Leonardo da Vinci Spa, società partecipata da Cantine Leonardo da Vinci e Caviro Sca, ha inaugurato, con il patrocinio del Comune di Vinci, lo spazio espositivo Leonardo Wine Genius, che ospita la mostra interattiva “Leonardo: Il dono della vigna”: un viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore del maestro da Vinci per la botanica e l’enologia, del suo profondo legame con la terra, dagli studi agronomici alle più sofisticate intuizioni scientifiche e ingegneristiche.

Lo spazio Leonardo Wine Genius, aperto tutti i giorni e visitabile gratuitamente, ospiterà anche un’area di degustazione vini e sorge nel cuore del pittoresco borgo di Vinci, nella regione vitivinicola del Chianti, andando ad arricchire in maniera importante l’offerta culturale del territorio.

Nel corso dei secoli, la figura di Leonardo da Vinci non ha mai smesso di affascinare e stupire in ogni sua sfaccettatura e interpretazione. Oltre a essere inventore, scienziato e artista brillante, è assai meno noto, infatti, che il grande Leonardo da Vinci fu anche amante del buon bere, antesignano agronomo, enologo e degustatore tanto da definire il vino “divino licore dell’uva”.

Leonardo Wine Genius inaugurazione

Il dono della vigna

La mostra Leonardo: Il dono della vigna, collocata in un’antica galleria che nell’Ottocento ospitava un museo del vino, è ricca di suggestioni multimediali e utilizza la luce in maniera immersiva per scandire gli spazi e creare un’atmosfera avvolgente e coinvolgente per raccontare la passione e l’amore di Leonardo per la viticoltura e il vino.

Il percorso vanta la consulenza scientifica del Prof. Attilio Scienza, uno dei massimi esperti del settore, e si snoda raccontando innanzitutto il territorio di Vinci – quali vitigni e quali vini esistevano all’epoca di Leonardo – per poi narrare il rapporto del Genio vinciano con il nettare degli dei.

La cura del tempo

Dall’esperienza toscana degli anni giovanili al suo viaggio in Romagna nel 1502, quando Cesare Borgia lo assoldò per le sue doti e il suo sapere di ingegnere militare e lì il grande Maestro poté assaggiare i vini locali e comprendere tecniche di vinificazione altamente sviluppate. In Romagna disegnerà in un taccuino due grappoli di uva con la nota “Uve Portate a Cesena”: l’unico schizzo del frutto dell’uva pervenutoci, digitalizzato ed esposto nello spazio.

Il percorso prosegue poi con il racconto degli anni milanesi alla corte di Ludovico il Moro, che gli donò un ettaro di vigna – i cui resti rinvenuti nel giardino di casa degli Atellani fanno parte dell’esposizione – come ricompensa per la realizzazione del Cenacolo.

Leonardo Wine Genius. Ritorno alla luce

Testimonianza della pionieristica visione di Leonardo e oggetto della mostra è il testo della lettera inviata nel 1515 dal Genio al suo fattore di Fiesole, in cui si lamenta del vino ricevuto a Milano, individuando nelle errate modalità di vinificazione le ragioni della cattiva riuscita del prodotto, e dando prova delle sue capacità di agronomo, degustatore ed enologo.

Il metodo suggerito da Leonardo per produrre i propri vini alla sua morte venne dimenticato. Dopo cinque secoli, Leonardo da Vinci Spa si è impegnata nella riscoperta, recupero e prosieguo di tutta la ricerca scientifica avviata da Leonardo in enologia, al fine di dare vita alla versione moderna e aggiornata del suo metodo enologico, utilizzato oggi per la produzione di vini eccellenti.

Il Metodo Leonardo®è oggi protocollo di produzione esclusivo è riservato in continua evoluzione e perfezionamento con specifici criteri qualitativi e quantitativi per ogni fase di produzione, parametri che i vini devono soddisfare per poter rientrare nelle produzioni a marchio Cantine Leonardo da Vinci e avere in etichetta la dicitura “Metodo Leonardo®”.

Info e area dedicata allo Spazio espositivo Leonardo Wine Genius www.leonardodavinci.it.