Un Felicissimo Bibi Graetz Intervistato da RTV 38. Foto di Giorgio Dracopulos

Bibi Graetz è un personaggio sensibile, intelligente, romantico e appassionato; con il supporto della moglie Benedicte ha creato un’Azienda fiore all’occhiello della nostra enologia.

Il territorio

Un’antichissima Leggenda narra che Atlante (epica figura mitologica dell’Antica Grecia), dopo aver soggiornato in Africa, giunse in Spagna attraverso Gibilterra, proseguì poi percorrendo le terre di Francia e attraversò le Alpi fino in Italia.

Stanco di tanto viaggiare, Atlante, chiese ad Apollo (divinità Greca: Dio del Sole) dove potesse trovare un posto magnifico, il più bello di tutti, per potersi riposare. La divinità suggerì ad Atlante di scendere verso il mare e di risalire un gran fiume fino a giungere a una località ubicata sopra un colle: facilmente l’avrebbe riconosciuta perché era il posto più bello del Mondo. Atlante giunto alla Foce dell’Arno risalì il Fiume fino a un colle bellissimo, abitato da un popolo pacifico e laborioso

Innamoratosi del Luogo, Atlante iniziò a spianare la collina per costruirvi una Cittadina meravigliosa ricca di mura e palazzi. Alla fine ammirando la sua opera Atlante esclamò: “tu fies sola” (da cui Fiesole). Intendendo, come da traduzione, che la sua realizzazione sarebbe rimasta per sempre “la sola così bella”.

La Città di Fiesole è il Capoluogo di uno dei Comuni della fascia collinare attorno a Firenze, la magica e straordinaria Città Toscana che tutto il Mondo ci invidia. Fiesole, adagiata in uno splendido e verdeggiante paesaggio ricco di boschi, gode di un’incantevole e suggestivo panorama sulla conca che ospita Firenze.

Benché qui esistano tracce della presenza dell’uomo risalenti all’Età del Bronzo (circa 2000 anni a. C.) Fiesole ha origine nell’ VIII Secolo a. C. grazie agli Etruschi; il suo Toponimo ci è giunto, con certezza, dal Latino “Faesulae”.

Da ciò e dalla particolare ubicazione ne deriva che Fiesole ha accumulato nei Secoli un patrimonio storico culturale davvero ricco e prezioso. Artisti, nobili e facoltosi personaggi di ogni epoca hanno scelto di spendere parte delle loro ricchezze per costruire o acquistare Ville (con splendidi Giardini), Palazzi e Tenute sui panoramici pendii di questo Territorio che certamente si può definire da sempre come una “Zona Residenziale di Lusso”.

Per sottolineare tali fatti posso citare, a esempio, che qui la bellissima e grande Villa denominata “Sparta”  è stata per moltissimi anni una delle Residenze vacanziere della Famiglia Reale Greca e che il suggestivo e accogliente Castello di Vincigliata è stato edificato addirittura intorno all’Anno Mille.

Anche i Luoghi della Fede (Conventi, Chiese, Abbazie, Cappelle ecc.) sono importanti e numerosi a testimonianza di Fiesole piccola ma tra le più antiche e illustri Diocesi della Toscana.

Inoltre come non citare l’impressionante e affascinante Area Archeologica di Epoca Etrusco/Romana che comprende anche il Teatro, le Terme, il Tempio e il Museo Archeologico.

A Fiesole nella centralissima e grande Piazza, denominata Piazza Mino da Fiesole (grande Scultore Italiano vissuto tra il 1429 e il 1484) dove si affacciano, tra gli altri, edifici come il Palazzo Comunale, la Chiesa di Santa Maria Primerana, il Palazzo del Seminario Vescovile, l’Oratorio di San  Jacopo e la Cattedrale di San Romolo, in un angolo sorge una struttura edificata nel 1860: “Villa Aurora”.

“Villa Aurora” in origine fu costruita, dal ricco Lord Inglese Sir. W.B. Spence, in qualità di Teatro, con annessa Osteria per rifocillare gli ospiti dopo le rappresentazioni. Il Teatro era frequentato anche da molti nobili Inglesi dimoranti nelle Ville Vicine e che erano definiti membri del “Walking Men’ Club” (proprio perché potevano arrivare a piedi). Il nome della struttura fu quello di “Aurora” in omaggio al grande e bellissimo affresco che ornava la facciata del Teatro ripreso dalla “Aurora” di Guido Reni.

Alla fine del XVIII Secolo l’Edificio fu trasformato in una splendida Villa che iniziò ad accogliere illustri personaggi, tra i molti cito la Regina Inglese e Imperatrice delle Indie Vittoria, le Regine d’Olanda, i Re del Belgio, e anche la Nobiltà Italiana, come la Regina Margherita di Savoia.

Il romanticismo del Luogo unito dai panorami mozzafiato che si godono dalle finestre e dalle terrazze della Villa hanno ispirato famosi pittori, musicisti e poeti quali Gabriele D’Annunzio e Giosuè Carducci.

L’Azienda di Bibi Graetz

Dalle prime settimane di questo 2019 tutta la struttura dell’Aurora è diventata il centro della nuova Maison di un’Azienda Vitivinicola del tutto eccezionale:Bibi Graetz”.

L’Azienda Vitivinicola “Bibi Graetz” prende il nome dal suo proprietario Bibi Graetz appunto e ha Sede nel già citato e fascinosissimo Castello di Vincigliata, una proprietà di Famiglia.

Benedicta e Bibi Graetz con Giorgio Dracopulos. Foto di Giorgio Dracopulos

Dan Erlan Graetz, da sempre chiamato Bibi, è nato a Firenze il giorno 11 del Mese di Luglio del 1967, è del segno zodiacale del “Cancro” come il sottoscritto.

I suoi genitori sono personaggi di rilevo nel Mondo dell’Arte, la Mamma Sunniva Rasmussen, di origini Norvegesi, uno spirito creativo figlia di un noto Professore e Scultore. Il Babbo, Gidon Graetz (Classe 1929), Israeliano, è a sua volta un famoso scultore con bellissime opere esposte in diverse parti del Mondo.

La Famiglia Graetz, nel 1960, acquistò il suggestivo Castello di Vincigliata e vi si stabilì.

Bibi, cresciuto immerso totalmente nell’Arte grazie alla sua Famiglia, finite le scuole dell’obbligo ha frequentato il Liceo Artistico a Firenze. Successivamente si è recato in Francia, a Parigi, a fare un corso su come si realizzano le vetrate artistiche. Tornato in Italia si è iscritto e ha frequentato, sempre a Firenze, l’Accademia delle Belle Arti. Successivamente, pur essendo un bravo pittore, Bibi preferì dedicarsi all’attività di Famiglia. Infatti, nel 1992, il loro Castello fu in parte destinato a ospitare Congressi, Feste, Matrimoni e Mostre.

Nel 2003 Bibi si è sposato con Benedicte Harper (Norvegese di Oslo), dal loro felice matrimonio sono nati quattro bellissimi Figli: Margherita, Rosa, Ingrid e Ludovico.

Da sempre al Castello si produceva anche del Vino, dai due ettari di Vigna, ma questa piccola produzione era destinata a essere venduta in parte alla Cantina Sociale e, il restante, a uso familiare.

Alla fine degli anni Novanta le cose cambiarono e Bibi si ritrovò, preso da una improvvisa passione per il Vino, a fare un lavoro che mai avrebbe pensato di fare. Iniziò così, dopo aver studiato e approfondito la materia, a produrre le prime bottiglie, inventandosi i nomi e disegnando personalmente le etichette.

Nel 2003, Bibi, ha presentato suo Vino “Testamatta 2001” (un assemblaggio di Sangiovese, in gran parte, con percentuali minori di Colorino, Canaiolo, Malvasia Nera e Moscato Nero), al “Challenge International du Vin” di Bordeaux, in Francia, e da subito è stato uno straordinario successo, tantoché venne premiato come “Miglior Vino Rosso del Mondo”.

Un trionfo che ha permesso a Bibi Graetz di sviluppare la sua Azienda in tutti i sensi: sono aumentati gli appezzamenti vitati, i vini prodotti e meritevolmente anche i loro prezzi, fino ad alcune centinaia di Euro a Bottiglia.

Colore 2015, Testamatta Rosso 2015, Testamatta Bianco 2017 di Bibi Graetz. Foto Giorgio Dracopulos

Nel 2005 il “Testamatta Rosso” (oggi esiste anche il “Testamatta Bianco”) si è trasformato diventando un “Sangiovese in purezza” e contemporaneamente è nato anche un altro Vino di punta dell’Azienda, un “cru” con un nome molto legato alla vena artistica di Bibi: “Colore” (80% Sangiovese, 10% Colorino e 10% Canaiolo).

Trascorsi anni di grandissimi successi è stata raggiunta una produzione di circa 500.000 bottiglie, di cui solo Sessantamila di “Testamatta Rosso” e Dodicimila di “Colore”; gran parte della loro produzione viene esportata in 170 Paesi del Mondo.

Ecco giunti, come già detto, alla nuova acquisizione di “Villa Aurora”.

“Villa Aurora” da quasi subito sarà la nuova Cantina dei due Vini di punta dell’Azienda e la nuova sede degli Uffici, ma il progetto è molto più ambizioso e importante, si conta di portarlo a termine entro l’Autunno 2020.

Tutto il lavoro è stato affidato, con la supervisione attenta e appassionata di Bibi e Benedicte, allo Studio Internazionale “Tiarstudio” dell’Architetto Federico Florena.

Colore 2015 di Bibi Graetz. Foto Giorgio Dracopulos

Villa Aurora diventerà lo “Chateau di Città” della Maison Bibi Graetz con una grande visibilità. Al Piano Basso la Cantina realizzata con il giusto mix tra tecnologia, esperienza e umana passione, al Primo Piano nascerà la “nuova Casa di Famiglia”, al Secondo Piano e nella Mansarda verranno realizzate alcune super accoglienti Suite. Poi ci sarà il Ristorante, una Trattoria di livello che punterà sulla grande qualità delle materie prime offerte dal Territorio e non solo. A tutto ciò si aggiungeranno gli spazi per la Vendita Diretta e per un “Winebar” destinato alle degustazioni.

Bibi Graetz è un vero personaggio, sensibile, intelligente romantico e appassionato, con il supporto di sua Moglie Benedicte, eccezionale sotto tutti i punti di vista, ha creato un’Azienda fiore all’occhiello della nostra Enologia. Per descrivere i Vini prodotti da Bibi Graetz direi che sono armonici, eleganti, complessi ma allo stesso tempo naturali: dei grandissimi Vini.

La parola “entusiasmo” (enthusiasmós) deriva dal Greco Antico, ed essendo composta da “en” (dentro) e “thèos” (dio) significava “avere un dio dentro”.

A conferma di ciò Ferdinand Foch (Generale Francese vissuto tra il 1851 e il 1929) amava sostenere: “L’arma più potente sulla Terra è l’animo umano in preda all’entusiasmo”.

Con grande piacere ho incontrato Bibi e Benedicte Graetz, apprezzando moltissimo i loro Vini e ammirando la loro felicità e il grande e sincero entusiasmo per le nuove super interessanti prospettive nate dall’acquisizione di “Villa Aurora” a Fiesole.

Giorgio Dracopulos

http://www.bibigraetz.com/it/

http://www.bibigraetz.com/it/video.php

https://www.youtube.com/watch?v=WOrzE6gu_88