Quando si parla della Toscana vitivinicola i nomi che ritornano come un eco infinito sono:
Chianti Classico contraddistinto dal marchio Gallo Nero; l’altro Chianti nelle sue innumerevoli e diverse realtà tutte racchiuse nel Consorzio Vino Chianti anche detto Chianti Lovers, Rosso e Brunello di Montalcino, Rosso e Nobile di Montepulciano, Bolgheri.
Esistono poi le zone vitivinicole dell’Altra Toscana, quella meno conosciuta, che esprimono “talenti vinicoli” di tutto rispetto come:

Colli Apuani, Colline Lucchesi, Garfagnana, Montecarlo, Carmignano, Terre di Pisa, Montescudaio, Val di Cornia, Isola d’Elba, San Gimignano, Valdichiana, Cortona, Monteregio, Montecucco, Scansano, Val d’Orcia, Capalbio ed altre ancora.
È tra quest’ultime che sono stati individuati otto campioni rappresentativi non solo di precise aree vinicole. ma capaci di raccontare otto storie diverse, scritte dai rispettivi produttori. Ne è uscito un puzzle interessante, stimolante, curioso ed infine altamente didattico.
La location adatta, gli amici degustatori di sempre e il colorato affresco vinicolo dai connotati commoventi ha preso forma e sostanza.

Questa la degustazione
Focerosso 2021, Luciano Baldiati. Viitigni: Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese. Zona Colli Apuani (MS). Vinificazione e affinamento: macerazione con le bucce in vasche di acciaio inox, maturazione in barriques di rovere di allier 40% nuove, 30% di secondo passaggio, 30% di terzo passaggio, per 12 mesi. Dopo la decantazione naturale imbottigliato e rimasto in bottiglia per cinque mesi. Non filtrato. Il mio giudizio: Ottimo, voto 88/100;
Cabernet Franc 2018 La Fralluca. Zona Suvereto, Val di Cornia (LI). Sentori di frutta rossa come ribes, fragola e lampone. Fine ed elegante. Una trama accurata di tannini levigati che si è sviluppata gradualmente, alimentando il corpo e l’intensità del sorso. Esauriente percezione sapida, lungo epilogo balsamico e fruttato. Fermentazione in acciaio per poi maturare 18 mesi in barrique di rovere francese. Il mio giudizio: Eccellente, voto 90/100;
Canaiolo 2013 Castello della Paneretta. Monsanto, cuore del Chianti Classico fiorentino (FI). Se pur zona di serie A, il campione è stato scelto per l’unicità del vitigno vinificato in purezza. Rosso profondo con note violacee, naso fruttato, dolce e suadente. Caldo e morbido all’assaggio, con una lunga chiusura di spezie dolci. Le uve macerano in serbatoi di acciaio inox per 5 giorni, per poi maturare lentamente in barriques nuove per due anni. Per una precisa filosofia aziendale, si allevano solo vitigni autoctoni che danno vita a otto vini identitari, fortemente espressivi di uno dei terroir più affascinanti e rinomati di tutto il panorama enologico mondiale. Il mio giudizio: Eccellente, voto 90/100;
Elba Sangiovese Lazarus 2020 Valle di Lazzaro. Isola d’Elba (LI). Rubino. Al naso è risultato ampio e di buona intensità; sono emersi, in particolare, sentori di piccoli frutti rossi e note floreali. Al palato si è rivelato di buon corpo e di gradevole persistenza. Dopo la vendemmia effettua la fermentazione alcolica e malolattica in acciaio. Resta alcuni mesi in barrique prima di essere messo sul mercato, almeno due anni dopo la vendemmia. Il mio giudizio: Ottimo, 89/100;
– Montecucco Sangiovese Riserva Poggio Lombrone 2018 ColleMassari. Cinigiano (GR). Rosso rubino scuro, al naso è risultato complesso, pulito, fine e avvolgente: aromi di marasca e viola con una dolce speziatura prima di una gradevole sensazione minerale (vulcanica). Al palato ricco, succoso, ben equilibrato tra tannicità ed acidità. La vinificazione in tini troncoconici e la successiva maturazione in grandi botti portano ad un vino morbido sostenuto da un’acidità mai eccessiva. Il mio giudizio: vino di grande stoffa e longevità. Ottimo, voto 89/100;

Varietà Antiche Anfora 2020. Azienda Ottomani. Canaiolo Nero, Colorino, Ciliegiolo e Malvasia Nera in proporzioni 40-30-15-15. Siamo a cavallo tra le due zone Docg Chianti Classico e Chianti (FI). Uve provenienti dai vigneti posti fra Impruneta e Strada in Chianti, a cavallo delle due Docg Chianti Classico e Chianti, condotti rispettando i dettami dell’agricoltura biologica, su suoli calcarei con presenze di argille e scheletro. Vendemmia manuale selezionata, il 20% delle uve rimane a grappolo intero (con i raspi), fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce che si protrae fino a primavera, circa sei mesi, in anfore di terracotta di Impruneta. Segue imbottigliamento senza utilizzo di filtrazioni e coadiuvanti.
La bottiglia che ha fatto chiacchierare tutti i presenti. Il mio giudizio: affascinante per la sua diversità, incuriosente per la complessità olfattiva, stimolante al palato per la sua difformità e “il fuori dagli schemi”, alla fine rientrante in quei vini che definisco “indecifrabili”, che non si riescono a capire, incomprensibili, enigmatici. Senza voto!
Vigna Cattiva 2020. Azienda Terreno. Merlot 100%. Radda in Chianti (SI). Vigneti in Volpaia, Radda in Chianti. Scelto per la sua unicità. Fermentazione a temperature controllata per 30 giorni, rimontaggi e delestage durante la fermentazione. Affinamento: 1 anno in botti da 10 hl di rovere francese e minimo 3 mesi in bottiglia. Note di frutta rossa matura, mora, mirtillo che si mescolano a sentori di sottobosco e speziature di vaniglia, tabacco. Al palato ha presentato una buona struttura, un corpo lineare sottolineato da una gradevole freschezza e acidità, con un tannino elegante e fine. Il mio giudizio: Ottimo, voto 89/100;
Carmignano 2020 Terre a Mano Bacchereto. Carmignano (PO). Vinificato in cemento e affinato in botte grande. Di bella progressione al naso con sentori di frutta rossa matura, cuoio, tabacco dolce e liquirizia. Al palato è risultato potente, elegante, morbido, fresco e persistente. È prodotto con una base importante di Sangiovese e un saldo di Canaiolo nero e Cabernet Sauvignon, da secoli presente nelle vigne del territorio. L’affinamento in botte grande, permette al vino di acquisire la giusta armonia espressiva conservando gli aromi fruttati dell’uva matura, arricchiti da sfumature vegetali e da eleganti aromi terziari. Il mio giudizio: Eccellente, voto 90/100.
Urano Cupisti
Assaggi effettuati presso l’Osteria Le Terme di Massaciuccoli (LU) il 5 marzo 2025