Un percorso tutto particolare alla scoperta di alcune zone dove la produzione vinicola ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza.

Priorat, Ribera del Duero (Spagna), Vale do Douro, Bairrada (Portogallo). Alcune già note, altre vere e proprie rivelazioni.

Priorat

La Spagna, per quanto riguarda la superficie coltivata, è il più grande paese vinicolo e se la gioca con l’Italia per la produzione quantitativa. Rispetto alla Francia e Italia il processo di modernizzazione risulta molto lento. Basti pensare che fino agli anni ’70 la produzione veniva esportata come vino sfuso in particolare verso i paesi sud-americani.

Oggi la situazione è completamente cambiata e registriamo un impegno maggiore verso i singoli terroir e una più rilevante attenzione a sviluppare le potenzialità dei vitigni autoctoni.

Priorat

La prima delle due zone visitate, il Priorat, si estende sui ripidi pendii terrazzati nel distretto della Catalogna, alle spalle di Tarragona. I vitigni che dominano sono la Garnacha e la Cariñena dando vita a vini densi e concentrati.

Pochi sono a conoscenza che, da questo minuscolo territorio, escono alcuni dei vini più interessanti e costosi della Spagna. Cuore delle eccellenze è Gratallops dove ha sede la famosa cantina di Alvaro Palacios, uno dei “fondatori” del  Priorat moderno.

Perché i vini del Priorat sono tanto speciali?

  • La catena montuosa del Montsant ripara i suoi vigneti dai forti venti;
  • I terreni dove l’ardesia marrone scuro (chiamata llicorella) risplende al sole grazie alle inclusioni di quarzite, causa della mineralità di questi vini;
  • L’idro-clima che rende i terreni umidi e freschi permettendo alle radici dei vitigni di “bere” e rifornire di acqua l’uva.

Accanto ai vitigni menzionati, negli ultimi tempi, gli internazionali Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot hanno trovato un loro modo di contribuire alle eccellenze produttive vinicole.

Nel Priorat la cantina che ho visitato è stata Clos Figueras, di fronte ad Alvaro Palacios.

Ribera del Duero

Bodegas Briago Ribera del Duero

Ci troviamo nel Nord-Ovest della Spagna, ad Est di Valladolid, nella Vallata del fiume Duero. Una distesa piatta situata ad una altitudine media di 700/800 metri con picchi che superano i 1.000 metri.

Strano territorio quello che era la piana della vecchia Castiglia dalle brune distese dove i bassi vigneti, a causa dei venti, si alternano a coltivazioni di cereali e barbabietole da zucchero.

Vista l’alta quota la terra risulta molto fredda d’inverno con escursione termica notevole d’estate dove la luce e l’aria donano una  luminosità tipica delle altitudini elevate.

Tutto questo “tempra” il Tempranillo che da quelle parti chiamano Tinto Fino e/o Tinta del País. Escursioni termiche che rendono comprensibili i perché dei colori profondi e l’ottimo equilibrio tra acidità e tannini.

Accanto al Tempranillo trovano posto Garnacha, Cabernet Sauvignon, Malbec, Merlot.

Riferimento per l’eccellenza nella Ribera del Duero è il costosissimo Vega Sicilia Unico, un blend di Tinto Fino, Cabernet Sauvignon, Merlot e Malbec.

Nella Ribera del Duero la cantina che ho visitato è stata Bodegas Briego.

Vale do Douro

La Vale do Douro è legata al vino Porto. Ed è lungo le rive del fiume Douro, lo spagnolo Duero, che crescono le uve per questo vino particolarissimo.

Quinta Ramos Pinto

Climi diversi che creano le differenze. Nella parte alta, quella che dal confine spagnolo raggiunge la cittadina di Pinhão, domina il clima continentale, con estati molto calde ed inverni freddissimi.

Nella parte più occidentale è l’Atlantico con le sue umidità a creare microclimi molto diversi tra loro. E poi ci sono i terreni di ardesia e granito che differenziano, nei vigneti, la crescita dei diversi vitigni: Touriga Nacional, Touriga Francesa, Tinta Amarela, Tinta Roriz, Bastardo, Sousão.

La Storia ci racconta il perché e il per come del successo del Porto. Ormai lungo il Douro non s’incontrano più i Barcos Rabelos, le barche di fiume cariche di Pipa (le botti di legno da 550 litri) che dal luogo di produzione portavano il carico fino alle cantine di affinamento poste a Vila Nova de Gaia (detta semplicemente Gaia) sulla riva sinistra di fronte alla città di Oporto.

Oggi tutte le fasi di produzione avvengono sul luogo di produzione e a Gaia, nelle vecchie cantine, solo business turistico.

Quinta Vasconcellos

Nella Vale do Douro le cantine visitate sono state:

Bairrada

A Ovest di Dão, tra Oporto e Coimbra, si trova la zona vitivinicola di Bairrada. Sconosciuta ai più anche se è una delle zone più antiche dove si coltiva la vite.

Bairrada

Qui si trovano i vini garrafeira, ovvero  vini invecchiati per lo meno due anni in botti e un anno in bottiglia. In etichetta garrafeira è sinonimo di qualità.

Il vitigno di riferimento è il Baiga, acino piccolo e buccia spessa. I suoi vini risultano ricchi di tannini e i produttori raccomandano di non berli giovani.

Per i bianchi gli autoctoni Bical e Maria Gomes anche se, negli ultimi tempi i vitigni internazionali, sia a bacca nera che bianca, hanno trovato un habitat soddisfacente. Principal docet.

Nel  Bairrada la cantina che ho visitato è stata: Casa de Saima.

Urano Cupisti