Parte di Sicilia nel bicchiere

“I vini sono il riflesso dell’orgogliosa terra siciliana e del Mar Mediterraneo che la circonda. L’eleganza e la complessità sensoriale, la tipicità territoriale che caratterizzano i vini nascono dall’amore, dall’abilità e dalla pazienza con cui sono coltivate le vigne”.

È iniziato così il mio approccio, avvicinamento al tavolo n. 72 durante l’Evento annuale Vini d’Autore – Terre d’Italia svoltosi nel maggio scorso a Lido di Camaiore. Un approccio, avvicinamento dovuto alla mia ricerca di aziende rappresentative di territori a volte relegati ad essere rappresentati solo dai grandi nomi correnti.

Eppure realtà come VIVERA, con i suoi 45 ettari circa di cui 37 coltivati a vigneti ed il resto ad uliveti,  dislocati in tre zone differenti rappresentative della Sicilia oleovitivinicola, ricopre a pieno titolo il ruolo di ambasciatrice del vino e olio siciliano.

La titolare Loredana Vivera ha continuato nel farmi partecipe per la conoscenza aziendale. “È a Corleone, in provincia di Palermo, che sono nati  i primi vigneti della mia famiglia. Oggi gli ettari sono 27, tutti coltivati a spalliera, cordone speronato producendo uve pregiate da varietà internazionali quali Cabernet Sauvignon, Chardonnay e varietà autoctone come Nero d’Avola, Catarratto e Inzolia”.

Altrove e A’mami sono stati i due vini pronti per la degustazione.

Altrove 2015. Chardonnay, Catarratto e Inzolia. Un bianco fresco e sapido di buona beva, fedele rappresentante del territorio della valle del fiume Belice. Inox per una fermentazione controllata 14°-16°, affinamento sui lieviti per 3 mesi. Paglierino lucente, toni olfattivi su floreali e fruttati con un finale di media persistenza. Buono Voto 85/100

A’mami 2012. Carricante e Chardonnay. Le uve provengono sia da Corleone che da Contrada Martinella sull’Etna. Un bianco siciliano. Fermentazione in inox e permanenza sui lieviti per circa 10 mesi. Paglierino, sentori di mela e frutti tropicali con note vegetali. Buona la vena fresco-sapida con un finale medio consistente. Ottimo voto 87/100

Contrada Martinella. Tenuta sull’Etna. “La contrada Martinella si trova nel versante nord-occidentale dell’Etna e si estende su 12 ettari ad un’altitudine di 550-600 metri s.l.m. Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e il Carricante sono i vitigni con i quali produciamo l’Etna Rosso e Bianco”.

Martinella e Terra dei Sogni gli altri due vini pronti per la degustazione

Etna Rosso Martinella 2011. Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio Percorso in cantina da grande rosso da mantenersi nel tempo. Fermentazione per circa 10 giorni in inox, trasferimento in barriques per circa 12 mesi e ulteriore affinamento in bottiglia. Rubino con ottima concentrazione. Ventaglio olfattivo che ha spaziato dal floreale maturo (rosa e peonia) al frutto rosso piccolo (ribes) per poi aprirsi su note speziate e chiudere con un finale ferroso. Sorso vigoroso con tannini vellutati ben presenti e finale persistente. Ottimo Voto 89/100

Terra dei Sogni 2013. Cabernet Sauvignon, Syrah e Nerello Cappuccio Le uve provengono sia da Contrada Martinella che da Corleone. Un rosso rappresentativo delle varie anime viticole aziendali. Percorso in inox con un 20% di vino passato in barriques. Rubino intenso, Olfatto ampio e fine, con sottobosco e speziatura leggera. Al palato equilibrato con tannini di buona struttura. Ottimo Voto 87/100

Loredana ha continuato con precisare che: “Nel 2002 la realizzazione di un sogno e di un progetto. Il sogno di acquistare una Tenuta sull’Etna, il progetto di costruirvi una cantina , circondata da vigneti, dove produrre le eccellenze siciliane”.

Dall’assaggio dei vini ho potuto constatare che gli obiettivi sono stati raggiunti.

Dimenticavo: la coltivazione è da alcuni anni a conduzione biologica.

Vivera, parte di Sicilia nel bicchiere.

Urano Cupisti