Tenuta di Paganico. Maria Novella Uzielli e Giorgio Dracopulos. Foto di Giorgio Dracopulos

Civitella Paganico è un Comune Sparso di circa 3.200 abitanti, è stato costituito, con il Regio Decreto del 5 Febbraio 1928, unendo alcune Frazioni.

Le Frazioni del Comune sono: Casale di Pari, Casenovole, Dogana, Civitella Marittima, Monte Antico, Pari, Petriolo e Paganico.

Si definisce “Comune Sparso” il Comune la cui denominazione è diversa da quella della Frazione in cui ha Sede l’Amministrazione locale, infatti in questo caso il Palazzo Comunale si trova a Civitella Marittima.

Siamo nella magnifica Regione Toscana, in Provincia di Grosseto nel Cuore della Maremma.

La “Maremma” è un vasto territorio di circa 5.000 chilometri quadrati, dai confini non ben definiti, bagnato da un cristallino Mar Tirreno e ubicato nel Sud della Toscana e nell’Alto Lazio.

La Maremma è un Territorio ricco di Storia e tradizioni: le sue pianure, le sue coste, le sue spiagge, i suoi golfi e i suoi promontori si suddividono amministrativamente tra 5 Provincie e 34 Comuni. Necropoli Etrusche, Siti Archeologici, Castelli, Torri Costiere, Borghi, Pievi, Ville, Chiese e Fattorie, Parchi e Tenute fanno  del suo paesaggio uno splendido percorso turistico. Qui vivono e si tramandano antiche forme di allevamento di bovini e cavalli, qui si trova la mitica figura del “Buttero” tipico guardiano di mandrie a cavallo.

In Maremma le tavole sono imbandite con gustosi e tipici prodotti della Terra e con piatti straordinari preparati con antiche e tramandate ricette, qui si bevono Vini che sono conosciuti in tutto il Mondo per la loro ottima qualità.

Tenuta di Paganico. L’Opificio. Foto di Giorgio Dracopulos

Paganico è un antichissimo e fascinoso piccolo centro Abitato risalente al XIII Secolo ancora circondato dalle spesse mura in blocchi di pietra e laterizio. Le Mura comprendono anche 4 Torri e Tre Porte (in origine erano 4) proprio uscendo da una di queste, la Porta denominata Cassero Senese, e percorrendo per 1,2 Km (2 minuti in macchina, 15 a piedi) la Strada Provinciale 64 in direzione del Monte Amiata (lussureggiante e magnifico gruppo montuoso di origine vulcanica) si trova a sinistra, a pochi metri dalla Strada appena descritta, la Stazione Ferroviaria di Civitella Paganico.

La Stazione di Civitella Paganico è sul binario unico (lungo 100 km.) che collega Siena a Grosseto. Questa Linea, inaugurata il 30 Maggio 1927, non è elettrificata e pertanto oggi la percorrono Treni con Locomotive non elettriche ma in compenso in alcune sporadiche occasioni c’è la possibilità di viaggiare su vagoni trainati da romantiche e sbuffanti Locomotive d’Epoca a Vapore.

La Linea Ferroviaria Grosseto Siena ha avuto anni difficili, fortemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale (1939 – 1945) ha ripreso servizio solo nel 1951. Nel 1966 fu danneggiata da un’alluvione e ha ripreso servizio, dopo ben 14 anni, nel Maggio del 1980 con l’istallazione del Sistema di Controllo Centralizzato del Traffico.

Tenuta di Paganico

A pochi passi dalla Stazione di Civitella Paganico vi sono le strutture dell’Azienda di cui voglio parlare: la Tenuta di Paganico.

La “Tenuta di Paganico” è nata ufficialmente l’11 Marzo del 1924 con una superficie di 3.000 ettari, dedicati sia all’allevamento sia alla coltivazione dei terreni, grazie alla Famiglia Uzielli.

La Famiglia Uzielli, Guido e sua Moglie Elisa, originaria di Livorno, si trasferì a Firenze, alla fine del 1800, ricercando anche una vita più consona in una Città culturalmente elevata che offriva più possibilità in tutti i campi.

Nel 1904 sempre a Firenze nacque il Loro Figlio Alberto che, diventato grande, si appassionò allo studio della zootecnia e dell’agricoltura tanto da diventare un ottimo studente alla Facoltà Universitaria di Agraria.

Ecco perché vennero acquistati e regalati ad Alberto gli appezzamenti sopra citati scelti tra i Terreni dell’antico Marchesato dei Patrizi.

Tenuta di Paganico. Lo Chef Matteo Donati e Giorgio Dracopulos. Foto di Giorgio Dracopulos

Alberto Uzielli è stato un grande uomo, una persona appassionata e illuminata che con sapienza e intelligenza iniziò a curare la sua Proprietà facendola diventare nel giro del breve un’Azienda Modello. Il fatto di essere un’Azienda del tutto speciale, molto spesso premiata, la salvò, in parte, anche dagli espropri che l’Ente Maremma mise in atto, come riforma agraria, tra il 1950 e il 1977.

Per più di 80 anni la “Tenuta di Paganico” è stata un nucleo solido, un vero piccolo Paese con 50 Famiglie di Contadini che, considerando i tempi, potevano godere di agi inusuali come i servizi fondamentali, gli spazi ricreativi per il dopolavoro, cinema e cucine comuni per socializzare.

Tutto questo grazie ad Alberto Uzielli che ha continuato a dirigere la “Tenuta di Paganico” fino al 1997.

Dal 1999, la Tenuta è diretta con altrettanta passione e polso da Maria Novella Uzielli, la Nipote di Alberto. Maria Novella (classe 1974), per quelle strane coincidenze della Storia è nata lo stesso giorno in cui fu fondata ufficialmente la Tenuta, l’11 Marzo, esattamente 50 anni dopo.

Maria Novella ha iniziato la conduzione della Proprietà di Famiglia appena si è Laureata all’Università di Firenze. Insieme a Luca Mancini ha due bellissime Figlie Anna di 7 Anni e Rachele di 5.

Oggi la Tenuta di Paganico ha 1500 Ettari di Terreno, ubicati tra i Comuni di Civitella Paganico e Roccastrada, suddivisi in boschi, pascoli, seminativi, orto, oliveti e vigneti, tutto immerso in una natura ricchissima di fauna selvatica: caprioli, cinghiali, lepri, istrici e un’infinità di specie di volatili.

Qui allo stato brado, in allevamento biologico estensivo, crescono selezionatissimi Bovini di Razza Maremmana (120 tra Vacche e Vitelli, poi c’è “Gino” il Toro) e magnifici Suini di Razza Cinta Senese (una sessantina), ma anche alcuni Cavalli di Razza Maremmana.

I Bovini Maremmani sono particolarmente longevi (15/16 anni), robusti, muscolosi, resistenti alle malattie, si adattano alle difficoltà climatiche, sono rustici e frugali nell’alimentazione, perfetti per l’allevamento allo stato brado in ambienti difficili. Per tali specifiche peculiarità hanno resistito, nei secoli, alla dura vita nelle paludi Maremmane. Un animale molto bello e possente, con le sue corna lunghe anche un metro. Un bovino da lavoro che nel tempo, grazie al miglioramento dei pascoli e dell’allevamento, come in questo caso alla “Tenuta di Paganico”, ha assunto una notevole importanza anche per la produzione della carne.

I Suini di Razza Cinta Senese è un’antica razza Italiana che trae il nome dalla sua area di diffusione: le Colline del Senese. Una Razza che probabilmente era già allevata dagli Antichi Romani e che si contraddistingue tra l’altro per la particolare fascia di colore bianco che circonda completamente il tronco dell’animale all’altezza delle spalle includendo gli arti anteriori.

Tenuta di Paganico. Olio, Vino e Grappa. Foto di Giorgio DracopulosUna razza curata e protetta negli Anni Trenta, anche con l’istituzione del “Libro Genealogico”, ma che per l’incuria negli Anni Sessanta ha rischiato di scomparire. Solo grazie ad appassionati e straordinari Allevatori è stata invertita la tendenza e dal Marzo 2012 la “Denominazione Cinta Senese”, riservata esclusivamente alle carni suine di animali nati, allevati e macellati in Toscana secondo la Tradizione, ha ottenuto il Marchio “Denominazione di Origine Protetta” (DOP).

Ma la Tenuta di Paganico, un’Azienda totalmente Biologica, non è solo allevamento è anche Ristorante, Macelleria Agricola e Bottega Alimentare (l’Opificio), Agriturismo, Didattica e Eventi. Qui si organizzano e si praticano Percorsi Sensoriali nella natura, per Bambini e Adulti, alla scoperta delle stagionalità del Territorio e delle Biodiversità, assaggiando, giocando e raccontando.

Tenuta di Paganico. Olio, Vino e Grappa. Foto di Giorgio Dracopulos

La Produzione alla Tenuta di Paganico spazia dalle fantastiche Carni, anche con frollature prolungate, ai saporiti Salumi assolutamente senza conservanti, dagli ottimi Sughi pronti al buonissimo Olio Extra Vergine di Oliva, dall’ottimo Vino Rosso Montecucco DOC alla deliziosa Grappa.

Ci sarebbe molto altro da aggiungere ma dico solo un’ultima cosa: qui viene fatta anche la raccolta del Sughero, un’attività estremamente curiosa e affascinante praticata con molta arte da personale specializzato.

La Tenuta di Paganico è un’Azienda estremamente viva e attiva che ha fatto delle scelte precise che rispettano la Terra, la Natura, gli Animali e le Persone: una forte e garantita sostenibilità ambientale, un’agricoltura solo ecologica e degli allevamenti etici.

Maria Novella Uzielli, una donna straordinaria ed estremamente appassionata nel suo lavoro,  impegnatissima sia nel portare avanti una così grande proprietà sia nel voler diffondere l’amore per la campagna e a tutto ciò che a lei si lega: “diffondere la conoscenza per non perdere i valori”.

Tenuta di Paganico. Una Vista del Negozio. Foto di Giorgio Dracopulos

Sono stato accolto magnificamente alla Tenuta di Paganico dove lavorano molte validissime persone e in particolare vorrei ringraziare la proprietaria Maria Novella Uzielli, il mio Amico Matteo Donati grande Chef del Ristorante della Tenuta e Consulente Gastronomico e inoltre Luca Mancini, Jacopo Goracci, Alessio Del Tongo, Federico Delle Fratte e Mariangela Prianti.

Cosa posso aggiungere sennonché alla Tenuta di Paganico batte molto forte il cuore sincero della Maremma.

Giorgio Dracopulos

https://www.tenutadipaganico.it/it/