La Terracotta e il Vino 2022

La Terracotta e il Vino 2022, la più importante manifestazione al mondo dedicata ai vini in anfora, torna il 4 e 5 giugno nella magnifica location della Certosa di Firenze.

L’evento è organizzato dall’omonima Associazione culturale La Terracotta e il Vino ed ha come principale sponsor la fornace del cotto, Artenova Terrecotte di Andrea e Leonardo Parisi, che ha sede a Impruneta (Firenze-Toscana).

Sessanta gli espositori italiani e stranieri che nella due giorni di degustazioni presenteranno i loro vini affinati in anfore di terracotta. Un parterre di espositori molto ampliato rispetto all’ultima edizione grazie a una location, la Certosa di Firenze, che oltre a essere un sito unico per la sua ricchezza di storia e arte, offre ambienti spaziosi ed accoglienti. Nonostante la migliore fruibilità degli spazi, massima sarà l’attenzione degli organizzatori per garantire la sicurezza di espositori e visitatori.

La Terracotta e il Vino 2022

Nella due giorni della manifestazione cultori di vino in anfora, appassionati e professionisti del vino, critici e giornalisti di settore avranno la possibilità di scegliere ai banchi di assaggio, fra oltre 200 etichette di vini elaborati esclusivamente in giare di terracotta. Espositori da tutto il mondo prenderanno parte a uno dei momenti più esclusivi di riflessione sul rapporto tra la terracotta e il vino che metterà a confronto esperienze e scelte stilistiche di produttori che hanno fatto della vinificazione in anfore di terracotta una consapevole pratica enologica.

Per il quarto anno dell’edizione torna anche il team organizzatore con il coordinamento di Sergio Bettini, insieme all’enologo Francesco Bartoletti, di Artenova Terrecotte  che ha seguito la sperimentazione fin dai primi anni in cui l’azienda imprunetina nel 2008 ha iniziato  la realizzazione di  giare in terracotta per la lavorazione del vino e Adriano Zago agronomo ed enologo esperto di biodinamica.

Come consulenti, Sergio, Francesco e Adriano, hanno poi seguito nel tempo il nuovo indirizzo aziendale di Artenova che grazie anche alla preziosa collaborazione interdisciplinare di vari esperti,  ha avuto un immediato successo internazionale.

Il programma, al momento, è ancora in via di definizione ma il format della manifestazione, nella sostanza rimane quello molto apprezzato delle passate edizioni con gli assaggi fra i banchi, le degustazioni guidate da enologi esperti e il convegno tecnico che riunisce esperti italiani e internazionali in un confronto sui vini, sull’affinamento in anfora e sulle novità scientifiche dell’utilizzo della terracotta in enologia.

Giare Artenova

La tecnica della vinificazione in anfora

La vinificazione in anfora è una tecnica che affonda radici lontane nel tempo. I contenitori di terracotta sono fra i più antichi vasi enologici utilizzati sia per la fermentazione che per la conservazione. Chi recupera oggi tecniche di vinificazione come quelle in anfora, sceglie di guardare al passato per dare una nuova interpretazione del futuro. Il futuro antico del vino in anfora porta con sé la riscoperta di sapori e profumi antichi.

Nei due giorni di degustazioni alla Certosa, scopriremo ai banchi di assaggio l’identità più vera dei vini che affinati nella terracotta – il 4 e 5 giugno quella di Impruneta per la maggior parte degli espositori – esprimono al massimo le loro potenzialità. La terracotta è un materiale naturale, mantiene intatte nel bicchiere le caratteristiche del vitigno, consentendo al vino di rimanere fedele al terroir.

Per questo chi utilizza la terracotta, fa una scelta in termini di sostenibilità e benessere, facendo dell’anfora, in questo ritorno alla terra e agli elementi naturali, un prodotto “romantico”.

Partecipare all’evento nei due giorni della Certosa sarà come fare un viaggio nel tempo, con lo sguardo proiettato sul futuro di un prodotto, il vino in anfora, che è già presente.

Giare Artenova in Francia

Caratteristiche della terracotta d’Impruneta

  1. Fornisce un ottimo isolamento termico che consente di conservare il vino in modo ottimale. L’isolamento termico può dare risultati ancora migliori se il l’anfora viene interrata.
  2. Consente al vino un’ossigenazione inferiore a quella di una barrique ma paragonabile ad una botte di legno di medie dimensioni. Ha il vantaggio di non aggiungere niente al vino, né tannini né aromi.
  3. E’ un contenitore molto adatto a far emergere il varietale e in genere il frutto.
  4. Rispetto al cemento crea isolamentocon l’aggiunta di una eccellente ossigenazione che aiuta nei casi di varietà con frutto esuberante come Aglianico, Montepulciano, Piedirosso e Syrah, spesso appiattiti dal cemento.

Per informazioni sulle edizioni precedenti terracottaevino.com/HomePage/T&V Ed.Prec. Altre informazioni info@terracottaevino.com.