Baglio di Pianetto. Grégoire Désforges

Nuova vita in campagna e in cantina per Baglio di Pianetto.

Nipote di Paolo e Florence Marzotto, Grégoire Désforges è nato a Parigi e ha vissuto in diverse affascinanti città del mondo, ma quando si è trovato a poter decidere davvero, ha scelto le colline della Piana degli Albanesi, un piccolo grande fazzoletto di terra siciliana dove davvero sta il suo cuore.

«Le vacanze da bambino erano qui, ricordi, sensazioni, profumi, paesaggi. E qui ho voluto tornare per occuparmi dell’azienda agricola e vinicola di famiglia, perché mi sento custode temporale di un valore infinito che ha conquistato molte persone prima di me».

Baglio di Pianetto si trova in contrada Pianetto, al centro delle alture con vista su Palermo, una sorta di anfiteatro montuoso che da Santa Cristina Gela, nella Piana degli Albanesi, si estende fino a Portella della Ginestra. Questa conformazione consente di lavorare ad una viticoltura di altura, con vigneti poco al di sotto dei mille metri di altitudine.

Una vera e propria sfida quella che Désforges ha deciso di intraprendere quando, con l’acquisizione delle quote aziendali, è divenuto proprietario e presidente della tenuta. Ha inoltre deciso di diminuire notevolmente il numero delle etichette portandolo da quasi trenta a una decina per concentrare il lavoro enologico sulle potenzialità dei vitigni autoctoni, sulla composizione dei terreni e sulle forti escursioni termiche.

Baglio di Pianetto. Terroir

La produzione

I vini di Baglio di Pianetto portano con grande identità alla valorizzazione di una linea decisamente siciliana con Insolia, Catarratto, Grillo, Frappato, Nero d’Avola e Syrah. Restano i vitigni di Viogner, fortemente voluti dal Conte Paolo, che continuano a dare eccellenti risultati di piena eleganza e profondo carattere ed anche con qualche anno in più sulle spalle reggono con nobiltà ed energia lo scorrere del tempo.

La scelta di lavorare in biologico con grande attenzione e consapevolezza verso l’ambiente è un tratto distintivo della cantina. Biodiversità e sostenibilità per volere di Costance Marzotto. Autoproduzione della luce e dell’acqua con pannelli fotovoltaici e un laghetto artificiale. Grégoire ha portato anche la micro irrigazione intelligente grazie alle colonnine meteo che controllano i cambiamenti climatici.

Baglio di Pianetto. Il team

Il team

Altro pilastro di Baglio di Pianetto è la certezza che solo una squadra coesa e che si pone i medesimi obiettivi, può dare i risultati migliori.

Ecco quindi l’ingresso di Graziana Grassini per la consulenza enologica, insieme alla gestione quotidiana degli enologi Giuseppe Lo Iacono e Francesco Matesi. La parte agronomica è nelle mani, altrettanto talentuose, di Fernando Schepis. In cantina dirige l’orchestra Gaspare Salvatore Tumminia.

Baglio di Pianetto. Grégoire Désforges con Graziana Grassini e Dante Bonacina

Le decisioni vengono prese al medesimo tavolo cui siedono tutti coloro che hanno responsabilità guidati dallo stesso Gregoire e dall’amministratore delegato Dante Bonacina. Professionisti che contano sul valore del lavoro e sui valori della condivisone di intenti.

«Senza mai dimenticare la strada che il Conte Paolo Marzotto ha disegnato e sulla quale ci ha condotto» ricorda Giuseppe Lo Iacono, da vent’anni enologo di Baglio di Pianetto. E di strada si può ben parlare, perché è proprio percorrendo le strade siciliane sulle quali il Conte correva la Mille Miglia e la Targa Florio alla guida delle sue Ferrari, che scoprì questa terra bellissima.

Gli assaggi

Vini più moderni e definiti sono l’obiettivo enologico, grazie anche ad un vigneto sperimentale per lavorare su undici varietà promettenti. «Risultati interessanti che, a breve, potranno portare nuovi vini» ammettono senza aggiungere mezza parola in più. Per ora ci godiamo, e ne siamo felici, di eccellenti sorsi come quelli che regala ViaFrancia bianco 2023 un blend di Insolia, Grillo, Catarratto e Viogner, con un piccolo passaggio in legno e surmaturazione.

Baglio di Pianetto. La tenuta

Intensa componente aromatica, carattere deciso, nota acido amaricante davvero intrigante. Equilibrio, intensità e freschezza.

Baglio di Pianetto. Viafrancia

Colpisce con il medesimo impatto anche il rosso di Nero D’Avola e Syrah dal nome ViaFrancia Rosso. Nobile, espressivo, a tratti austero, ma aperto e vero.

Da non perdere anche il Catarratto in purezza, espressione ben riuscita del non semplice tratto del vitigno, a volte brusco, ma qui domato con destrezza.

Notevole il Passito da Moscato, si chiama “Èra Passito” e Dante Bonacina così lo descrive: «Espressione autentica della visione enologica di Baglio di Pianetto, passito d’altura che unisce la raffinatezza delle uve Moscato alla freschezza dei vigneti montani».

Baglio di Pianetto. Fermata 125

Grégoire sarà capace di compiere un ottimo percorso dando forza ed eleganza ai vini del nonno.

Lo dice la sua convinzione, con quella “leggerezza un poco francese” che traspare dalle sue parole mentre volge lo sguardo su quello che diventerà un raffinato boutique Wine hotel con tutto ciò che serve per godersi un paio di giorni tra i vigneti.

Poi gira la testa dall’altra parte e indica una collina: «La sto comprando per costruire casa mia e vivere qui» e la luce nei suoi occhi non ha bisogno di altre parole.

Andrea Radic