Dal 1891 una straordinaria passione per la qualità: “Aceto Balsamico del Duca” di Adriano Grosoli.
Nella bellissima Regione dell’Emilia-Romagna c’è un’antichissima (è stata fondata dai Romani nel 183 a.C.) e fascinosa Città che si chiama Modena.
Modena
Modena è ricca di un’infinità di strutture di grande valore storico/artistico, Chiese, Palazzi, Teatri, Monumenti e Musei, talmente belli che, per esempio, il Duomo, la Torre Civica e la Piazza Grande sono stati inseriti dall’UNESCO nel 1997 nella Lista dei Siti Italiani Patrimonio dell’Umanità.
Modena (Città e Provincia) è famosissima per moltissime cose e citandone alcune si può dire che qui si costruiscono magnifiche macchine sportive uniche al Mondo come le “Ferrari” e le “Lamborghini”, vi sono eccellenze produttive nel campo delle Ceramiche, nell’Industria Tessile e in quella Biomedica, nella fabbricazione Artigianale di Strumenti Musicali (violini e violoncelli), poi ci sono le infinite produzioni di delizie enogastronomiche: di eccellenza come il “Parmigiano Reggiano D.O.P.”, il “Prosciutto di Modena D.O.P.”, i Vini Autoctoni come il “Lambrusco” e anche tutto ciò che si può ricavare dalla lavorazione (artigianale e non) dei suini.
Ma Modena è famosa anche per un prodotto speciale, unico e straordinario: l’Aceto Balsamico.
Alle origini dell’Aceto Balsamico
L’Aceto è una sostanza liquida acida che si ottiene grazie al lavoro di un particolare genere di batteri (acetobacter) che in presenza di ossigeno trasformano, con la “fermentazione acetica”, l’etanolo (o alcol etilico) in acido acetico. Questo processo avviene in bevande alcoliche fermentate come il vino e la birra o in altre sostanze come il miele, i cereali e la frutta.
Il termine “Aceto” deriva dal termine Latino “Acetum” che, a sua volta, prende dal verbo “acere = inacidire”.
La Storia dell’Aceto si perde nella notte dei tempi, se ne trovano tracce già 10.000 anni fa. L’Aceto era conosciuto come conservante per gli alimenti già nell’antico Egitto, nella cultura Babilonese e in quella Persiana. Gli antichi Greci chiamavano “Oxycrat” una bevanda di uso comune a base di acqua, aceto e miele che veniva usata, nella medicina del tempo, anche come antinfiammatorio. Questo liquido era tenuto in appositi vasi, di argilla (creta) decorati con ossidi o smalti, chiamati “oxydes”.
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I Romani usavano l’Aceto come bevanda dissetante, una mistura di acqua e aceto che veniva chiamata “Posca”. Sulle loro tavole imbandite non mancava mai “l’acetabolo”, una ciotola piena di aceto dove intingevano il pane per spezzare i vari sapori delle altre vivande e per agevolare la digestione. L’Aceto veniva usato comunemente anche come disinfettante.
Attraverso i secoli l’Aceto è stato usato molto in campi diversi anche molto lontani tra di loro.
Tra i moltissimi i prodotti enogastronomici Italiani apprezzati nel Mondo, per le sue straordinarie specificità, c’è l’eccellenza dell’Aceto Balsamico: l’Aceto Balsamico Tradizionale (A.B.T.).
L’Aceto Balsamico è un magnifico condimento che emerge proprio dalla tradizione culinaria Emiliana.
Il Territorio definito Emilia, che fa parte della Regione Emilia-Romagna, oggi corrisponde alle Provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, la maggior parte delle Città Metropolitane di Bologna e Modena.
L’Aceto Balsamico Tradizionale si produce con il mosto cotto di uve provenienti dalle sole Province di Reggio Emilia e Modena. Il procedimento prevede che il mosto cotto fermenti, acetifichi e riposi, per l’invecchiamento, almeno dodici anni.
Dal 2000 l’Aceto Balsamico Tradizionale è garantito e tutelato dal Marchio di “Denominazione di Origine Protetta” (D.O.P). Esistono solo due differenti denominazioni: “Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP” e “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP”.
Uscendo da Modena, verso Bologna, sulla Strada Provinciale 623 denominata Via Vignolese, dopo circa 5 Km si arriva a San Damaso e continuando sulla stessa Via dopo un brevissimo tratto si giunge a San Donnino. Superate le abitazioni, all’altezza della Trattoria Ristorante “San Donnino”, sulla destra inizia Via Medicine, che dopo pochi metri passa sotto l’Autostrada del Sole, percorrendo questa strada, sulla destra, al Civico 2340 in Località San Vito, nel Comune di Spilamberto (MO), c’è la Sede di un’Azienda interessantissima e storica che produce Aceto Balsamico I.G.P. e D.O.P., ma non solo: Aceto Balsamico del Duca di Adriano Grosoli.
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L’Azienda “Aceto Balsamico del Duca di Adriano Grosoli srl” ha una lunga Tradizione che nasce nel lontano 1891 ed è frutto dell’impegno di ben cinque generazioni della Famiglia Grosoli.
La Famiglia Grosoli
Proprio nel 1891 Adriano Grosoli, nato e cresciuto in una Famiglia non soltanto di Macellai e non solo, e con due Fratelli, uno che produceva formaggi come il Parmigiano e l’altro vini come il Lambrusco, dopo essersi iscritto nei registri della Camera di Commercio di Modena, ha aperto a San Donnino la sua attività commerciale: una Salumeria Artigianale. Qui si vendevano soprattutto specialità alimentari di Loro produzione, in particolare salumi e insaccati vari, formaggi, lambrusco e anche “Aceto Balsamico”. In quegli anni Adriano Grosoli gestiva anche una Trattoria adiacente al Negozio.
Il Negozio di Adriano Grosoli ebbe da subito un grande successo grazie alla grande qualità dei suoi prodotti, certificata poi definitivamente anche dal “Diploma di Gran Premio e Medaglia d’Oro” che quella produzione artigianale di qualità ricevette, negli Anni Trenta, in occasione di una Esposizione Internazionale.
Col passare degli anni ad Adriano ha fatto seguito la conduzione del Figlio Mario che con rinnovata passione ha ampliato il mercato dei loro prodotti e non solo.
Successivamente, nel 1972, il Figlio di Mario, Adriano (classe 1929 con lo stesso nome di suo Nonno) è entrato nell’attività di Famiglia, insieme a sua Moglie Luciana, dando, solo due anni dopo nel 1974, una decisa svolta all’Azienda che da quel momento ha concentrato la produzione esclusivamente al solo “Aceto Balsamico”. Ma la “rivoluzione” Adriano e Luciana l’hanno anche fatta adottando per il loro amato “Aceto” il nome e l’immagine di “Francesco I d’Este” (1610-1658) Duca di Modena e Reggio dal 1629 al 1658.
Negli Anni 80 le Figlie di Adriano e Luciana, Mariangela e Alessandra, sono entrate nella gestione e direzione dell’Azienda di Famiglia dando ulteriore impulso e con l’importantissima conquista di nuovi mercati Internazionali.
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La Storica Sede di Via Medicine, un’antica Fornace di mattoni risalente al intorno al 1600, è stata ristrutturata ed è il cuore pulsante dell’Azienda, il luogo dove in centinaia di “preziose botticelle” invecchia l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.; qui spesso vengono tenuti anche importanti Eventi Culturali e Ricreativi.
Nel 1992 è stata edificata un nuova parte di Stabilimento, ampliata poi nel 2004 e nel 2008, che comprende una Palazzina adibita ad Uffici e all’Accoglienza dei Visitatori oltre al Negozio per la vendita diretta. Qui ci sono anche gli spazi dove sono alloggiate altre loro linee di produzione e gli imponenti Tini di Rovere dove matura l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. (quello con un invecchiamento da un minimo di 60 Giorni a Tre Anni), l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. “Invecchiato” (quello maturato oltre i Tre Anni).
Nel 2018 si è giunti alla “Quinta Generazione” con l’entrata in Azienda della Figlia più grande di Mariangela, Lucia (classe 1989), che dopo essersi Laureata in Economia e Commercio all’Università di Modena e aver poi fatto un Master in Inghilterra, per un anno, in Management Internazionale, si è dedicata a seguire il Commercio Estero.
Mariangela ha anche altre due Figlie: Chiara (classe 1991) è Avvocato come il Padre e Elena (classe 1996) che studia Scienze Gastronomiche all’Università di Parma.
Alessandra ha un Figlio maschio, Matteo (classe 1995), che frequenta la Facoltà di Ingegneria.
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In questo 2019 Adriano Grosoli ha compiuto “90 Anni” ed è stato super festeggiato da tutta la sua bella Famiglia proprio in Azienda.
L’Azienda “Aceto Balsamico del Duca” oggi ha una produzione diversificata di prodotti legati all’Aceto che Oltre ai Balsamici, compresa la linea “Biologica”, vede anche una serie di gustosissime specialità gastronomiche a base di Aceto Balsamico. Tutta la loro Produzione è anche splendidamente confezionata.
In occasione dei 125 dalla nascita l’Azienda Aceto Balsamico del Duca di Adriano Grosoli è stata inserita a pieno titolo nel prestigioso Registro dell’Unione Imprese Storiche Italiane (U.I.S.I.).
Sono trascorsi 128 Anni dal lontano 1891 e prerogative come la fedeltà alla Tradizione, la continua ricerca della Qualità oltre alla estrema Passione della Famiglia Grosoli ha permesso all’Azienda “Aceto Balsamico del Duca”, di Spilamberto (MO), di avere una produzione tutta “al vertice dei migliori sapori”.
Giorgio Dracopulos