Colle di Bordocheo. Insieme a Barbara Chelini e l'enologo Filippo D'Arrigo

Mi ritrovo a visitare questa eccellente azienda, Colle di Bordocheo, posizionata nel cuore delle Colline Lucchesi, perché invitato da Antonella e Pietro ad assaggiare le ultime vendemmie e un vino misterioso che deve ancora rimanere nel mistero. Mi attengo alle severe disposizioni.

Dico solamente che è il risultato di un progetto portato avanti da Barbara Chelini, la vulcanica proprietaria dell’azienda, insieme al giovane enologo Filippo D’Arrigo.

Dopo diversi tentativi il risultato di questa ricerca, studio, è pronta per debuttare prossimamente nel firmamento dei vini Colle di Bordocheo.

Colle di Bordocheo. Uno dei vigneti

“Siamo una fattoria a conduzione biologica in una zona, le colline attorno a Lucca, dove da sempre prosperano vigneti e oliveti, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e all’intensa luminosità.  Produciamo vino, olio extravergine di oliva e accogliamo nelle nostre strutture chi vuole scoprire e assaporare le bellezze di questo angolo di Toscana”. Questo il biglietto da visita ricordatomi da Antonella, addetta all’accoglienza.

L’evoluzione aziendale di Colle di Bordocheo rispecchia le memorie di un territorio che raccontano di fattorie contadine che nel corso degli anni, sono riuscite ad espandersi verso dimensioni maggiori differenziando le produzioni, dedicandosi in particolare al vino e olio.

Oggi è una delle realtà annoverata tra le eccellenze dell’intera area della Doc Colline Lucchesi.

I numeri

20 ettari di cui 9 vitati, circa 30.000 bottiglie annue suddivise in nove etichette. I vitigni maggiormente coltivati sono Sangiovese lucchese, Ciliegiolo, Merlot, Trebbiano, Vermentino, Chardonnay.

“Diamo spazio ai vini da monovitigno ma amiamo, al tempo stesso, costruire prodotti studiando maniacalmente gli assemblaggi, che siano ricordati con il nome che li contraddistingue creando così un binomio, nome de vino e produttore, da ricordare nel tempo”.

Colle di Bordocheo

Ricordo al giovane Pietro che queste scelte sono maggiormente utilizzate in Alsazia dove addirittura non menzionano nemmeno i vitigni e le percentuali d’assemblaggio, proprio nella convinzione che “è vero che il vino è frutto della terra e dei vitigni adoperati ma è la mano dell’uomo che li produce”. Non celebrare il vitigno o i vitigni all’interno del vino ma l’Uomo che li produce.

Una scelta che obbliga e vincola il produttore, nell’ottica della salvaguardia del proprio nome, ad impegnarsi per rimanere sul gradino delle eccellenze.

Due parole circa il contesto dove si trova Colle di Bordocheo.

Nonostante le modeste dimensioni della Doc Colline Lucchesi la stessa non rinuncia a proporre vini di forte personalità, generalmente ricchi di colore (anche nei bianchi risultando gli stessi con sfumature d’intensità più marcate) e dalla robusta intelaiatura tannica (i rossi). I terreni, misti (argilla, scheletri, sassi con tracce di sabbia) risultano generosi nelle loro dotazioni. Tutto questo si traduce in un buon potenziale di invecchiamento dei vini prodotti.

Gli assaggi

Accompagnato dalle introduzioni di Antonella e Pietro questi i miei assaggi:

– Bordocheo Vermentino 2020. Vermentino 90% e Chardonnay 10%. Vinificazione classica svolta interamente in acciaio a temperatura controllata di 16°, così da poter estrarre tutti gli aromi. L’affinamento avviene sempre in vasche di acciaio per circa 3 mesi , durante i quali la massa resta a contatto con le fecce fini. Dopo l’imbottigliamento il vino viene affinato in bottiglia per un mese. Fresco e immediato. Coinvolgente nelle note agrumate. Ottimo, voto 88/100

– Bianco dell’Oca 2019. Prodotto con uve selezionate manualmente in vigneti particolari. Assemblaggio composto da 45% Chardonnay e 45% Vermentino con aggiunta di 10% di Traminer. Lo Chardonnay viene vinificato sur lies in tonneaux per otto mesi con continui batonnage. Il Vermentino ed il Traminer fermentano e si affinano in acciaio per circa 6 mesi. Il vino viene affinato per 3/4 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.

Percorso complesso che inizia in vigna con le selezioni per continuare in cantina. La mano dell’Uomo qui si fa più delicata. Il floreale e il fruttato si arricchisce di speziature e dettagli aromatici suadenti.  Al palato i rimandi retronasali sbalordiscono. Un bianco da ricordare proprio nel nome. Eccellente, voto 92/100

Colle di Bordocheo, i vini assaggiati

– Sestilia Rosato 2020. Sangiovese 60% e Canaiolo 40% raccolti nei vigneti più bassi e freschi dell’azienda. Diraspatura e pressatura soffice. Il mosto chiarificato viene fatto fermentare a bassa temperatura per preservare il suo bouquet. Affinamento sulle fecce fini per 3 mesi , dopo l’imbottigliamento risposa in bottiglia 3 mesi.

Colore che mi ha colpito visto i vitigni usati a sottolineare l’attenzione nella prima parte di produzione. Profumo  intenso e persistente su note fruttate. Al palato fresco con una buona sapidità. Di facile beva. Buono, 87/100

– Bordocheo Rosso Doc Colline Lucchesi  2019. Tipico assemblaggio della doc Colline Lucchesi, con Sangiovese lucchese , Canaiolo, Ciliegiolo e Merlot. Breve fermentazione alcolica, di circa 10 giorni in acciaio inox a temperatura controllata con rimontaggi.  La soffice pressatura permette al frutto di esprimere tutto il suo profumo.

Struttura moderatamente tannica. La maturazione avviene in vasche inox per circa 6 mesi. Il vino viene poi affinato in bottiglia per almeno 3 mesi prima di essere commercializzato. Una versione di elastica gradevolezza che si beve di slancio. Il classico vino che, messo in tavola, ne vedi immediatamente il fondo. Ottimo 88/100

– Picchio Rosso Doc Colline Lucchesi 2017. Sangiovese 90% e Merlot 10%. Uve provenienti da due vigneti Cru collinari (concetto bordolese). Il Merlot viene vendemmiato prima del  Sangiovese (intercorre circa un mese), La macerazione avviene in vasche inox a temperatura controllata per 15 giorni, l’affinamento in barrique e botte da 10hl per 12/14 mesi e poi in bottiglia per circa 12 mesi prima di essere commercializzato.

Anche questo, nella volontà aziendale, da ricordare con il nome. Amalgama tra dolcezza e sapidità. Non un Cru ma un Gran Cru. Sensualità e vigore. Un gran bel vino. Eccellente 90/100

– Lanario Igt 2018. Un Syrah 100% vinificato in mastelle, dove i chicchi d’uva si trovano interi. Durante la fermentazione vengono svolte follature manuali. Successivamente alla svinatura il vino viene posto in tonneaux di secondo passaggio, dove si svolge la fermentazione malolattica e riposa per 12 mesi circa. Dopo di ché sosta per qualche mese in acciaio prima di essere messo in bottiglia.

Chiudi gli occhi e i profumi intensi ti portano nel Cornas. Energia trascinante al palato e una persistenza aromatica intensa  lunghissima. Eccellente voto 92/100

Infine un delizioso vino da dessert, Quinto 2018, assemblaggio di uve Moscato e Trebbiano con un residuo zuccherino intorno ai 50/60 gr/litro. Frutto di un percorso particolare che lo rende unico nel suo genere. In vigna raccolta dei grappoli in fase di appassimento in diverse occasioni fino alla fine di novembre.

Pressatura e  successiva fermentazione in barrique sur lies per circa dieci mesi. Il processo fermentativo viene interrotto con l’utilizzo del freddo. Nella pratica si usano celle frigorifere. L’affinamento in bottiglia è di almeno tre mesi. Un vino abbinabile ai formaggi e da meditazione. Eccellente!

Colle di Bordocheo. L’olio

L’azienda  produce anche un ottimo olio di oliva extravergine, spremuto a freddo entro 24 ore dalla raccolta di varietà classiche come Frantoio, Leccino e Maurino. Pur nelle mie limitate doti di assaggiatore ho riscontrato un colore dorato, intenso e luminoso.

Profumi gradevolissimi di verdure particolari (melanzane e carciofi). Al palato estrema freschezza e struttura che si traduce in eleganza. L’olio tipico delle Colline Lucchesi. Chapeau!

Colle di Bordocheo, anzi Barbara Chelini, la voglia di fare buon vino e buon olio. Con una determinazione progettuale, accompagnata in questo viaggio da valenti collaboratori, già a partire dall’adesione al biologico e proseguita nell’innato talento di ricondurre il lavoro verso la sontuosa eleganza sviluppando quella sensibilità che fa la differenza. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 30 giugno 2021

Colle di Bordocheo
Via di Piaggiori Basso, 123
55018 Segromigno in Monte – Capannori (Lucca)
Tel/Fax +39 0583-929821

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www.colledibordocheo.com