Il Sabato del Vignaiolo FIVI. Uno dei banchi d'assaggio

Devo dire: mossa azzeccatissima quella programmata da FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) di istituire il Sabato del Vignaiolo FIVI organizzato da ogni Delegazione nel proprio territorio.

Partiamo nel conoscere la FIVI. Organizzazione senza scopo di lucro che si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro e gli interessi del Vignaiolo Indipendente Italiano.

Soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione (allevamento) fino all’imbottigliamento ed alla commercializzazione.

Il Sabato del Vignaiolo Fivi

Oggi i numeri parlano chiaro e rendono questo tipo di associazionismo vincente: 1.500 associati localizzati in tutte le Regioni Italiane.

Prima di adesso la loro visibilità era data dalla Manifestazione Annuale che, fino alla edizione 2022, si svolgeva a Piacenza nel mese di Novembre, sotto forma di Mostra-Mercato, ovvero possibilità di acquistare i prodotti direttamente. Unico handicap l’impossibilità di dare visibilità a tutti.

Ed allora la necessità di trovare una nuova formula, disegnare una nuova strategia per ottenere quel risultato: Il Sabato del Vignaiolo FIVI.

“Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”.

Il Sabato del Vignaiolo FIVI. La location

E personalmente mi sono trovato coinvolto proprio nello speciale evento che la FIVI-Liguria ha organizzato Sabato 6 maggio in una location particolare: La Locanda dell’Angelo, meglio conosciuta come Ristorante Paracucchi, ad Ameglia (Sp), tempio consacrato dai migliori gourmet e gourmand.

“La Locanda dell’Angelo, punto di affezione della FIVI Liguria, situata nell’anfiteatro naturale della piana di Ameglia che si affaccia sul Mar Ligure a sud e tende lo sguardo alle vicine Alpi Apuane, il tutto nell’alveo del porto dell’antica Luni”.

Location eccellente per le eccellenze vitivinicole del territorio Ligure.

Il sottotitolo dell’evento: Liguria a “cinque sensi”.

Proposte gastronomiche di mare e della vicina Lunigiana, i banchi d’assaggio con diversi produttori rappresentanti le due “riviere”, quella di Levante e quella di Ponente ed infine quel “tocco” magistrale, degno di un maestro, fatto con grande abilità, di unire anche l’arte narrativa-visiva di un artista ligure di nota esperienza come Mario Tamberi.

Le sue tele esposte nella sala da pranzo della Locanda a testimoniare quell’armonia guidata dal tema “Vino & Mare”.

Il Sabato del Vignaiolo FIVI. Una delle opere esposte

“Cinque sensi, guardare da vicino e toccare con gusto, come scrisse Vincenzo Cardarelli, disegnando itinerari e ricordando quella terra leggiadra, dove il mare in certi giorni è un giardino fiorito”.

Cinque sensi: assaggiare le nuove annate dei produttori che rappresentano questo territorio da illo tempore come La Pietra del Focolare, Maccario Druigenberg, La Colombiera, Giacomelli e scoprire altre realtà, meno conosciute, con filosofie di produzione tutte particolari come La Ricolla (solo cemento e anfora), Boriassi, Nirasca con il suo Ormeasco, Mannoliti con l’Ambrosia degli Dei rappresentato da Il Moscatello di Taggia, Cà du Ferrà che ha riportato alla ribalta il vitigno Ruzzese (che niente ha a che fare con il Rossese). Tutti assaggi dei quali riferirò le particolarità nei prossimi giorni.

Il Sabato del Vignaiolo FIVI. Il giardino prima dell’evento

Il Sabato del Vignaiolo FIVI. L’evento diffuso organizzato dalle Delegazioni locali della FIVI contemporaneamente in 22 luoghi speciali in tutta Italia: un’occasione unica per incontrare i Vignaioli indipendenti, conoscere i loro vini e i territori dove lavorano quotidianamente. Ho scelto la Liguria. Chapeau!

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