferrand. La metropoli nasce dall’unione di due preesistenti centri abitati, Clermont antica città episcopale e Montferrand capoluogo di Contea.

A Clermont-Ferrand sono nati i due fratelli Michelin, André (1853-1931) e Edouard (1859-1940).

Questi signori Michelin, ingegneri e inventori, il 28 maggio 1889, fondarono “ufficialmente” la  “Michelin et Cie”, nel tempo, poi trasformatasi in “Manufacture  Francaise des Pneumatiques Michelin”.

La fabbrica sorse su un terreno di 12 ettari, sempre nei pressi di Clermont-Ferrand, ex proprietà dell’Ordine Religioso dei Carmelitani, e vennero assunte 52 persone (oggi l’Azienda è un colosso industriale, numero uno a livello mondiale, con 69 stabilimenti in 18 nazioni).

Le loro prime rivoluzionarie invenzioni furono il pneumatico smontabile per le biciclette (1891) e quello, anch’esso smontabile, per le automobili (1894).

Edouard Michelin, guardando una pila di pneumatici che formavano, ricoperti di neve, un buffo pupazzo, ebbe l’idea di creare un marchio per la loro pubblicità.

L’incarico del disegno venne dato a “O’Galop”, pseudonimo del pittore e disegnatore umorista Francese  Marius Rossillon (1867-1946).

Nacque così, nel 1898, il simpatico marchio dell’ “Omino Michelin” fatto di camere d’aria, che venne battezzato con il nome di “Bibendum”.

È uno dei più antichi marchi registrati, ed è stato premiato, in anni recenti, come “Miglior Logo della Storia”.

Il nome “Bibendum” deriva dal motto in Latino, usato in un primo (1898) manifesto pubblicitario della Michelin, in cui alla frase tratta dalle Odi di Orazio, “nunc est bibendum = ora si deve bere” (un’esortazione a brindare tra amici) seguiva la traduzione in Francese “à votre santé = alla vostra salute”, per poi finire con il messaggio vero e proprio “le Pneu Michelin Boit L’Obstacle = il Pneumatico Michelin Beve l’Ostacolo”.

Successivamente, molti anno dopo, è stata fatta anche una versione del famoso “Bibendum” con il “Toque Blanche”, il cappello bianco alto da Chef.

Il particolare copricapo bianco da cuoco, alto e con le pieghe in cima, fu adottato nel 1821 da Marie-Antione Careme, un precursore dell’alta Cucina Francese, chef e scrittore Parigino, vissuto tra il 1784 e il 1833, il primo a fregiarsi con il titolo di “chef” e definito “il re dei cuochi” e “il cuoco dei re”.

I fratelli Michelin non erano soltanto ingegneri e inventori, ma anche degli imprenditori innovativi e di successo. Pensarono che le persone se hanno una meta, per giunta invitante,  viaggiano di più con le loro auto e pertanto consumano di più i pneumatici. Da tale indovinato pensiero filosofico/commerciale nacque l’idea di fare una guida annuale dei ristoranti e degli alberghi più interessanti di Francia.

Nel 1900, in occasione della “Exposition Universelle” di Parigi, venne pubblicata la prima Guida Rossa Michelin, l’iniziativa aveva un intento anche promozionale, infatti la guida veniva regalata con l’acquisto dei pneumatici.

Per diversi anni la Guida ha continuato ad essere un promozionale, poi nel 1920 diventò una pubblicazione in vendita.

Il passaggio non fu indolore, e moltissime copie rimasero invendute. Ma i Michelin con lo spirito imprenditoriale che avevano non si persero certo d’animo. Decisero di regalare tutte le copie rimaste alle scuole di Francia che le dettero, come premio, agli studenti meritevoli. Dall’anno successivo la Guida Michelin iniziò ad essere venduta con sempre più successo.

Nell’edizione del 1926 apparvero le ”étoiles de bonne table” (stelle della buona tavola). In verità il simbolo sembra più un fiore a sei petali, ma stella era e stella è rimasta.

Dal 1931 entrò in uso il sistema di premiazione della qualità dei ristoranti con “una, due o tre stelle”.

Intanto, sempre pensando di far viaggiare di più le persone con le automobili, nel 1926 era anche uscita la prima edizione della “Guide Régional Michelin”, antenata della attuale Guida Verde Michelin, una vera e propria guida turistica dei luoghi più interessanti da visitare.

Nel 1997 nella Guida Rossa Michelin è stato introdotto un altro importante simbolo per valutare quei Ristoranti che offrono un menu di ottima qualità a prezzi ragionevoli, il “Bib Gourmand” (il viso del “Bibendum” che si lecca le labbra soddisfatto).

Per i “Bib Hotel” il volto del “Bibendum” dorme comodamente appoggiato su di un cuscino.

Nella Guida Michelin ci sono anche moltissimi altri simboli che indicano nel particolare le varie categorie, le istallazioni e i servizi offerti da ogni specifico Locale o Albergo.

Negli anni la Guida Rossa si è allargata e ha raggiunto le 23 diverse edizioni, tra esse quelle dedicate ai principali Paesi Europei e quelle delle grandi capitali o città, Europee e non.

Per la Guida Italiana si è dovuto aspettare il 1956 per il centro e il nord dello stivale, e il 1957 per avere la Michelin comprensiva di tutte le regioni d’Italia.

Proprio da pochi giorni è stata presentata ufficialmente l’Edizione 2014 della Guida Rossa Michelin Italia e San Marino. La presentazione è avvenuta a Palazzo Giureconsulti Centro Congressi, ubicato in Piazza Mercanti n. 2 a Milano, successivamente la Guida è stata messa in vendita, due giorni dopo, a partire dal 7 Novembre scorso.

La Guida Michelin 2014 ha una grossa novità nella Redazione, infatti, dal 1 giugno del 2013, Sergio Lovrinovich è il nuovo capo redattore.

Sergio è Milanese, classe 1976, viene dal settore dell’enogastronomia, si è diplomato all’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (I.P.S.A.R.) “Carlo Porta” di Milano. Nel 1995 si e diplomato sommelier e successivamente ha fatto importanti esperienze in Italia e all’estero. Negli ultimi anni è stato Restaurant General Manager di prestigiosi locali.

Un Capo Redattore coperto da anonimato, anche alla presentazione della nuova Guida.

L’anonimato, secondo la filosofia della Michelin, è essenziale per effettuare delle visite professionali nei Ristoranti, potendo, in questo modo, dare dei giudizi gastronomici più corretti essendo stato trattato come un normale cliente. L’anonimato infatti copre tutti gli ispettori della Guida.

Lovrinovich  è il quinto responsabile della Michelin da quel lontano 1956 in cui la Guida è arrivata in Italia.

Sostituisce il grande Fausto Arrighi andato in pensione (ma non domo) dopo quasi 36 anni di una conduzione della Guida Michelin  super equilibrata ed esperta.

L’Edizione Italiana 2014 con 329 stelle e la seconda Guida più stellata al mondo (la prima è quella Francese). Al suo interno possiamo trovare le valutazioni di 2700 Ristoranti e 3400 Hotel oltre ad alcune informazioni pratiche come le 136 piante di Città, le 25 Carte Regionali (disegnate dall’Ufficio Cartografico Michelin), le indicazioni dei luoghi di maggiore interesse Turistico e una breve introduzione alla Cucina e ai Vini del “bel Paese”.

La Guida ha un occhio di riguardo anche per la natura: tutto quanto indicato sopra è stato stampato su carta ricavata dal legno di piante provenienti da foreste a gestione sostenibile.

La Guida Rossa Michelin Alberghi & Ristoranti si è guadagnata la fiducia del pubblico grazie all’impegno e alla professionalità profusi nei suoi 114 anni di vita; per tale motivo è da sempre un riferimento fondamentale per il viaggiatore gourmet.

Giorgio Dracopulos


http://www.viamichelin.it/