’15 sta per vendemmia 2015. Febbraio 2019 e precisamente dal 1 al 4, la tradizionale Anteprima Amarone. Quest’anno un grande clamore ha accompagnato il debutto vendemmia 2015.
A provocarlo sono stati i sorrisi dei produttori. “L’Amarone 2015 ha raggiunto la sua piena eleganza, maturità, stile aromatico e gustativo delle migliori annate”. È stata Olga Bussinello, direttore del Consorzio di Tutela Vini Valpolicella. “In altre parole è una vendemmia da ricordare grazie ad una combinazione di condizioni climatiche ideali occorse nell’anno”.
IL RISCATTO
Dopo una vendemmia problematica come la ’14, quella presentata in questi giorni, considerando che più dei 68 campioni analizzati facevano parte di campioni di botte, non può che migliorare confermando quanto fin qui affermato.
E nel camminare tra i tavoli degli espositori, oltre i sorrisi, ho colto la gioia di chi è cosciente di presentare un prodotto d’eccellenza.
Mi ha affascinato il rapporto con loro, con i vignaioli, con i loro volti alla ricerca di cosa l’incanta.
Mi sono chiesto: è più il sogno o la determinazione ad averli portati a questo livello con la vendemmia 2015?
Credo entrambi, l’insieme delle due cose. Restare fedeli ai propri sogni è coraggio estremo. La determinazione è la conseguenza pratica dei propri desideri fino a concepire la propria passione, un mestiere.
A margine di una delle annate più promettenti degli ultimi decenni è stato fin troppo facile parlare di numeri. 24 mila euro per il prezzo delle uve a ettaro: un super-prezzo. Per un giro d’affari di circa 600 milioni d’euro complessivo. 3.000 partecipanti, 200 giornalisti ed esperti internazionali, 65 aziende presenti con 68 campioni. Chiusura con il massimo dei voti.
IL RISVEGLIO
I dati relativi alla vendemmia 2014 avevano di fatto rallentato il posizionamento internazionale e cambiato le strategie di promozione dell’annata verso un Amarone stranamente, inaspettatamente, pronto e da bere senza ulteriore invecchiamento. Oggi , sotto i riflettori della già proclamata eccellente annata 2015, si torna a parlare di storia, cultura, qualità nonché d’impatto economico, sostenibilità, formazione. Invertire da subito quel meno 4,6 dell’imbottigliato per effetto della “povera annata 2014”. Insomma il “risveglio dell’Amarone” targato ’15.
GLI ASSAGGI ‘15
La sorpresa davanti al primo campione presentato all’assaggio. L’euforia dopo averlo fatto volteggiare nel bevante, aver colto la complessità olfattiva, nell’aprirlo e nello scoprire il suo contenuto al gusto. Queste le emozioni che l’Anteprima ha voluto raccontare.
Inevitabile, nel proseguo degli assaggi, le emozioni, ricordi di eccellenze di altre annate, gioie e sensazioni non solo emotive ma anche epidermiche. Nel calice ho sentito, assaggio dopo assaggio, l’impegno, dedizione, costanza e disciplina.
Il grande impegno dei semplici vignaioli, dell’equipe di esperti, dei professionisti dell’enologia che si sono tutti operati a far grande questa vendemmia ’15.
Dei 68 campioni presentati ne ho scartati 5. Dai rimanenti 63, se pur è stato difficile continuare la selezione, ne ho estrapolato 22. I miei Top dei quali scriverò a parte.
Questi 22 campioni se pur evidenziandosi per microclimi diversi hanno espresso intensità dai tratti vellutati, fornendo potenza corredata da un profilo elegante, di notevole complessità aromatica, dal sorprendente potenziale di mineralità ed espressione di interminabile lunghezza.
Il consiglio? Appena uscirà sul mercato la vendemmia ‘15 è d’obbligo fare le scorte e dimenticarle in cantina. Chapeau!
Urano Cupisti
I 22 PRESCELTI
Accordini Stefano, Armani Albino, Bertani, Camerani Marinella, Capurso, Cesari Gerardo, Corte Figaretto, Degani, Flatio, I Tomasotti, Ilatium, La Collina dei Ciliegi, Zyme, Recchia, San Cassiano, Santa Sofia, Secondo Marco, Selùn, Tenuta Chiccheri, Zeni 1870, Monte del Fr, Cubi Valentina.