Vinchio e Vaglio Serra, due paesi dirimpettai che dominano una valle comune, aree sommamente vocate alla produzione di Barbera. Perché non dare una risposta ad una situazione di mercato estremamente punitiva per il lavoro contadino fino agli anni Sessanta?

Nacque così l’idea di 19 produttori di vino di associarsi nel 1959 dando vita a quella che, nel tempo, sarebbe diventata una delle più grandi Cooperative piemontesi: Cooperativa di Vinchio Vaglio.

E per non far torti a nessuno scelsero di costruire la cantina in località San Pancrazio, a cavallo del confine tra i due Comuni.

Vinchio Vaglio. Fronte cantina

Ritorno a Vinchio Vaglio

Per me un gradito ritorno a visitare parte dei “Nidi del Monferrato”, i “Bricchi”, i colori “grigio-bruni” dei terreni, gli impianti di tanti vitigni autoctoni, ma soprattutto gustare la piramide della qualità di quei Barbera simbolo del Monferrato.

Era il 13 luglio del 2019 quando in occasione del 60° anniversario della Cantina, mi ritrovai, per la prima volta, in questa valle (https://corrieredelvino.it/primopiano/viticoltori-associati-vinchio-vaglio-serra-sessantanni-ben-portati/).

Era d’estate e fu faticoso degustare all’aria aperta le Barbere sulla collina del mare verde della Sarmassa in compagnia del compianto Direttore Ernestino Lajolo.

Il giorno 25 febbraio di quest’anno tutt’altro ambiente. Degustazione nella sala climatizzata appositamente preparata per un “revival” di nuove e vecchie annate.

Vinchio Vaglio. Inox

Il “Rubino di Vinchio”, così è chiamata la Barbera da quelle parti, rappresenta circa il 70% della produzione totale. Seguono Nebbiolo, Dolcetto, Ruché, Albarossa, Grignolino, Arneis, Cortese, Moscato, Brachetto, Freisa e Bonarda piemontese senza dimenticare gli “internazionali” Pinot Nero, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Viognier. Tutti provenienti dalle vigne degli attuali 162 soci conferitori (i soci totali sono 192).

Per la cronaca la Cantina opera anche per conto terzi, svolgendo sia le vinificazioni che l’imbottigliamento di prodotti di viticoltori non associati. Del resto un impianto del genere, per essere sempre efficiente e rinnovarsi nel corso dei tempi, deve ottenere risorse al di fuori di quanto prodotto con il proprio marchio.

Barbera, la piramide della qualità

Perfezionata dall’enologo Giuliano Noè, vede alla base, molto allargata, Il Piemonte DOC Barbera, su cui poggiano le DOCG Barbera d’Asti, Barbera d’Asti Superiore, Nizza e Nizza Riserva.

Vinchio Vaglio. Indicazione per i nidi

Vigne Vecchie

Le vigne vecchie che fanno della Barbera una nobile signora. Dalla necessità di salvare i vigneti storici nacque negli anni ’80 un programma che ha portato a Vigne Vecchie da vigneti di oltre 50 anni. Selezione delle uve migliori e una linea di produzione dedicata con affinamenti in legni scelti ad hoc. Risultato: intensi profumi, colore rosso rubino impenetrabile, sapore pieno e morbido, insomma un grande vino.

Vinchio Vaglio. Tovaglietta

Una, cento, mille Barbera

Frutto di severe selezioni in vigneto e di cure maniacali in cantina, capaci di raccontare le eccellenze di un territorio e creare emozioni che solo i grandi vini sanno suscitare.

A proposito di emozioni. Eccone 7 scelte tra i migliori assaggi:

– Sorì dei Mori 2020. Barbera d’Asti Docg. Barbera 100%. Percorso in inox dove svolge anche la malolattica. Tre mesi di affinamento in bottiglia. Vino d’ingresso, di facile beva. Aromi floreali ed intenso sentore fruttato. Al sorso buona acidità e sapidità sorretta da diffusi polialcoli. Trama tannica non invasiva. Buono, voto 86/100;

– I Tre Vescovi 2019. Barbera d’Asti Superiore Docg. Barbera 100%. Percorso di vinificazione in inox dove svolge anche la malolattica. Affinamento in legni da 75hl e barriques dove riposa per 12 mesi. Ulteriore affinamento in vetro per 6 mesi. Già dal colore si capisce che nel bevante c’è una barbera che ha un’altra storia da raccontare.Naso complesso su sentori floreali e fruttati per poi aprirsi a terziari dove il pepe, tabacco e vaniglia si susseguono. Al palato il sorso è equilibrato con una persistenza adeguata. I tannini, ancora del tutto non domati annunciano un lungo percorso. Ottimo, voto 88/100;

Vinchio Vaglio. Barriccaia

– 50 Vigne Vecchie 2019.  Barbera d’Asti Docg. Barbera 100%. Stesso percorso del precedente per poi affinare in inox e cemento. 6 mesi di bottiglia. Fruttato su tutto. Estratto bene. Al palato ancora frutta dai retro-nasali. Una barbera particolare che sfiora l’eccellenza. Ottimo, voto 89/100;

– Vigne Vecchie 2017.  Barbera d’Asti Superiore Docg. Barbera 100%. Stesso percorso dei precedenti fino all’affinamento che avviene parte in barriques e parte in tonneaux da 500 litri per 14 mesi. Dopo un mese in cemento passa all’imbottigliamento dove sosta per 12 mesi. Un percorso che porta questo vino sul gradino più alto dell’Eccellenza. Voto 91/100;

– Laudana 2016. Nizza Docg, Barbera 100%. Sono le diverse barriques a fare di questo vino un eccellente vino. 12 mesi di travasi tra legni di 1°, 2° e 3° passaggio per un rosso rubino dai riflessi granati, caleidoscopio di sentori nell’orizzontale dominato dai terziari (vaniglia e caramello), sorso pieno, equilibrato e persistente. Eccellente, voto 91/100;

– Laudana 2017. La versione più giovane che è figlia di una vendemmia con qualche criticità. Non sale sul gradino dell’eccellenza. Si assesta su Ottimo, voto 89/100;

Vinchio Vaglio. I vini degustati

– Sei Vigne Insinthesis 2016. Barbera d’Asti Superiore Docg. Barbera 100%. “La madre di tutte le Barbere” (Carlin Petrini storico presidente di Slow Food). Come non essere d’accordo. Ricordo la splendida degustazione della verticale 2009, 2007, 2006, 2004, 2003, 2001 con votazioni da 89 a 93/100 (2006, 2004). Questa 2016 vinificata in inox compresa la malolattica ha completato l’affinamento in barriques nuove per circa 20 mesi per poi atten dere altri 12 mesi in bottiglia. Fine, elegante,di corpo, equilibrato, persistente ed armonico. Eccellente 93/100.

“Terra rossa, terra nera, tu vieni dal mare, dal verde riarso, dove sono parole antiche e fatica sanguigna e gerani tra i sassi” (Cesare Pavese). Vinchio Vaglio il nido della Barbera. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 25 febbraio 2022

Vinchio Vaglio
Zona San Pancrazio, 1
Strada Provinciale 40 al Km 3,75
Vinchio (AT)
Tel:  0141 950903

welcome@vinchio.com

www.vinchio.com