Pisa Convegno sulle Frodi Alimentari. I Relatori. Foto di Giorgio Dracopulos

Voglio affrontare un problema che è una vera “piaga” per il “Settore Agroalimentare Italiano”: le falsificazioni.

L’Italia è il Paese Europeo più ricco di biodiversità, sia vegetale sia animale, anche se a causa della densità della popolazione, insieme ad altri fattori, corriamo il rischio di mettere in crisi tale “paradiso”.

La nostra Nazione ha il primato nel Mondo per il numero di prodotti Alimentari ufficialmente classificati con le varie Denominazioni di Qualità (818 tra DOP – Denominazione di Origine Protetta, IGP – Indicazione Geografica Protetta, SGT – Specialità Tradizionale Garantita), senza considerare poi la miriade di produzioni di eccellenza che non hanno ancora raggiunto tali traguardi.

Siamo in possesso del cibo più ricercato al Mondo ma non siamo i primi nelle esportazioni.

Secondo i dati più aggiornati tra il 2007 e il 2017 il nostro Valore di Export è salito da 22 a 41 Miliardi di Euro. Sembra molto, ma in Europa siamo soltanto in quinta posizione. La prima è l’Olanda che con solo 34 Denominazioni ha fatturato nel 2017 circa 87 Miliardi di Euro.

Mi sembra lapalissiano che qualcosa non funzioni nel nostro “Made in Italy” agroalimentare.

Sarebbe troppo lungo affrontare tutte le analisi che sono state fatte su tale problema vista la quantità di fattori e sfaccettature che possono essere causa di tale fatto.

L’Italian sounding

Pertanto voglio prendere in considerazione soltanto il problema dell’Italian Sounding, ovvero tutto ciò che viene recepito a livello Mondiale come una “Tipicità Italiana”.

L’Italianità è sicuramente un richiamo per tutti che unisce oltre alla bontà anche qualità, naturalezza, stile, gusto e cultura.

Per dare una grandezza del valore all’Italian Sounding agroalimentare nel Mondo si potrebbe indicare una cifra più che doppia della nostre esportazioni, ecco che si scopre che la differenza è fatta da falsi prodotti Italiani.

Ogni anno oltre un miliardo di persone acquistano nel Mondo qualcosa di Italiano, ma in due casi su tre comprano inconsciamente dei falsi.

Il panorama è dei più ampi e fantasiosi, si può partire dalle decine di migliaia di Ristoranti, sparsi in ogni dove, che si definiscono Italiani ma che di questa Italianità non se ne trova traccia, ai veri e propri giochini di parole simili (come il super noto formaggio “parmesan” oppure il vino “barollo”) o alle etichette accattivanti illustrate da monumenti tipo il Colosseo o la Torre di Pisa.

Un vero e proprio carnevale dannoso e fraudolento che ruba alla nostra Nazione anche circa 300.000 posti di lavoro.

Un megagalattico danno considerando anche tutte le sofisticazioni che avvengono anche sul suolo Patrio.

Il Convegno

In funzione di tale fatto la Confesercenti Toscana Nord ha voluto dedicare una prima giornata al  “Convegno sulle Frodi Alimentari”.

L’Evento si è svolto, Giovedì 11 Ottobre 2018, presso l’accogliente complesso delle Officine Garibaldi di Pisa, ubicate in Via Gioberti 39.

Miria Paolicchi, Simone Romoli, Stefano Campazzi. Foto di Giorgio Dracopulos

La Prima Sessione, rivolta agli Studenti della Scuole Superiori e dell’Università, si è tenuta la Mattina, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, ha visto gli interventi di Stefano Campazzi, Coordinatore di “Pisa Quality Restaurant”, e Valter Ballantini in qualità di Consulente della “Confesercenti Toscana Nord”.

La Seconda Sessione, nel Pomeriggio, dalle ore 15:00 alle ore 18:30, rivolta non solo agli addetti del Settore Agroalimentare, ha visto intervenire una nutrita rappresentanza di super esperti coordinati e presentati da Simone Romoli  Responsabile Area Pisana “Confesercenti Toscana Nord”:

– Il Direttore Generale di “Confesercenti Toscana Nord”, Miria Paolicchi, ha aperto i lavori portando il saluto dell’Associazione;

– Stefano Campazzi, Coordinatore di “Pisa Quality Restaurant”, ha affrontato l’argomento “I tempi cambiano: l’importanza della formazione”;

– Giovanni Goglia, Direttore dell’Ufficio dell’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) con competenza Territoriale sulle Regioni Toscana e Umbria, Ufficio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, ha ampiamente e dettagliatamente descritto “L’attività di controllo dell’ICQRF sui prodotti a denominazione registrata”;

– Emore Magni, Direttore del Consorzio Prosciutto Toscano, ha illustrato “La tutela delle indicazioni geografiche in Italia e nel Mondo: l’esperienza del Prosciutto Toscano DOP”;

Giovanni Goglia e Giorgio Dracopulos. Foto di Giorgio Dracopulos

– Massimo Malnerich, Ispettore del Consorzio Salumi DOP, ha spiegato “Il sistema dei controlli, la normativa di riferimento e il ruolo dei Consorzi: l’attività dell’Istituto Salumi Italiani Tutelati”;

– Giusj Polizzi, Dirigente Veterinario dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, ha chiarito le “Strategie Europee sul contrasto delle frodi alimentari”;

– Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa, ha voluto sottolineare “L’importanza dell’enogastronomia e delle certificazioni di qualità per le Terre di Pisa”.

Alla fine, dopo i ringraziamenti, Simone Romoli ha invitato tutti i presenti a una Degustazione di Prodotti Tipici preparati appositamente da alcune Ditte (Il Crudo – Panineria e Vineria – Panificio Borelli – Azienda Vinicola Marzocchi) che avevano allestito dei tavoli all’uscita della Sala Convegni.

Che altro dire su questo interessantissimo “Convegno sulle Frodi Alimentari” organizzato dalla Confesercenti Toscana Nord, sennonché sottolineare l’estremo interesse di tutto il pubblico presente che, alla fine, è stato anche certificato dagli “Attestati di Partecipazione Nominali” consegnati a tutti.

Giorgio Dracopulos

http://www.confesercentitoscananord.it/it/home/#.W8X52Hszbcs