Merano Wine Festival val bene una Messa. Parafrasando l’espressione di Enrico IV in una libera interpretazione come “ci si può sacrificare pur di raggiungere un obiettivo alto” ne esce il valore del perché “andare a Merano per il Merano Wine Festival”.

Aggiungo convintamente che, se per un musulmano la visita alla Mecca almeno una volta nella vita è d’obbligo, per un wine lover andare al Merano Wine Festival almeno una volta è doveroso. Vuoi per vivere tre-cinque giorni in un contesto da fiaba (aggiungo fiaba enoica), vuoi per aprire le proprie visioni sul mondo del vino, vuoi per assaggiare prodotti sconosciuti o al limite “sentiti ricordare” da altri.

E anche nella 28^ edizione 2019 il Merano Wine Festival non ha tradito le aspettative.

Merano Wine Festval. Il grappolo

Partiamo dai numeri:

– 11.500 presenze registrate;

– 950 case vinicole selezionate;

– 300 giornalisti del settore accreditati;

– aumento del numero di operatori e specialisti del settore;

– indotto calcolato per oltre 10 milioni di euro

– aumento registrato di produttori internazionali

– apprezzata e folta rappresentanza della “Young generation”.

Quest’ultima vera linfa vitale per programmare le edizioni future.

Tutto questo non per caso

Si lavora all’edizione di questa eccellente kermesse tutto l’anno e alla fine le selezioni e degustazioni dei campioni da parte del gruppo di degustatori  “The Official Selection” formano l’offerta in buona parte diversa ogni anno. Una specie di promozioni e retrocessioni senza se senza ma ben evidenziate e sottolineate nel Regolamento di partecipazione.

Il salone Kursall alle 10 di mattina

Ma “il bello” del Merano Wine Festival non è limitato solo all’esposizione delle eccellenze vinicole che trovano spazio nelle sale di del complesso liberty del Kurhaus.

Da alcune edizioni il WineHunter Helmuth Köcher, ideatore e patron dell’evento, ha di fatto dato vita ad un “Fuori Salone” parte integrante del Merano Wine Festival.

La Gourmet Area, spazio dedicato alla gastronomia, le Masterclass ospitate all’Hotel delle Terme, The Circle uno spazio dal linguaggio innovativo vera e propria novità che ha trovato la propria sede in una tensiostruttura posizionata nella vicina Piazza della Rena, il Merano Wine CityLife novità 2019, l’ormai consolidato appuntamento dell’ultimo giorno (il martedì del perlage) Catwalk Champagne ed infine l’ampio spazio dedicato alla cultura con un programma di talk e convegni a tema riempiendo così di contenuti la Manifestazione.

The Circle

Ho ricordato il Merano Wine CityLife che ha coinvolto sul tappeto rosso di viale Libertà (di fronte al Kurhaus), in perfetto stile con l’idea del “fuorisalone”, migliaia di persone, in prevalenza  young generation, che hanno dato vita (notturna) a Merano e che per il futuro l’organizzazione pensa “di implementare con sempre nuove e coinvolgenti attività”.

Catwalk Champagne

E dell’indotto ne vogliamo parlare?

Ogni anno riservare una camera per il Merano Wine Festival in centro è sempre più difficile. Bisogna farlo per tempo. Basti pensare che molte persone confermano per l’anno successivo.

In queste ultime edizioni sono le frazioni come Lagundo, Lana, Naturno, ben collegate con Merano, a sopperire il fabbisogno delle sempre più numerose richieste di alloggio.

Bus, treno, parking esterni e vicino al Kurhaus, una rete efficiente di taxi anche notturni permettono di raggiungere hotel, ristoranti, stube in alta montagna, per vivere al meglio questo straordinario evento.

Brindiamo ancora una volta al successo di questa edizione riaffermando con l’alzata dei calici, il prestigio di un appuntamento di eccellenza, unico nel panorama vinicolo italiano e non solo.

Merano Wine Festival: vaut  bien una messe (Val bene una Messa). Chapeau!

Urano Cupisti