I coniugi Fanti

Conosco l’Azienda Ventolaio di Fanti Luigi da diversi anni. È sempre stata, da parte mia, oggetto di attenzione perché, nel tempo, ha rappresentato e rappresenta quella tradizione ilcinese che “i venti moderni” che spirano da un po’ di tempo da queste parti, cercano di spazzar via.

E sapere che c’è continuità familiare rassicura i “romantici” come il sottoscritto.

Luigi e Maria Assunta sono produttori di vini essenziali ispirati alla semplicità e al buon senso. Da alcuni anni stanno passando la mano a Manuele e Baldassarre, figli di questa terra con sensibilità e talento da vendere.

Luigi e Maria Assunta non nascondono il loro legittimo orgoglio nel vedere che il frutto dei sacrifici trova continuità nei loro figli.

Non è casuale che ritroviamo la loro cantina tra gli indirizzi da non dimenticare nelle visite a questo territorio.

Ventolaio è il nome di una precisa area viticola, volta a sud/sud-est, ed è anche il nome aziendale. Vi si accede dal Passo del Lume Spento, la “vetta” di Montalcino,  dopo aver attraversato un pianoro circondato da boschi e vigneti.

Spesso trovo scritto, qua e là come pensiero illuminato, quanto di più ingannevole si vuol far passare come futuro e progresso per aree nobili come Montalcino.

“L’apertura mentale necessaria che solo chi proviene da un diverso ambito disciplinare può garantire”. Come dire serve un cambio generazionale tagliando i vari cordoni ombelicali della tradizione.

Vecchia storia da queste parti, continue battaglie che ancora sono in essere.

“I Fanti del Ventolaio” possono vantare di far parte dei “resistenti” e continuare ad allevare i vigneti con la cura di sempre e vinificando i frutti con la loro personalità ed il buon senso, nel dosaggio dei legni nuovi senza penalizzare la naturalezza dell’espressione dei loro vini.

I vigneti del Ventolaio

La nostra filosofia si basa sulla purezza del prodotto. Luigi ha ereditato l’azienda dopo 4 generazioni di agricoltori. Esserlo oggi ed insegnarlo anche ai nostri figli significa non solo lavorare con impegno ma anche arricchire e mantenere vivo quel patrimonio di coloro che hanno faticato prima di noi. Amiamo lavorare i vigneti durante l’anno, selezionare le uve migliori, dare importanza ad ogni piccola cosa che la terra ci dona”. Così l’ultimo incontro con Maria Assunta al recente Life of Wine di Roma.

I NUMERI

Poco più di 20 ettari di vigneti di cui (otto) destinati a Brunello. Produzione di circa 70.000 bottiglie tra Rosso di Montalcino, Brunello e Sant’Antimo.

“Il nostro Brunello deve essere prima di tutto genuino, perché siamo noi i primi a berlo, e deve essere tradizionale, lo specchio di ogni anno del lavoro impiegato e del naturale andamento della stagione”.

VENTOLAIO OGGI

I vigneti sono situati attorno all’azienda in uno dei punti più suggestivi di Montalcino, il Poggio d’Arna, collina ricca di boschi secolari. Hanno un’esposizione a sud/sud-est  ad un’altitudine media di 400 metri sul livello del mare, che permette un ottima maturazione dei frutti ed una straordinaria gamma di profumi intensi e profondi.

Le piante sono allevate a cordone speronato, con una densità media di 4300 piante ad ettaro, su terreni di medio impasto argilloso con molto scheletro. L’età dei vigneti va dai 20 ai 25 anni.

L’Azienda Ventolaio

A fare da cornice circa 1700 piante di olivo dalle quali viene prodotto l’olio extra vergine di oliva attraverso il sistema di molitura a freddo.

«Ma qual è il segreto del vostro Brunello?» (Parafrasando un tormentone pubblicitario recente). Una delle domande che appassiona da sempre un viticoltore.

“Nella nostra cantina Il processo per la produzione di quel vino atto a divenire Brunello inizia con una cernita manuale delle uve, raccolte esclusivamente nei nostri vigneti dichiarati a Brunello, che vengono poi conferite in vasche di acciaio inox dove inizia la fermentazione alcolica e malolattica a temperature controllate.

La vinificazione segue processi naturali, privilegiando lieviti autoctoni presenti nelle uve stesse, per conferire al vino una precisa identità territoriale. Ciò permette di produrre ogni anno un Brunello con una spiccata personalità, dal gusto e dai profumi intensi che seguono il reale andamento delle annate, esprimendone le particolarità.

L’invecchiamento, secondo i tempi dettati dal disciplinare, avviene in botti di rovere di Slavonia e Francese da 30hl, con un successivo affinamento in bottiglia per circa 6 mesi. Tutto qui.

Aggiungo che raccomandiamo  agli acquirenti di avere pazienza, tanta pazienza nell’attendere la migliore maturazione così da bere un Brunello di tutto rispetto”.

Gli assaggi di Ventolaio

GLI ASSAGGI EFFETTUATI A LIFE of WINE

– Rosso di Montalcino Doc 2017. Uvaggio: SANGIOVESE Grosso detto Brunello 100% Altitudine: 400 mt s.l.m. circa Sistema di Allevamento: Cordone Speronato Terreno: Galestro Vinificazione: In vasche di acciaio con controllo della temperatura di fermentazione, macerazione sulle bucce per 15/20 giorni. Affinamento: Circa 12 mesi in botti di Rovere francese o di Slavonia della capacita di 30 hl.

L’assaggio mi ha portato a dire che il Rosso del Ventolaio la dice lunga sulla territorialità che in questa vendemmia brilla particolarmente per purezza di frutto e bevibilità. Ottimo, voto 89/100

– Brunello di Montalcino Docg 2015. Uvaggio: SANGIOVESE Grosso detto Brunello 100% Altitudine: 400 mt s.l.m. circa Sistema di Allevamento: Cordone Speronato Terreno: Galestro Vinificazione: In vasche di acciaio con controllo della temperatura di fermentazione, macerazione sulle bucce per 20/30 giorni. Affinamento: Circa 48 mesi in botti di Rovere francese o di Slavonia della capacita di 30 hl

Rivela potenza e progressione questo Brunello giovane appena messo in commercio. Prerogative tendenti all’eccellenza. Un vino che va atteso nel tempo in una prospettiva di crescita. Eccellente, voto 91/100

– Brunello di Montalcino Docg 2013. Sfoggia un convincente assetto verticale ed intriganti prospettive d’invecchiamento. Quel Brunello di cui ti penti di averlo aperto. Eccellente 92/100

– Brunello di Montalcino Docg 2012 Riserva. È l’affinamento che fa la differenza. Circa 60 mesi in botti di Rovere francese o di Slavonia della capacita di 15 o 30 hl.

Profondità tannica che alimenta armonia e eleganza. Fascino da vendere. Eccellente 93/100

– Brunello di Montalcino Docg 2010 Riserva. Nove anni e non sentirli, una versione in stato di grazia che ho consigliato di assaggiare a tutti coloro che avvicinavo. Un vin de plaisircome direbbero i francesi. Eccellente, voto 94/100

Stile di vini che restano ispirati alla tradizione ilcinese senza scivolare in tecniche enologiche richieste dal mercato internazionale. Rimanere fedeli alla classicità che rispetta il terroir. Chapeau!!!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 26 ottobre 2019

Azienda Il Ventolaio

Località Ventolaio 51

Montalcino (Si)

Tel: 0577 835779

info@ventolaio.it

www.ventolaio.it