I festeggiamenti per i vent’anni di Paleo Rosso, sono cominciati a Roma il 25 settembre, alle Officine Farneto, proseguiti a Milano il 2ottobre, con due verticali di tutte le annate e culminati in una grande festa in casa, cioè in azienda, a Bolgheri, con oltre 240 invitati.

Erano presenti tutti gli amici e tutti coloro, che hanno contribuito a fare grande il Paleo, Cinzia Merli ha voluto rendere omaggio a tutti quelli che l’hanno sostenuta e  accompagnata in questi anni, fatti di duro lavoro e grandi soddisfazioni e che le hanno permesso di raggiungere risultati sempre più gratificanti.

Alla festa ha partecipato l’eccellenza culinaria della Costa Etrusca: Luciano Zazzeri de La Pineta, Omar e Gionata della Magona, l’azienda Busti di Fauglia con i suoi formaggi e Fulvietto Pierangelini con i salumi di cinta che produce all’agriturismo Agave di San Vincenzo.

Questa festa racconta la storia di uomini e donne che hanno condiviso un’idea, un pensiero profondo e un grande e radicato senso del territorio.

Le Macchiole non è solo di un’azienda ben organizzata ed efficiente, ma una specie di famiglia allargata, che con il suo calore ed il suo aiuto ha fatto grande un vino.

Questa sensazione ci è stata raccontata perfettamente, anche dalle foto che troneggiano ovunque e ritraggono gli “amici”di sempre: collaboratori, produttori come Satta, Raspini, Chiappini, Tirabasso, enologi, come Luca D’Attoma, enotecari, ristoratori, che si sono divertiti a farsi cogliere dal perspicace obiettivo del fotografo Maurizio Gijvovich, con una bottiglia di Paleo.

Cinzia Merli è una grande donna, che nonostante le avversità della vita è riuscita a dare corpo ad un sogno fatto vent’anni fa’ insieme al marito Eugenio Campolmi.

La storia delle Macchiole è la prova che i desideri si possono avverare, con grande determinazione e che la passione può prendere corpo in un efficace progetto imprenditoriale.

Il Paleo Rosso nasce nel 1989, da Cabernet Sauvignon e Sangiovese, poi evolve nel tempo e si trasforma, anche grazie alle intuizioni dell’enologo Luca D’Attoma, all’epoca agli esordi, che, a partire dagli anni ’90, pianterà Cabernet Franc, condividendo l’idea di realizzare un vino originale e soprattutto capace di esaltare il territorio.

Si comincia, da quel momento, a sperimentare in vigna, ad aumentare la densità di impianto e programmare anno per anno la gestione delle potature e a migliorare, vendemmia dopo vendemmia, con un lavoro capillare espletato solo manualmente, che richiede fino a 500 ore per ettaro.

Il Paleo Rosso oggi è Cabernet Franc in purezza.

Il Paleo Rosso rappresenta la storia delle Macchiole, ne racconta i cambiamenti, le difficoltà superate e le gioie. Tutti sanno che Eugenio Campolmi è scomparso prematuramente, lasciando una moglie, Cinzia Merli, che fino ad allora era rimasta al suo fianco coadiuvandolo silenziosamente.

Sono molto ammirata dal percorso che Cinzia è riuscita a compiere, non ha soltanto realizzato un progetto comune, ma lo ha fatto crescere con lei, quasi in simbiosi. Non so se è suggestione, ma il vino le assomiglia.

Il Paleo Rosso è un vino elegante, che ti conquista sorso dopo sorso e ancora ti sorprende, regalandoti nuove sensazioni. E’ un vino che dietro la perfezione stilistica, ha un grande carattere, determinato e volitivo.

La festa, come ogni festa che si rispetti è culminata con balli, risate e grande complicità.

Alessandra Rachini