Eccellenza a tutto tondo, non soltanto nella tavola e nell’accoglienza, ma anche nel progetto globale di questo ristorante volto a realizzare una cucina sostenibile e sana.

Siamo a Bolzano, in una regione di grandi tradizioni e di grandi vini, ma soprattutto di grande sensibilità per il rispetto dell’ambiente e della natura. Qui un gruppo di amici si riunisce nel 2004 e decide di dar vita ad una cooperativa che promuova e raggruppi le migliori produzioni biologiche e biodinamiche italiane. Il primo passo prevede la creazione di una fiera tematica, denominata Biolife, che attualmente riunisce ogni anno più di 200 piccoli produttori bio di qualità provenienti da ogni regione.

Da qui alla distribuzione dei prodotti e quindi alla ristorazione il passo è breve. L’entusiasmo dei soci fondatori fa nascere il  ristorante Aretè nel pieno centro della città, a due passi da piazza Walther.

Un bel dehor per l’estate, un comodo wine-bar ed una terrazza interna al primo piano per l’inverno accolgono i visitatori in un ambiente moderno e funzionale, ma non privo di calore.

Alessandro Miragoli, giovane chef , sta dimostrando un eccezionale talento ed  offre un menu basato su quanto il mercato del biologico offre di fresco ogni giorno nelle zone limitrofe, quanto più vicine possibile. Il pane, la pasta e i dolci sono fatti in casa, i vini sono rigorosamente biologici o biodinamici. Un vero paradiso per vegetariani ed anche vegani che trovano preparazioni creative ed originali, ma con un occhio attento anche alle preparazioni più tradizionali.

Si parte dagli antipasti, con le insalate che spaziano dai cannellini e zucchine con canederli alle erbe al formaggio di malga con cavolfiori. Seguono i primi con paste e gnocchi rigorosamente lavorati a mano, poi i secondi con carni di allevamenti locali, o pesce proveniente giornalmente dall’Adriatico. Con un occhio attento alla cucina vegetariana o addirittura vegana, troviamo  una dadolata di seitan con germogli freschi e salsa di soia.

Variata anche la carta dei dessert nella quale è da considerare la focaccia di mele alla semola integrale con salsa vaniglia. Si fa presto a dire, un po’ meno a fare, considerando che qui le mele sono mele vere non trattate, di quelle, per intendersi, delle quali si può tranquillamente mangiare anche la buccia senza rischiare di fare il pieno di fitofarmaci.

Anche i vini sono scelti fra i biologici e i biodinamici, con Alto Adige in testa. Lageder e Cantina di Caldaro per i vini fermi, mentre per le bollicine troviamo uno dei simboli di questa zona, ovvero il simpatico e bravissimo Arunda Vivaldi di Meltina, con vigne sui monti sopra Merano e cantina a 1200 metri di altezza.

 

Paolo Valdastri

 

Ristorante ARETÈ

Piazza Parrocchia 22

39100 BOLZANO BOZEN

0471054544

www.aretebz.it