Natura e Uomo la caratterizzano
L’acqua tumultuosa del fiume Adige, il vento che spira da sud proveniente dal Lago di Garda, l’Ora, e il vento da nord lungo la vallata dell’Isaar rappresentano quel mix di elementi che costituiscono parte del terroir in quei vigneti intorno all’abitato di Settequerce appena fuori dalla periferia di Bolzano.
Area dove la presenza della vite risale al periodo dei Reti (oltre 2000 anni fa) che, divenuto popolo stanziale, iniziò a coltivarla iniziando la secolare attitudine alla coltivazione della vite, al raccogliere l’uva, a fare vino. Ancora non esistevano le teorie filosofiche di Rudolf Steiner ma il conoscere,studiare, seguire i ritmi e tempi della natura con le particolari influenze delle fasi lunari, sì. La primordiale agricoltura bio-dinamica.
E dopo duemila anni?
L’area della Val d’Adige interessata presenta terreni di natura diversa con altitudini che vanno dai 250 mt ai circa 600 mt, con escursioni termiche notevoli che consentono nei mesi estivi di avere notti fresche permettendo le condizioni ottimali per i vitigni coltivati. Porfido e quarzo a Settequerce, argilloso e sabbioso ad Appiano Monte e Gries.
“ Ho la fortuna e il privilegio di portare avanti questa preziosa eredità lasciata dai miei avi. Kornell significa per me terra natia, tradizione e storia. La nostra tenuta deve poter significare lo stesso anche per i nostri figgli e per le generazioni future”.
A parlare è Florian Brigl l’attuale proprietario della Weingut Kornell di Settequerce.
Natura e Uomo, il perfetto connubio che caratterizza la Weingut. Natura rappresentata dai terreni, microclima, vitigni e uomo come anima del lavoro e il risultato sono i vini.
Pinot Bianco, Sauvignon Blanc e Gewurztraminer quelli a bacca bianca e Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon e Lagrein a bacca nera.
Ho incontrato Florian Brigl durante un evento organizzato dai Vignaioli dell’Alto Adige (Freie Weinbauern Sud Tirol), una organizzazione che raccoglie una novantina di piccoli produttori appassionati che si dedicano in prima persona alla produzione dei propri vini, in tutte le fasi, dalla coltivazione alla promozione e vendita.
Nove vini, nove assaggi di cui quattro particolari le cui note di degustazione riporto qui a seguire:
Cosmas 2015 Sauvignon Blanc. Il Sauvignon Blanc tipico dell’Alto Adige. Riflessi verdognoli si apre all’olfatto su sentori aromatici, di frutta matura e peperone verde. Al palato si rileva una acidità gradevole e una nota amrcata minerale. Retrolfattivi in linea con i nasali. Ottimo voto 89/100
Eich 2015 Pinot Bianco. Giallo paglierino luminoso si apre al naso su floreali bianchi e fruttati che ricordano le mele della val d’Adige, con un finale speziato. Al palato ottima la vena fresco-sapida supportata da polialcoli notati in abbondanza al visivo. Pinot Bianco elegante. Ottimo 89/100.
Greif 2015 Lagrein. Il Lagrein tipico di questa parte della Provincia di Bolzano. Rubino scuro, intenso con lampi violacei. Ruota nel calice mettendo in risalto la sua corposità rilasciando glicerine a non finire. Naso fruttato su base di more mature e cioccolato amaro. Palato in linea con il visivo e olfattivo. Equilibrio tra la freschezza-sapidità e i polialcoli. Tannini giovani ma con il passo elegante. Rasenta l’Eccellenza. Ottimo 89/100
Staves Lagrein 2013 Riserva. Aggiungo alla descrizione precedente un naso più complesso soprattutto nei terziari con una nota di tabacco in evidenza. Al palato tannini ormai nobili per una beva elegante. Eccellente 91/100
Gli altri assaggi in pillole:
Damian 2015 Gewurztraminer. Voto 87/100
Zeder 2015 Merlot Voto 87/100
Marith 2015 Pinot Nero Voto 86/100
Staves Merlot 2013 Riserva
Staves Cabernet 2012 Riserva 89/100
Riscrivere gerarchie qualitative, costruire quell’indipendenza necessaria per crescere, interpretare il vino altoatesino partendo dallo studio del terroir. Weingut Kornell, Natura e Uomo.
Urano Cupisti