Alma. Premio MAM

Nella splendida cornice del Teatro Regio di Parma sono stati premiati 23 nuovi Maestri d’Arte e Mestieri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità, legati alla enogastronomia e all’ospitalità italiana.

Nel cuore della Food Valley, Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana aperta nel 2004 a Colorno, ha anche festeggiato i 20 anni di attività, da cui sono usciti oltre 14.000 allievi.

Da una parte quindi c’è stato il MAM, ideato in collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, che a cadenza biennale celebra il mondo artigiano dal 2016.

La quinta edizione ha avuto una doppia premiazione: il 29 settembre a Venezia con l’investitura di 40 Maestri per le Arti Decorative, e ieri a Parma con i 23 del mondo della gastronomia, selezionati e premiati proprio da ALMA.

I premiati

I Maestri sono stati suddivisi in tre aree: produzione, trasformazione e ristorazione. La prima ha visto 8 premiati: Filippo Drago (grani e cereali, Sicilia), Alberto e Giuseppe Rosso (frutticoltura, Piemonte); Bruno Sodano (ortaggi e legumi, Campania); Eleonora Noris Cunaccia (botanica ed erbe officinali, Trentino); Francesco Pellegrino (olivicoltura, Sicilia); Mario Pojer (viticoltura, Trentino); la famiglia Paternoster (apicoltura, Trentino) e Pino Spanu (allevamento, Sardegna).

Passando alla trasformazione: Dino Ligorio (pastificio, Puglia); Massimo Cifarelli (arte bianca, Basilicata); Luigi Biasetto (pasticceria, Veneto); Enzo Coccia (pizzeria, Campania); Luigi Caccamo (norcineria, Calabria); Sergio Motta (macelleria, Lombardia); Vittorio Beltrami (arte casearia, Marche); Stefano Guizzetti (gelateria, Emilia-Romagna); Cristina Quattrone (cioccolateria, Calabria) e Gianni Capovilla (distilleria, Veneto).

Alma. Tecniche di cucina

Infine la ristorazione: Valeria Piccini (cucina, Toscana); Peppe Guida (ospitalità, Campania); Gabriele Gorelli (sommellier, Toscana); Massimo Raugi (sala, Piemonte) e Luca Gargano (miscelazione, Liguria).

Durante la cerimonia, condotta dal noto volto tv Gerry Scotti, sono stati conferiti anche due premi speciali. La giornalista e scrittrice americana Faith Willinger si è aggiudicato quello alla carriera, per la «promozione della cultura enogastronomica italiana»; Ilaria Cappuccini (influencer e sommelier) con l’ex ciclista professionista Nicola Bagioli e Arianna Dell’Agostino (ideatori dell’utilizzo in cucina del Lavéc, la pentola in pietra ollare) hanno invece conquistato il premio Allievo d’Arte e Mestiere dedicato ai giovani talenti che si sono distinti anche per il valore della comunicazione.

Un evento d’eccezione, quello andato in scena al Regio, organizzato con il prezioso supporto di Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, l’ente che racchiudere le 6 filiere della Parma Food Valley: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, pasta (Barilla), latte (Parmalat), pomodoro (Mutti e Rodolfi) e alici (Delicius, Rizzoli e Zarotti). Oltre allo sponsor tecnico RISO, la media partnership di Eccellenza Italiana e al supporto creativo dello studio Rampello & Partners.

Al termine non poteva mancare una degustazione delle eccellenze del territorio, firmata da alcuni dei più prestigiosi Maestri d’Arte e Mestiere delle precedenti edizioni, con il contributo dei Consorzi di Tutela di tre Dop conosciute in tutto il mondo: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello.

L’anniversario Alma

Ma la cerimonia è stata anche l’occasione per celebrare i 20 anni di ALMA. L’illustratore Gianluca Biscalchin ha realizzato un’opera esclusiva dedicata al ventennale, grazie alla collaborazione con Adecco che ha condiviso i valori fondanti della Scuola tra inclusione, impegno e passione nella creazione di questo progetto.

Alma. Laboratorio

Per l’occasione sono stati ribaditi i numeri della Scuola. Una storia iniziata il 12 gennaio 2004 nella splendida sede della Reggia di Colorno con 17 allievi e arrivata lo scorso anno a totalizzare 889 studenti (di cui 186 internazionali) spalmati su un’offerta didattica di oltre 20 corsi. Più in generale sono stati 14.484 di 80 nazionalità diverse i ragazzi usciti da ALMA in questi vent’anni, sfruttando uno spazio da 5.200 metri quadrati e una biblioteca di oltre 15mila volumi.

Un prestigio che ha poi trovato riscontro nel mondo del lavoro (circa il 95% di occupati entro 6 mesi dal diploma), anche grazie alle 700 strutture partner legate all’ospitalità. E nel periodo post Covid, la caccia al personale è letteralmente esplosa.

Se infatti nel 2019 il 30,5% degli allievi era già occupato prima della fine del corso, nel 2023 si è registrato un vero e proprio boom arrivando addirittura all’81%. Più in generale, le richieste arrivano dall’Italia (84%) con una predominanza dell’alta ristorazione (36%), seguita da laboratori di pasticceria (18%) ed hôtellerie (14%).