Fascino, natura, enogastronomia e una lussuosa accoglienza ci aspettano al Castello Bonaria nel comune di Campiglia Marittima (Livorno).

Il Professor Jacques Heurgon (1903-1995), Storico, Latinista ed Etruscologo Francese ha scritto le seguenti parole riferendosi alla Toscana: “È in verità impressionante il constatare che, per due volte, nel VII Secolo a.C. e nel XV d.C., pressoché la stessa Regione dell’Italia Centrale, l’Etruria Antica e la Toscana Moderna, sia stata il focolaio determinante della Civiltà Italiana”.

La Toscana una Regione che tutto il Mondo ammira e conosce grazie alle sue infinite bellezze, in tutti i campi, che la rendono un Territorio semplicemente magnifico.

Campiglia Marittima

In Provincia di Livorno sorge arroccato a 231 m. s.l.m. il suggestivo Centro abitato del Comune di Campiglia Marittima.

Ha una storia molto antica, anche se solo nel 1004 per la prima volta in un documento viene citato il toponimo “Campillia” (nome derivante dalla parola Latino “campus” = campo) le testimonianze archeologiche confermano che insediamenti erano presenti in zona già in Epoca Etrusca (tra il IX e il I Secolo a.C.) e Romana (753 a. C. – 476 d. C.) grazie anche al fatto che qui le colline sono da sempre ricche di minerali (Colline Metallifere).

Nel 1862 al nome “Campiglia” fu aggiunto il termine “Marittima” dovuto all’ubicazione alta e ai soli 12 km. di distanza dal Mare. Il termine “Marittima” (in Latino “Maritima”) con funzione aggettivale assume a seconda dei casi significati diversi, viene attribuito a centri abitati dell’interno ma ubicati su alture, a borghi panoramici collinari non distanti dal Mare e nella “Maremma Toscana” anche facendo riferimento al Territorio.

Campiglia Marittima ha una sola Frazione Venturina Terme ubicata in una zona pianeggiante a soli 4 km.; un centro famoso in particolare per le “acque termali”, nell’antichità “Aquae Populoniae”, e per essere attraversato dalla mitica e antichissima Strada Consolare Romana “Via Aurelia”, realizzata probabilmente nel 241 a.C., che costeggiava il Mar Tirreno e il Mar Ligure fino alla Gallia.

Il Territorio del Comune di Campiglia Marittima si trova in Val di Cornia l’estremo e verdeggiante lembo meridionale della Provincia di Livorno nella Maremma Piombinese.

La Val di Cornia, la Culla della Civiltà Etrusca sviluppatasi tra il IX e il I Secolo a. C., è il luogo ideale per lasciarsi conquistare dall’incredibile fascino di un Popolo antico e misterioso la cui rilevanza storica sta crescendo di scoperta in scoperta. Una Terra meravigliosa e rigogliosa che ha custodito per millenni, celati dalle bellezze naturalistiche dei suoi bellissimi Parchi e dei suoi incredibili Paesaggi, i segreti di Genti estremamente affascinanti ed evolute. Immersi in questo Paesaggio fantastico dalle mille sfaccettature, i Parchi, i Musei e la Natura della Val di Cornia presentano un’offerta ricca e variegata, un modo diverso estremamente piacevole di vivere le vacanze.

Castello Bonaria. La Magnifica Vista Mare. Foto Aerostato

Castello Bonaria

A metà strada tra Campiglia Marittima e Venturina, per l’esattezza in Via di Venturina al Civico 17, su di un’altura semplicemente incantevole, da cui si gode da ogni lato un bellissimo panorama, sorge “Castello Bonaria”.

Una dolce e verde collina denominata “Monte Solaio” dove sin dal XVI Secolo, come testimoniato da documenti e da pergamene del tempo, si coltivava la vite. Proprio in mezzo ai vigneti, all’inizio del 1800, venne edificata una grande Villa come “Casa di Caccia” del ricco possidente terriero Carlo Boldrini. La Villa a base quadrata permise, diversi anni dopo, un ampliamento con l’aggiunta ai 4 angoli di maestose Torri merlate. La struttura acquistò ancora più fascino diventando un vero e proprio Castello.

Durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), come molto spesso succedeva al tempo, il Castello fu inutilmente bombardato dalle “forze Alleate”, il 25 Giugno del 1944, per una presunta e mai verificata presenza di soldati Tedeschi. Tutto l’Edificio fu pesantemente danneggiato e due delle 4 Torri completamente distrutte. Negli anni che seguirono il “Castello” fu riedificato nella sua interezza.

Nel 2003, con un importate investimento, un noto e straordinario (in tutti i sensi) Imprenditore Italiano, Claudio Raffaele Guglielmucci (classe 1940), che ha vissuto e lavorato, fin da giovanissimo, con molto successo in Inghilterra con la sua Società “Clarucci Industry”, ha rilevato il “Castello Bonaria” e ben 138 Ettari di Terreni che lo circondano.

Claudio Guglielmucci, essendo particolarmente legato per motivi Familiari e ricordi di gioventù a questo Territorio, quello dell’acquisto del Castello non è stato il suo primo investimento. Infatti nel 2000 aveva rilevato  un’ex Azienda di bestiame con circa 40 Ettari di terreno trasformandola nell’attuale accogliente Resort Salvapiano a Riotorto, Località sempre nella Provincia di Livorno ma nel Comune di Piombino.

Castello Bonaria. Giorgio Dracopulos e Claudio Raffaele Guglielmucci. Foto Aerostato

Ma torniamo a “Castello Bonaria” che è stato così battezzato dal Titolare Claudio Guglielmucci che nelle sue ricerche sul Castello stesso aveva trovato in un vecchio scritto un riferimento alla vecchia “Casa di Caccia” abbinata appunto alla denominazione “Bonaria”.

Tra il 2003 e il Maggio 2021 mese in cui è stato inaugurato come super accogliente “Luxury SPA Resort” (4 Stelle S) “Castello Bonaria” ha necessitato di impegnativi e costosi lavori di ristrutturazione e adattamento.

Oltre all’Azienda Vitivinicola “Monte Solaio” con i suoi bellissimi e curati Vigneti, la nuova Cantina con la Sala Degustazioni, e gli oliveti (oltre a campi di grano e boschi), con una produzione di 8 buoni Vini (un rosé, due bianchi e cinque rossi) e quella di un ottimo Olio Extra Vergine di Oliva, il Castello e la struttura adiacente si è arricchita di un suggestivo Centro Benessere (con sauna e vasca idromassaggio), la moderna Sala Convegni, l’Area Ristorazione con Ristorante dotato anche di ampia Terrazza vista Mare, il Bar, il Beer Garden e servizi annessi, il Solarium, la grande Piscina super panoramica, oltre alle 19 Camere arredate con molto gusto con elementi unici distintivi e personalizzati, ognuna di esse è dotata di ogni più particolare comfort moderno.

Castello Bonaria. Marco Binda e Giorgio Dracopulos. Foto Aerostato

Nel Parco del Castello è presente una caratteristica Chiesina dove è possibile celebrare cerimonie religiose e matrimoni.

Grazie al mio Amico Riccardo Peccianti, Responsabile Marketing della Struttura, agli inizi di questo caldissimo Mese di Agosto 2021 sono stato invitato a “Castello Bonaria”.

Dopo una visita estremamente interessante di tutta la struttura compresa l’Azienda Vitivinicola e la Cantina, vista la sopraggiunta ora di pranzo, mi sono accomodato al Ristorante del Castello insieme al gentilissimo Titolare Claudio Raffaele Guglielmucci, al bravo General Manager del Resort Marco Binda e all’esperto Responsabile Commerciale di “Monte Solaio” Davide Aytano.

Castello Bonaria. Giorgio Dracopulos e Davide Aytano. Foto Aerostato

Il Menu del Ristorante oltre alla possibilità della scelta alla Carta con preparazioni di terra e di mare offre una diversificata serie di “Menu Degustazione” con un rapporto qualità/prezzo molto interessante. Specialissima e imperdibile la “Degustazione di Parmigiano Reggiano D.O.P.” che oltre ad alcuni piatti con il mitico formaggio prevede anche un raro e gustosissimo assaggio verticale di “Parmigiano Reggiano”: 30, 48 e 60 Mesi.

La Carta dei Vini ovviamente comprende in prima Pagina quelli dell’Azienda di Casa ma c’è anche  una selezionata scelta di una settantina di etichette tra Champagne, Bollicine Italiane, Vini Bianchi, Rosé e Rossi provenienti dalle Zone più vocate d’Italia e dalla Francia.

Castello Bonaria. Lorenzo Biasci, Giorgio Dracopulos e Daniele Nardi. Foto Aerostato

A tavola

Ma torniamo al Pranzo. In Tavola l’ottimo e fragrante Pane della Casa.

Sono state servite le seguenti portate:

– “Sorpresa dello Chef – Terra e Mare” – Cubetti di lingua cotti a bassa temperatura e cozze sgusciate su riduzioni con sopra fiori eduli;

– Baccalà cotto a bassa temperatura e poi scottato con gocce di crema al caffè e fiori eduli;

Castello Bonaria. Sorpresa dello Chef – Terra e Mare. Foto Aerostato

– Polpo alla griglia, spuma di pecorino, polvere di tartufo, corteccia di bosco e fiori eduli;

– Risotto con sugo di pernice al fumo di ciliegio, mascarpone e liquirizia;

–  Calamaro alla plancia con variazioni di rape e di creme;

– Petto di piccione, patate novelle e verdure scottate;

– “Predessert” – Delizia alla crema;

– Millefoglie della Casa ai frutti di bosco.

Tutta la degustazione è stata ben accompagnata dai Vini Bianchi, Rosé e Rossi dell’Azienda di Casa “Monte Solaio”.

La Cucina del “Castello Bonaria Restaurant” è sincera, gustosa e molto ben presentata, alla base c’è certamente la Tradizione Toscana con alcuni felici innesti di tecniche nuove provenienti anche da altri Paesi.

La loro “filosofia gastronomica” si avvantaggia del fatto che tutte le materie prime usate sono di alta qualità e dove è possibile a km. 0, le verdure provengono dai loro terreni e oltre a ciò producono molte cose artigianalmente come la pasta, il pane, il burro e i salumi.

Castello Bonaria. Antonio Orabona e Giorgio Dracopulos. Foto Aerostato

La Brigata di Cucina è composta da esperti e bravi Professionisti: lo Chef Daniele Nardi, il Sous-chef Lorenzo Biasci e il Capo Partita Lorenzo Adami. La Brigata di Sala, molto professionale e gentile, è guidata con mano sicura dal Maître Antonio Orabona.

Il “Castello Bonaria”, a Campiglia Marittima (LI), grazie al fascino della struttura, alla lussuosa e professionale accoglienza, alla personalizzazione dei molteplici servizi, all’ubicazione geograficamente centrale in una magnifica zona naturale e storico culturale, all’incredibile panorama (un vero spettacolo), alla vicinanza del bellissimo e limpido mare, al buon vino e alle delizie culinarie è sicuramente una meta ideale per trascorre una vacanza perfetta.

Giorgio Dracopulos

https://www.castellobonaria.com/